Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 09/11/2010, 10:38 
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Iscritto il: 05/11/2009, 17:02
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E bé, il TES 720 è già un po' più grande del nostro VIKO, in una barca anche un metro in più conta parecchio.


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 09/11/2010, 10:53 
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concordo con Francesco, soprattutto quando la "maggiorazione" è di 170 cm


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 09/11/2010, 21:06 
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Iscritto il: 13/11/2009, 18:22
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Adesso non cerchiamo scuse, un metro in più o uno in meno. Rimane solo a tirare a sorte e scegliere un marinaio di MDTF da spedire in missione. A parte gli scherzi la barca è veramente capiente, ci mettono a richiesta anche un entrobordo. Ovviamente Paddy non sarà sodisfatto. Sulla mia ha preso le misure ad occhio nudo delle cuccette e dove erano 190 cm di lunghezza ha stabilito che sono corte .Intanto ho letto che Navikom vi sta preparando un nuovo 30 piedi. Sicuramente carrellabile.
Penso che il successo della attraversata Atlantica proviene dal fatto che è stata adottata una deriva giusta. La semi chiglia, non trovo il nome esatto, con la deriva basculante da ottimo momento raddrizzante senza penalizzare troppo il pescaggio e lo spazio all’interno della barca. Un'altra soluzione più sicura della deriva basculante è la deriva a baionetta, che garantisce prestazioni maggiori.


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 09/11/2010, 21:10 
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Marek sei su un forum e come tale è aperto a tutte le discussioni. In realtà tutto ciò nasce proprio per confrontarci e imparare cosa è buono o non buono per le nostre finalità.
Mi sono infilato nella cuccetta di prua sarà anche 190 cm, ma se per 1/3 è larga 40 cm mi spieghi come fai a dormici in due?

il Viko 30 lascialo perdere se è brutto la metà del 27 metterlo sul carrello sarà un'impresa solo per capire qual'è il dritto :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 09/11/2010, 23:49 
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Ho preso preventivamente le misure.


Allegati:
Commento file: larghezza prua
DSCN2745.JPG
DSCN2745.JPG [ 1.18 MiB | Osservato 3205 volte ]
Commento file: cuccetta quadrato
DSCN2708.JPG
DSCN2708.JPG [ 1.2 MiB | Osservato 3205 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 10/11/2010, 23:13 
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Iscritto il: 13/11/2009, 19:56
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Località: Povegliano (TV)
pogoria ha scritto:
Adesso non cerchiamo scuse, un metro in più o uno in meno. Rimane solo a tirare a sorte e scegliere un marinaio di MDTF da spedire in missione. A parte gli scherzi la barca è veramente capiente, ci mettono a richiesta anche un entrobordo. Ovviamente Paddy non sarà sodisfatto. Sulla mia ha preso le misure ad occhio nudo delle cuccette e dove erano 190 cm di lunghezza ha stabilito che sono corte .Intanto ho letto che Navikom vi sta preparando un nuovo 30 piedi. Sicuramente carrellabile.
Penso che il successo della attraversata Atlantica proviene dal fatto che è stata adottata una deriva giusta. La semi chiglia, non trovo il nome esatto, con la deriva basculante da ottimo momento raddrizzante senza penalizzare troppo il pescaggio e lo spazio all’interno della barca. Un'altra soluzione più sicura della deriva basculante è la deriva a baionetta, che garantisce prestazioni maggiori.


Interessante: la deriva del Viko com'e'? E quella del Limit?

_________________
Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 11/11/2010, 11:04 
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sopravento ha scritto:
Interessante: la deriva del Viko com'e'? E quella del Limit?



Le derive mobili sono quasi tutte basculanti, fra le barche da crociera a baionetta ricordo solo quella del Tucano tra le barche da regata ce ne sono di più: Este24, molti minitransat, Melges, Ufo. Solitamente la deriva a baionetta viene fatta per consentire un trasporto più agevole alle barche con siluro zavorrato, tranne in pochissimi casi non è una vera deriva mobile, ma può essere "sbullonata" e fatta rientrare durante l'alaggio.

Come lungamente ribadito, la deriva mobile è un compromesso attuato per consentire un facile trasporto e, se completamente a scomparsa, anche varo e alaggio senza l'ausilio di una gru. Compromesso perché il movimento della deriva costringe a progettare barche con parte o tutta la zavorra in sentina lasciando la pinna vera e propria più leggera possibile; Il risultato sono barche più leggere e ovviamente meno rigide alla tela.


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 11/11/2010, 13:07 
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Non vi capirò mai.
'ste disquisizioni infinite su chiglia e deriva: c'è una soluzione, che salva capra e cavoli, si chiama multiscafo, ha il solo limite di pagare doppio in banchina e perciò stesso si chiama fuori dal porto e si qualifica per antonomasia come la barca del marinaio di terraferma.
Ve ne volete accorgere o no? :D


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 11/11/2010, 13:15 
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Località: Arese
Jocondor ha scritto:
Non vi capirò mai.
'ste disquisizioni infinite su chiglia e deriva: c'è una soluzione, che salva capra e cavoli, si chiama multiscafo, ha il solo limite di pagare doppio in banchina e perciò stesso si chiama fuori dal porto e si qualifica per antonomasia come la barca del marinaio di terraferma.
Ve ne volete accorgere o no? :D


io me ne sono accorto da tempo e anche se si vuole usarlo tutto l'anno asta tenerlo alla boa come fa Veneranda

Solo che per le caratteristiche che cerco esiste solo il tuo ed è troppo grosso e pesante.


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 Oggetto del messaggio: Re: una storia autunnale
MessaggioInviato: 11/11/2010, 14:45 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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Quello che dici è vero solo in parte.

Ci sono i Tiki, reperibili anche in italia e nell'usato;
c'è Aventura 23.5 http://www.nauticaltrust.com/12115-aventura-23.5-raid (700 Kg)
c'è questo paracat http://www.nauticaltrust.com/11077-paracat (450 Kg)
C'è il twist http://www.nauticaltrust.com/images/10/9225.jpg
c'è la genìa dei cat trasportabili ma non smontabili, tipo questo: http://www.nauticaltrust.com/included/g ... 20TC%20670

a molti altri ancora, che probabilmente si possono trovare in Francia...


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