Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 10:11 
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Sempre ottime capacità analitiche.
Tutto vero e tutto ben puntualizzato da guru, lo stag è la barca più "rovesciata" nelle statistiche Microclass, forse perché è anche quella più usata al momento, è anche quella che a me più piace. 25 nodi sono un limite oggettivo, sempre che fossero così tanti.

Per il trasferimento, pensa ad un periodo, se vuoi darmi qualche indicazione in più sul punto di arrivo, e partiamo.


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 10:41 
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Paddy ha scritto:
Sempre ottime capacità analitiche.
Tutto vero e tutto ben puntualizzato da guru, lo stag è la barca più "rovesciata" nelle statistiche Microclass, forse perché è anche quella più usata al momento, è anche quella che a me più piace. 25 nodi sono un limite oggettivo, sempre che fossero così tanti.

Per il trasferimento, pensa ad un periodo, se vuoi darmi qualche indicazione in più sul punto di arrivo, e partiamo.



questa classifica vorrei vederla ... consideri anche le scuffie anche da terra e l'ultima è stata di un micropomo poverino ha rotto pure l'albero oltre ad aver scasato la fiancata
gli altri stag che si sono rovesciati o sono stati un pò sfigati (50 nodi) o volevano fare un pò i "sboroni" ed in alcuni casi sono stati lenti ad ammainare ... ma i micropomi dove stavano ????
a terra .... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

guru70 ha scritto:
Enzo: per le foto bisognerà aspettare ancora un po': per chiudere la trattativa sia io che il venditore dobbiamo trovare una serata che vada bene per entrambi, e altre foto ne farò al ritiro che... spero avvenga presto.
Per intanto ti dico che foto e foilmati della Betty li guardo e li riguardo da tempo, così come anche quelli della Classe Micro e delle vostre regate in Nord Adriatico (oltre che quelle fuori Italia).


non ho fretta quanto lo avrai portato a casa lo presenti a dovere fa sempre piacere sapere che qualcuno vede i tuoi filmati ...
qui trovi la prova dello stag 18 del 1981 https://www.unsecondo.com/betty/stag-18-prova-1981/

guru70 ha scritto:
A proposito: fra i nomi si è aggiunto quello di "MezzaMela", che è femminile e forse un po' più aggraziato degli altri.


ti prego no ... :lol: :lol: :lol: :lol:

buon vento e buona giornata

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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 10:49 
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Sono statistiche date da conoscenze personali, non si interessano dello stato di follia degli armatori. 8-)
Però è un fatto che conosco 3 Stag, 2 Viko, un flyer, un proto rovesciati.
Tutti in condizioni impegnative per fortuna


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 10:53 
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Paddy ha scritto:
Però è un fatto che conosco 3 Stag, 2

allora mi manca la scuffia di 1 stag in condizioni impegnative .... (quindi non consideri le scuffie a secco per negligenza o follia dell'armatore?)

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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 11:08 
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enzo betty ha scritto:
Paddy ha scritto:
Però è un fatto che conosco 3 Stag, 2

allora mi manca la scuffia di 1 stag in condizioni impegnative .... (quindi non consideri le scuffie a secco per negligenza o follia dell'armatore?)



Non le so tutte. :? D'altra parte uscire con vento forte è di per se un po' "follia dell'armatore". :roll: C'è poi anche il culo a inficiare le statistiche: personalmente mi sono sdraiato 2 volte e tutte e due si è raddrizzata all'ultimo 8-)

Ma ciò non è per colpevolizzare persone o per fare terrorismo su uno specifico modello, solo per dire che uno scafo pressoché privo di appendici zavorrate può oggettivamente scuffiare.
Lungi voler fare ulteriori paragoni, ma è altrettanto oggettivo che modelli non in una particolare categoria: che sia questa per regate o funzionale al trasporto "leggero", di dimensioni simili si portano dietro derive da 300/400 kg, segno o supposizione che quel peso è quanto necessario per evitare questi comportamenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 16:00 
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Direi che le "scuffie" a terra non contano,
li la stabilita' di forma non conta nulla (non c'e' l'acqua a contrastare).... ma in acqua fa una differenza enorme.

Ma non facciamogli prendere paura per nulla.
La scuffia resta un evento RARO che richiede anche una certa dose di sfortuna...

Puo' capitare di "sdraiarsi" con l'albero vicino all'acqua... (stiamo comunque parlando di inclinazioni di 60/70 gradi che gia' e' un mostro, non ci stai attaccato alle panche a quella inclinazione se non ti reggi da qualche parte (tranquillo... ti reggi eccome..) e ci sono ancora altri 50/60 gradi di stabilita')
ma arrivare alla scuffia ce ne vuole (la sfiga ulteriore di uno che pesa 100 Kg e cadendo malamente sul boma da la mazzata finale..... )


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 13/01/2020, 21:34 
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Ciai,

e grazie a tutti per le interessanti risposte.

