gianloga ha scritto:
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La mia esigenza è quella di riprendere il mare dopo una bella esperienza in zona chioggia ma che ormai risale a quasi dieci anni fa (nel frattempo sono nati i miei bimbi)....
Il Viko lo presi proprio con l'arrivo dei bimbi per avere maggior spazio e privacy con la cabina di poppa, il bagno essendo "donne" era indispensabile.
gianloga ha scritto:
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1. Un viko 20 del 2005-2006 è fra i primissimi prodotti (con i difetti di gioventù) o la produzione è iniziata prima e quindi già nel 2005 c'erano state le prime migliorie dal cantiere?
I primi sono arrivati nel 2003/2004 poco rifiniti, alcuni non hanno nemmeno la moquette interna e con qualche esagerazione nel ridurre l'attrezzatura: il boma non ha i circuiti per le borose e l'albero non è anodizzato. Punterei sicuramente a scafi dopo il 2005, non oltre il 2009 quando, pur avendo messo il tambuccio scorrevole hanno tolto il gavone di poppa che è, a mio parere, indispensabile.
gianloga ha scritto:
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2. In caso di ispezione (che farei da me) di un usato di quegli anni, c'è qualcosa in particolare su cui riporre l'attenzione (immagino il meccanismo di sollevamento della deriva, l'albero, la coperta...)?
La deriva ha un perno in acciaio che fa sicuramente verificato, così anche i bozzelli del paranco che fino al 2009 sono di facile accesso, verifica anche lo stato della resina dello scafo attorno alla deriva; anche la pala del timone che tende con l'uso ad aprire le guance e a ballare.
È bene verificare in ogni caso tutto, la Navikom consegnava le barche con attrezzatura minimale e, talvolta, un pochino scadente, scotte e drizze tendono a rovinarsi velocemente e gli strozzatori in coperta a non tenere più dopo poco tempo.
Il sartiame, va sicuramente controllato, le lande sono un punto di sofferenza e togliendo parte della moquette è bene vedere siano in buono stato.
I finestrini, purtroppo, tendono a creparsi per le flessioni della coperta, problema comune a molte piccole, nel caso del Viko 20 succede praticamente nel 100% degli scafi, è più che altro estetica.
gianloga ha scritto:
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3. Domanda forse stupida... ma ci provo... per ridurre la sbandata, il rollio o per aumentare la stabilità, qualcuno ha mai aggiunto zavorra in sentina (tipo panetti di piombo?) o modificato la deriva (magari appesantendola...)?
È una modifica a cui h pensato molte volte e sempre ho rinunciato. Aggiungere peso è probabile non comporti una diminuzione dello sbandamento, la barca è alta e il "momento" nei primi 15/20°, salvo aggiungere alcune centinaia di chili sarebbe comunque presente. Da considerare anche la struttura che sarebbe così soggetta a forze per cui non è progettata. In ultimo la carrellabilità, aggiungendo 100/150 kg ci si avvicina al peso di barche "migliori", tanto varrebbe cambiare tipologia.
gianloga ha scritto:
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P.S. dimenticavo, zona di navigazione mia è da sottomarina fino ai lidi ferraresi/ravennati... ma questo è un dettaglio
Dettaglio non da poco, zone perfette per un Viko 20.
Se vuoi qualche altra opinione, non dirò consiglio, sono a disposizione.
In realtà il mio Viko è in vendita, le figlie sono ormai grandi e non prevediamo più di fare crociere sto quindi pensando di prendere una barca a bulbo da lasciare fissa al lago.