Se tu non avessi una barchetta, non ti direi quello che sto per scrivere. C'è qualcuno di noi che addirittura scoraggia nuovi frequentatori croati, per preservare angoli di paradiso e ti dirò che che sono felice di sapere che gli armatori italiani da marina evitano la Croazia. Significa meno traffico per noi, anche se ti in realta' nelle rade che frequentiamo noi, i grandi armatori spesso non arrivano, per ragioni di dimensioni o di mentalita', ma questo si sa, inutile ribadirlo. Temo tuttavia che che la Croazia cui ti riferisci sia l"Istria, o tuttalpiu' qualcuna delle prime isolotte e sarò sincero, in Istria faccio fatica ad andarci anch'io...troppi italiani e croati con mentalita' italiana.
Ascolta Paddy: con un minicabinato, la zona tra biograd e zara e' il paradiso in...mare. Ti capitera' sicuramente qualche spiacevole incontro, qualche risposta sgarbata, ma sono episodi che capitano ovunque.
(....Paddy dove sei andato lo scorso anno se non a Drage?......) quanto alla Grecia, la mia amata Grecia, vorrei raccontarti come si sono comportati certi greci con noi...ma non lo farò perché come ti dicevo sono episodi che capitano ovunque e non vorrei scadere nei veneti beoni, milanesi bauscia, napoletani ladri e non ci sono più le mezze stagioni. Se punti alle isole greche - le cicladi o il dodecaneso (dimenticati Creta) - valuta bene tutto. Non conosco il tuo equipaggio ne' la tua barca, ma conosco il Meltemi a bordo di un alpa 670. Ci ho navigato un'estate senza mai togliere i terzaroli e con il fiocchetto piccolo. Uscivamo dal porto come andare in guerra: acqua in faccia, vento, freddo. Altro che i trasferimenti a tre nodi sdraiato in pozzetto della Dalmazia. I ridossi vanno sempre calcolati bene e l'ormeggio non sempre è piacevole. Almeno a me non piace cenare in pozzetto con la giacca e la bandana sulle orecchie per proteggersi dal vento.
Se invece ti riferisci alla Grecia ionica o al pelopponeso, qui la storia cambia. Passato capo Matapan la situazioni si normalizza, Tuttavia il Pelopponeso è più affascinante sulla terraferma che sulle costa. Fatte salve le eccezioni, naturalmente. Anche le Isole delle Arpie (Strofadi), lontanissime, deserte e selvagge sono state per me una delusione. Quanto alle isole ioniche, vale lo stesso discorso della Croazia. Sono un po' troppo vicine all'Italia per i miei gusti, ma ti dirò che ho navigato solo Zakinthos e Lefkada e non mi posso sbilanciare più di tanto, magari ritenterò l'esperimento. In un futuro, spero non lontano, è mia intenzione scendere oltre le grandi isole croate e spingermi fino al Montenegro, Albania e rivedere le isole ioniche, ma ti dico anche che ogni volta che arrivo in Dalmazia, trovo un posto nuovo meraviglioso, mi incuriosisce un'altra isola deserta o quasi, mi tenta una rada di cui mi hanno parlato Paddy o Giorgio, insomma la Dalmazia è come il vischio. Soprattutto se hai un guscio di noce.
p.s. nessuno racconta nulla della scorsa stagione? Che inverno triste
_________________ Piccolo è meglio
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