@ Guru:
(...) non capisco cosa intenti "nelle sagone dello stampo"...
ti piacciono di più le sue linee d'acqua? (...)


Mi riferivo al fatto che la forma è un po' più articolata in poppa, pozzetto e tuga (per esempio, nella zona di attacco del motore ausiliario c'è una sorta di "tasca", un piccolo pozzetto nella vetroresina...; i due gavoni sotto le panche hanno sportello incernierato, mentre sul Pomo c'è un coperchio che, almeno su quello che ho visto io, sembra fatto apposta per raccogliere acqua e allagare il gavone di poppa). Comunque sono dettagli migragnosi, che vado dicendo per darmi delle arie... :oops:

Oltre alla tuga flush deck del Pomo mi piace molto la poppa aperta, che non si restringe in larghezza, con panche e zona del gavone posteriore tutto sullo stesso piano. Forse nella zona poppiera il profilo si "sfina" e ha volumi inferiori nella parte soimmersa: non so se da questo dipende l'attitudine a sprofondare di poppa quando si è in navigazione e in tre nel pozzetto (di cui ho letto).
Direi che, a occhio, anche lo Stag sta lì, comunque.

(...) io ho portato la mia a casa il ponte del 1 novembre di un bel po di anni fa... ed erano 65 miglia..
partiti all'alba abbiamo ormeggiato a casa esattamente al tramonto..(...)


Per me il massimo è stato di 36 miglia... in kayak, in una undicina di ore con partenza all'alba e rientro alle 17. Da allora ho iniziato a pensare ad una barca a vela, perchè volevo "andare oltre", magari con pernotto e possibilmente senza sfinirmi !


@Paddy:
(...) Per il trasferimento, pensa ad un periodo, se vuoi darmi qualche indicazione in più sul punto di arrivo, e partiamo.(...)

Guarda che ti prendo in parola !
Però non posso approfittare: anche un senza vergogna come me non deve esagerare.
Se potessi tenporeggiare a piacere aspetterei la primavera. Navigazione notturna per adesso io non ne faccio, che già a quella diurna dò del Lei.
La difficoltà è che il mio lavoro (scenografo) mi porta a stare fuori spesso e, sopratutto, con minimo o nessun preavviso, per cui è difficilissimo programmare... qualsiasi cosa, vieppiù un trasferimento via mare in pieno periodo di lavoro.
Però in qualche maniera devo fare, e neio prossimi giorni dovrò prendere una decisione.

@ enzo:
(...) qui trovi la prova dello stag 18 del 1981 (...)

già letto e riletto millemila volte ! Penso di aver battuto allo sfinimento (mio e dei server) tutti i link indicati da Google ! :geek:
Bellissimi siti, video, immagini, report e attività che portate avanti.

Rigurdo la scuffia: effettivamente ne ho abbastanza terrore proprio perchè non è recuperabile da soli.
Pensavo che in uno o due sulla driva (purchè questa non sia rientrata) si potesse riuscire a riportare un 18 piedi leggero in posizione corretta, ma leggo che non è cosa fattibile (in caso di are mosso e vento intenso, poi...)
Sulle piccole derive i principianti (come me) usano galleggianti in testa d'albero.
Io stavo pensando di fissare sul tetto della tuga delle riserve di galleggiamento gonfiabili, oppure di fissare in testa d'albero una cima con all'altra estremità una riserva di galleggiamento da tenere oggiata sulla tuga e che, in cao di scuffia, potrebbe aiutare nel "tirare su" l'albero.
Ma penso che se fino ad adesso non è stato messo a punto un sistema di recupero... è probabile che non sia possibile, e che un jury rig di questo tipo farebbe più che altro ridere.

Alla fine è come con il kayak (salvo che con il kayak si fa l'eskimo...): evitare la scuffia è facile: basta capire che non bisogna andare nel posto e nel momento in cui non si deve andare. Io mi preoccupo perchè ad ora ancora non so valutare bene detto posto e detto momento...

Ho letto di Blu Jamaica sia su MdT che sul web, così come ho letto della proditoria resistenza alla scuffia dei Meteor: si tratta di barattare sicurezza con basso pescaggio e alaggio da scivolo e, una volta accettata la cosa, avro presente le responsabilità legate alla mia scelta.
Certo, se i micro con deriva mobile fossero pure autoraddrizzanti non ce ne sarebbe più per nessuno !

Per scuffia a terra cosa intendete: ribaltamento sul carrello per il troppo vento ? Se si prevede vento forte è bene fissare a terra dei tiranti per mantenere la barca dritta anche quando è sul carrello ? O a cosa altro vi riferite ?



