iulio ha scritto:
Ciao,
Grazie.
Cordialmente.
iulius
Caro iulius, provo a darti il mio punto di vista sullle tue domande/considerazioni.
Per prima cosa (in un qualsiasi progetto di dimensionamento) occorre essere consapevoli di quali siano le forze in gioco. Per questo di suggerisco di leggere, se non gia' fatto, un articolo sul mio blog
http://lamiabarcabrezza22.myblog.it/201 ... rellabili/ nel quale vengono anche indicate le possibili forze in gioco per un albero probabilmente di dimensioni superiori a quello della tua barca.
Aggiungo, come premessa generale alle risposte, che il concetto di duplicazione, lo indica il termine stesso, e' un qualcosa di diverso da un semplice dimensionamento o sovradimensionamento ; il vero problema e' decidere quando e' possibile applicarlo senza troppi svantaggi collaterali (per esempio, sarebbe utile anche in una piccola barca a vela avere due fuoribordo anziche' uno ma, gli svantaggi, ovviamente, non sono pochi ed e' il motivo per cui la maggior parte delle barche a vela ne ha uno solo). Passiamo alle risposte.
iulio ha scritto:
Domanda:
1) cosa intendi con "" i punti critici sono duplicati"? [forse doppio paranco, doppio anello doppio tirante?]
Per punti critici intendo tutti quelli la cui connessione e' realizzata con un solo tipo di ferramenta, di seguito alcuni esempi:
- i grilli che collegano i bozzelli (doppi o tripli) del paranco all'asta di rinvio ed alla landa di prua;
- il grillo o moschettone della drizza utilizzata per il sollevamento.
Questi grilli o moschettoni, se per qualunque motivo si rompono o si aprono causano il cedimento di tutto il sistema.
Ebbene, fermo restando che i bozzelli, le drizze etc devono essere di qualita' e ben dimensionati per sopportare i carichi in gioco, prevedere, per esempio, cimette in spectra che colleghino i bozzelli in modo supplementare ai grilli, assicura che in caso di cedimento improvviso di un grillo, il sistema comunque resti in piedi almeno il tempo necessario per prendere ulteriori provvedimenti. Oppure ancora, collegare l'asta di rinvio, oltreche' alla drizza del fiocco anche a quella del gennaker/spinnaker, fa si che in caso di cedimento della drizza (improbabile) o del moschettone di collegamento (piu' probabile) l'altra drizza continui a fare il lavoro sostenendo il peso dell'albero.
Altro esempio: assicurare il piede d'albero alla sua base con una cimetta di sicurezza in spectra fa si che in caso di cedimento della vite di perno, il piede dell'albero non finisca incontrollato in qualsiasi parte diventando una specie di ariete.
Da considerare che gli esempi che ho citato non hanno grosse controindicazioni, si tratta di acquistare pochi centimentri di cimetta in spectra e di perdere qualche minuto per i collegamenti. Ovviamente discorsoi di questo tipo possono essere fatti per tutte le parti critiche del sistema,soprattutto per quelle aggiunte (fai da te) che, potrebbero non essere state realizzate con un progetto alle spalle (come invece avviene per le principali componenti del progetto di una barca a vela). Il paranco deve essere ben dimensionato, non duplicato. Pero', una ulteriore cima aggiuntiva, che dall'asta segue il percorso di tiro del paranco e, di volta in volta viene aggiustata e fermata su uno stopper, garantisce la stabilità del sistema anche in caso di rottura dei bozzelli del paranco, pur senza duplicare quest'ultimo. Il concetto e' sempre lo stesso: duplicare un paranco non e' agevole, aggiungere una cima in parallelo e' semplice.
E' (almeno a me) altrettanto chiaro che alcuni punti (che sono della barca, non aggiunti) non saranno duplicati perche' si spera progettati e realizzaati già in modo adeguato (es landa di prua e lande laterali, base d'abero etc)
iulio ha scritto:
Domanda:
1) .........
2) per la sicurezza non basterebbe usare materiali di buona qualità usati ugualmente per "navigare"?
Non so, dico ,per esempio, da spraystore, mi accontento di materiale Viadana. Tra un paranco con puleggia D=38mm, carico di lavoro 230 . Invece di cima da 6 mm, usero cima D=8 mm]
3)Dico giusto o dico sbagliato ?
Usare materiale di qualita' e ben dimensionato e' assolutamente necessario e, nella maggior parte dei casi sufficiente. Resta un'alea di rischio dovuta al fatto che taluni materiali (tipicamente i grilli e moschettoni) a volte, anche se di buona qualita', si rompono improvvisamente senza segni premonitori e non per motivi di eccessiva fatica (esempio nel link seguente:
viewtopic.php?f=8&t=2368&start=0&hilit=grillo )
Vale quindi quello che scrivevo al punto precedente e cioe' che se un accorgimento supplementare non "costa piu' di tanto" (in termini di spesa ma soprattutto di tempo e semplicità per la messa in opera) perche' non attuarlo?
Spero di aver risposto (anche alla terza domanda).
BV