Marinai di Terraferma

con 10 nodi sono ancora a tutta tela, ma se utilizzo solo il fiocco non riesco a stringere oltre il traverso nemmeno con quel vento, men che meno ovviamente con venti di intensità superiore.

Considerando che con la sola randa stringi si ma poi hai difficoltà in poppa per lo sbilanciamento opposto ecco che per venti oltre i 20 nodi (? suppongo perché ancora non ho provato) se si vuole stringere il vento è necessario ridurre ancora la randa. Se invece vuoi andare in poppa, con 20 nodi è perfetto il solo fiocco, su la deriva e via di planate.

Provato personalmente un apparente di 27 nodi in poppa segnando 7.2 sul gps con il solo fiocco

Però!!! Non sono bruscolini...

Pensandoci, con 27 nodi apperenti in poppa puoi anche fare giù fiocco, apri braccia e dita guardando verso prua e sono 7 nodi lo stesso!!

Credo di si, ma a dirla tutta ero attaccato a 2 mani alla barra del timone e ho rimpianto di non aver mai preso lezioni di surf. Staccare una mano per avvolgere il fiocco era impensabile

Francesco era anche lui li non so che velocità facesse.

ohh, che esperienza quella. Pensa che avevo i "giubottini di salvataggio" sotto sul materasso ma non sono riuscito ad andarli a prendere...

di frances82

E insomma si impara sempre qualcosa...
In solitario, o con equipaggio non esperto e/o non informato, devi inventarti prima quello che ti mancherà poi...

si è vero, poi dalle volte dopo li ho sempre tenuti sotto mano anche se li abbiamo poi messi una sola volta al mare...

di frances82

I salvagenti li tengo nel gavone di poppa facilmente raggiungibili, ritengo non sia così essenziale indossarli preventivamente, in caso di rovesciamento (paura atavica del Vikaiolo) possono essere perfino pericolosi (vedi il racconto dell'affondamento di Nanan), in navigazione impacciano i movimenti proprio quando si deve essere reattivi, mentre in caso di collisione o vie d'acqua il tempo di abbandono è comunque sufficiente su una barca inaffondabile, se mai si dovrà abbandonare. Altro discorso è un imbrago che ci leghi alla barca, sempre però per il caso di uomo in mare e non per il rovesciamento e comunque quando si è soli o senza nessuno in grado di recuperarci.
Ciò che dice Tramp è giustissimo, prepararsi preventivamente è essenziale, non c'è nulla di ridicolo nell'avere sempre addosso un coltello, una torcia, una bottiglia d'acqua e una barretta energetica se si naviga da soli.
Quell'esperienza ne è la riprova: uscimmo dal colgo di Caldè con 10 nodi di vento e poco dopo ci ritrovammo con più di 30, io in solitario impossibilitato a qualsiasi operazione che non fosse tenere la rotta riuscii a stento ad ammainare la randa anche grazie all'agilità e stabilità del viko

Apro un thread apposito su esperienze 'pericolose' e note per la sicurezza. (sarebbe utile aprirlo con la coda di questo, magari qualcuno sa come farlo; io ci ho pensato ma non ho trovato la soluzione...

Avendo dei venti regolari al mattino da nord e di pomeriggio da sud,praticamente potrei vendere la randa. Avanzare il vento solo con il fiocco è difficile, virare quasi impossibile ma abbattere è facile.
Ho imparato che quando ho la sensazione che è opportuno terzarolare lo faccio e sono tranquillo. Allego le foto di due mani della mia povera randa. Personalmente non indosso mai il salvagente ma lo tengo a vista. Invece obbligo le persone delle quali non sono sicuro che sanno nuotare, a indossarlo. Le imbragature di sicurezza sono utilissime sulle barche con chiglia fissa, in mare durante il turno di notte o con mare mosso sono indispensabili. Non mi legherei mai con la cima ad un piccolo cabinato con deriva mobile leggera. Concordo con Tramp sull’utilità di parlare dei comportamenti giusti da adottare nelle situazioni più critiche.

Ti va di spiegare meglio perché e qual'è la differenza rispetto ai bulbati?
Grazie