in cambio di una fetta di salame e un bicchiere di grappa sono diventato il nuovo armatore di genius loci, bellissima barca da laguna autocostruita in compensato marino. La barca ha trovato nuova sede provvisoria tra i trattori e la legna, in un laboratorio che sempre più sta scoprendo la sua propria vocazione di squero
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la barca è praticamente pronta a navigare, dopo qualche intervento cosmetico e una sistemata generale, a parte qualche dettaglio più delicato.
Invito il costruttore e munifico ex armatore che me ne ha fatto omaggio a rispondere alle domande tecniche cui lo sottoporrò, per rendere tutti partecipi, così come è giusto all'interno di una comunità, ma anche per condividere consigli e suggerimenti.
la prima domanda l'hanno sottoposta i miei figli:
- il colore nero e rosso ha un suo senso particolare oppure può essere cambiato? A me è venuto in mente che non si sono mai viste gondole e sandoli colorati, ma non so quale sia la ragione
lo spirito con cui è stata costruita la barca, oltre alla massima funzionalità unita alla massima sicurezza è lo "sparagno", dimostrando che si può navigare anche con le pezze al culo. Per cui in un filologico intento di continuità è mia intenzione condurre il restyling a costo zero. (in realtà ho ricevuto un aut aut da mia moglie, per cui di necessità faccio virtù)
cominciamo dal problema più evidente: l'albero
- insieme alla barchetta ho ricevuto in .....prestito....una vela da dinghy, ottima e perfettamente tenuta
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- l'altezza totale della vela è di 6 metri, ma - chiedo conferma - essendo la vela issata dal picco, immagino che l'albero non debba essere alto quanto l'intera vela, ma quanto quel cordino d'acciaio fissato al picco che sembra essere il punto dove legare la drizza per issare la vela. Giusto?
- l'albero sarà infilato in un palo di ferro a sua volta infilato in una mastra. L'albero che infilerò in questo tubo, deve scendere fino in fondo per lavorare insieme al palo o può essere fermato poco sotto l'imboccatura?. Diciamo 40 cm?
- è stato deciso di usare legno. Direi Larice. questione estetica ed economica. problemi?
al timone manca la ferramenta
- è stato deciso di fabbricare in legno il blocco cui andrà legata la pala del timone. a tale blocco verranno fissati gli agugliotti, sostituiti da banali cardini da porta d'ottone.
- manca un remo, ma il mio compare non ha voluto sentire ragioni e il secondo remo ce lo fabbrichiamo in casa su copia del superstite. A questo punto chiedo al progettista. é pensabile posizionare una seconda coppia di scalmi a prua per raddoppiare il numero dei rematori? lo spazio fisico è a tuo parere sufficiente per la spinta di un secondo rematore a prua?
vi terrò aggiornati sui progressi, mentre attendo lumi.