Joshua ha scritto:
Io non accoppio mai pilota e gps, una volta ricavata la rotta imposto il pilota manualmente e poi, strada facendo, controllo di essere in rotta ed eseguo le eventuali correzioni. Inoltre Così facendo, in caso di lunghe navigazioni, si evita la curva dovuta allo scarroccio del quale il gps non tiene conto.
qui serve una precisazione...
il GPS tiene conto eccome dello scarroccio, anzi...
è proprio l'unico vantaggio di collegare il pilota al GPS piuttosto che farlo lavorare da solo.
Il pilota tiene conto solo dell' Heading, mentre il GPS del COG.
Ossia il pilota tiene solo conto della direzione in cui punta la barca (con la sua bussola interna) e non sa nulla di deriva e scarroccio, il GPS tiene conto solo della direzione in cui SI MUOVE la barca, inclusa deriva e scarroccio, calcolandosela per differenza tra la posizione attuale e quella precedente.
Quando sei in navigazione con il GPS, lui prende la posizione attuale e si ricalcola la rotta attuale da tenere per arrivare al waypoint (con anche lo scostamento da quella pianificata), questa rotta viene continuamente riportata al pilota che aggiusta il suo puntamento bussola verso la rotta dettata dal GPS.
Naturalmente il GPS non può sapere a priori come sarà lo scarroccio... quindi le sue rotte per una barca a vela tenderanno ad essere non rettilinee ma leggermente curve, man mano che il GPS compensa deriva e scarroccio.
La stessa cosa che faresti tu.. controllando periodicamente, a meno di non valutare a priori deriva e scarroccio e impostare una rotta "alta" che poi scade il "giusto".