chiedo venia per entrambe le cose..
1- il topic e' andato fuori controllo...
2- probabilmente non sono stato sufficientemente chiaro (ma credo di esserlo stato sul fatto che la batteria CI DEVE ESSERE E SEMPRE COLLEGATA quando il motore gira "allegro"..)
riepilogo (spero chiarendo il discorso, senza tentare di fare un corso di elettricista in dieci righe..)
nel motore ci sono due pezzi per generare l'energia elettrica che serve a ricaricare la batteria (o a qualsiasi altro uso..)
- un generatore di corrente alternata (detto alternatore)
- un raddrizzatore elettronico che trasforma da corrente alternata a corrente continua per la batteria (12V continui)
i due pezzi sono in serie.. uno dietro l'altro .. e per ultimo un bel fusibile, ad evitare che un corto circuito possa fare prender fuoco al tutto...
L'alternatore genera
tensione.. e piu' il motore gira veloce... piu' genera...
Per fare un parallelo "meccanico", possiamo pensare alla
tensione generata come ai giri che prende un motore...
Adesso ci attacchiamo un carico, qualcosa che assorbe energia cioe' assorbe
corrente .. siano lampadine, la ricarica della batteria..
Niente collegato = niente
corrente che scorre...
Nel parallelo meccanico la nostra
corrente e' lo sforzo all'albero..
e' abbastanza naturale pensare che con poco sforzo il motore prende molti giri (la
tensione sale molto) con uno sforzo molto alto il motore fatica e non prende giri ( la
tensione resta bassa..)
Analogamente si capisce che se lancio il motore a tutta manetta in folle senza sforzo, (quindi l'equivalente del generatore coi morsetti aperti e il motore quello vero a pieni giri...) questo prende molto piu' dei massimi giri dichiarati (i 12V dichiarati.. ).... puo' prenderne 10.000-15.000 se non c'e' un limitatore... ( 50V -70V )
Ora, le parti elettriche possono rompersi principalmente per due motivi:
- troppa
corrente (il cavo di corrente non regge il calore generato da tutto quel passaggio di
corrente e si spezza...)
- troppa
tensione( l'isolante tra i diversi cavi non regge tutta quella
tensione, scocca la scintilla che lo perfora e tutto va in corto circuito...)
per il primo, troppa corrente, ci salva il fusibile (fatto apposta per saltare in quella maniera proteggendo tutto il resto..)
il secondo...
e' appunto quello che succede al nostro povero raddrizzatore quando facciamo girare "allegro" il motore con i morsetti aperti...
Se non c'e' nulla che limiti la tensione generata dal generatore...(se ci fosse sarebbe un generatore stabilizzato) , questo produrra' la massima tensione... ben oltre quella di funzionamento regolare..
Se questa e' sufficiente a perforare l'isolante del raddrizzatore il gioco e' fatto... l'isolante del raddrizzatore va in corto circuito.. fine...
tutto (il raddrizzatore) rotto..
Ora, come si fa a evitare che succeda?
1- si collega sempre una batteria, in modo che il nostro generatore non sia mai lasciato senza "sforzo"... (tendera' sempre a caricare la batteria...)
2- sarebbe sufficiente che il raddrizzatore avesse un isolante sufficiente a sopportare il "fuorigiri" del generatore che ci sta prima...
(i 50V generati al massimo..) ... solo che cosi' bisogna mettere un componente che "regge" 50V non 12V...
saranno... 20 centesimi di euro in piu'...
nei motori fino a 10-15 anni fa.. sono certo che il raddrizzatore non reggeva...
oggi, spero che appunto se ne siano accorti e abbiano deciso di mettere un raddrizzatore adatto...
e qui concludo...
PS: spostatelo in un altro post se preferite...