G.


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 14/01/2020, 10:51 
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Gianluca-70 ha scritto:
sul Pomo c'è un coperchio che, almeno su quello che ho visto io, sembra fatto apposta per raccogliere acqua e allagare il gavone di poppa

tranquillo... non e' mai entrata acqua nel gavone di poppa a meno che non mi sia dimenticato il gavone aperto.
Gianluca-70 ha scritto:
Comunque sono dettagli migragnosi, che vado dicendo per darmi delle arie... :oops:

beh, la stampata per il fuoribordo direttamente nello scafo non e' niente male...


Gianluca-70 ha scritto:
Oltre alla tuga flush deck del Pomo mi piace molto la poppa aperta, che non si restringe in larghezza, con panche e zona del gavone posteriore tutto sullo stesso piano.

si e' una bella piazza...
a me piace molto il fatto che le sedute siano inclinate il giusto.. sia quella bassa che quella alta... e che la tuga a tutta larghezza faccia da paramare per il pozzetto... difficilmente le onde arrivano in pozzetto e le sedute sono sempre asciutte...
nelle tughe "tradizionali" come quella dello stag 18, si e' costretti a mettere il paramare (il rialzo attorno al pozzetto) e oltre ad essere scomodo per sedercisi sopra, fa si che dove ti siedi (oltre il paramare) sia bagnato dal bordo fatto in precedenza (quando c'e' onda)..

al solito... finezze.

Gianluca-70 ha scritto:
Forse nella zona poppiera il profilo si "sfina" e ha volumi inferiori nella parte soimmersa: non so se da questo dipende l'attitudine a sprofondare di poppa quando si è in navigazione e in tre nel pozzetto (di cui ho letto).

si, i volumi nel giardinetto sono ridotti per avere meno turbolenze in uscita a poppa..
di conseguenza, soffre il peso a poppa (sprofonda e trascina un sacco di acqua con grandi turbolenze).. ma come quasi tutte.

Gianluca-70 ha scritto:
Direi che, a occhio, anche lo Stag sta lì, comunque.

si... come dicevo, piu' o meno siamo li.


Gianluca-70 ha scritto:
Rigurdo la scuffia: effettivamente ne ho abbastanza terrore proprio perchè non è recuperabile da soli.
Pensavo che in uno o due sulla driva (purchè questa non sia rientrata) si potesse riuscire a riportare un 18 piedi leggero in posizione corretta, ma leggo che non è cosa fattibile (in caso di are mosso e vento intenso, poi...)


visto che hai esperienza di kayak e eskimo...
sarebbe come voler fare un eskimo con il kayak senza il gonnellino con il kayak pieno d'acqua... praticamente impossibile.
L'acqua entrata ha una massa e inerzia che rende difficilissimo il raddrizzamento.
E il tambucio non e' stagno.. se sei fortunato e' chiuso e entra poca acqua... ma di solito e' aperto o si apre durante la scuffia.

Gianluca-70 ha scritto:
Io stavo pensando di fissare sul tetto della tuga delle riserve di galleggiamento gonfiabili, oppure di fissare in testa d'albero una cima con all'altra estremità una riserva di galleggiamento da tenere oggiata sulla tuga e che, in cao di scuffia, potrebbe aiutare nel "tirare su" l'albero.
Ma penso che se fino ad adesso non è stato messo a punto un sistema di recupero... è probabile che non sia possibile

in effetti la parte "difficile" viene dopo...
quando arrivi con l'albero orizzontale lo scafo (che ha gia' imbarcato acqua) e' piu' basso del dovuto e imbarca ulteriore acqua dal tambucio facendo uscire eventuali "bolle" d'aria" che si erano formate quando era ribaltata.
e "affonda" mantenendosi a pelo d'acqua..
le riserve di galleggiamento sono calcolate per tenere a galla lo scafo... senza tutto il peso di quello che ci hai caricato..
Se si riesce a limitare l'ingresso dell'acqua dal tambucio, allora dovrebbe essere possibile recuperare la scuffia..


Gianluca-70 ha scritto:
Per scuffia a terra cosa intendete: ribaltamento sul carrello per il troppo vento ?

si..
o la barca si ribalta dal carrello o tutto il carrello si ribalta assieme a lei...


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 Oggetto del messaggio: Re: BlackSheep / PecoraNera o Nato Storto
MessaggioInviato: 19/02/2020, 11:20 
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Iscritto il: 23/09/2010, 15:39
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Secondo me hai acquistato uno dei micro più belli mai prodotti, se fossi in te pianificherei un trasferimento via mare lungocosta appena la stagione lo concede, magari fatto in più tappe, cosi da goderti la barca ed imparare a conoscerla


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