I rimorchi hanno una targa che ripete quella della motrice. Deve avere precise caratteristiche ed essere rilasciata dalla motorizzazione. Per intenderci quelle vendute su Amazon non vanno bene. O, meglio, sono universalmente accettate, ma non in revisione. Quella omologata riporta il decreto relativo stampigliato e il simbolo della repubblica italiana in rilievo, per il resto è uguale a quelle fasulle.
La targa viene rilasciata senza numeri e lettere che poi compri in autogrill o autoricambi. Se c'è già omologata non devi far altro che staccare i suoi e metterli nuovi; io ho una targa per ogni rimorchio e una la tengo nel baule per ogni evenienza.
Dal 2012 non c'è più la ripetitrice, ma una targa bianca simile a quella delle auto con iniziali "XA", così che non si deve più mettere la propria rimorchiando carrelli di altri. E questo risponde anche all'altro quesito: puoi rimorchiare qualsiasi carrello anche se non tuo; ovviamente ne diventi responsabile in caso di controlli se manca la revisione o l'assicurazione.
Di assicurazione non si è ancora parlato. Quando monti il gancio devi comunicarlo alla tua assicurazione e questa, talvolta, applica una lieve maggiorazione del premio, ma oltre a questo devi avere un'assicurazione propria del rimorchio comunemente definita "rischio statico" che copre in caso questo sia sganciato; anche se alcuni sostengono il contrario non è facoltativa, ma un obbligo. La base (io la faccio con Allianz) costa circa 35 euro.
Oltre all'assicurazione si paga il bollo, annuale non frazionabile, di circa 25 euro.
Concordo sulla necessità di fare la revisione prima di portar via la barca anche perché così non può circolare.
Dal 2018 (ce lo siamo già detti?) la revisione è biennale.
Comprare una barca è una gioia, ma non paragonabile a quando la si vende
