Domenica si è disputata la prima prova del campionato invernale cabinati e bulbi al lago di Viverone.
Intanto il vento ci ha permesso di divertirci parecchio sia il sabato che la domenica, e la regata è stata piacevole per tutti, ma soprattutto per me
Però non sono mancati alcuni episodi spiacevoli che hanno generato malcontento e discussioni al pontile, a fine regata. Uno mi riguarda direttamente.
Brevemente: ad una decina di lunghezze dalla prima boa, ci troviamo io ed un jod 24 affiancati ma parecchio distanti, di poppa sotto spi. Io sono più veloce, lo sfilo sottovento e affronto il giro di boa con un paio di lunghezze di vantaggio. Completata la virata, cazzo la randa, ma la barca tarda parecchio ad accelerare in quanto, a causa di un guasto al rollafiocco, siamo lentissimi ad ammainare lo spi e ad aprire il fiocco.
Senza preavviso, e senza che ce ne accorgessimo, arriva la botta da dietro: il bompresso del jod batte con violenza sulla fiancata sx (sottovento) e prosegue la sua corsa adagiandosi sulla seduta. E non ne vuole sapere di scendere. In pochissimi secondi, nell'ordine: spingo indietro il bompresso per cercare di separare le barche. Inutilmente, il peso del jod tiene la poppa del drugo schiacciata sotto il bompresso. Il jod continua ad avanzare e spingere sulla mia poppa, costringendo il drugo ad un 360 involontario e incontrollato. Durante il 360, nell'attimo in cui il drugo è al traverso, a causa della randa cazzata, sbanda parecchio sottovento, abbassando il fianco, e creando uno spazio verticale tra il bompresso e la seduta. In quell'attimo mi figuro quello che stava per succedere: il bompresso si stava dirigendo verso l'attacco sottovento del paterazzo. Io, che già avevo negli occhi il mio albero orizzontale, provo ad urlargli di lascare le vele e poggiare. Non faccio in tempo, il bompresso sfiora l'attacco del paterazzo senza toccarlo e il jod sfila sopravento e sparisce mentre io completo il mio 360 involontario.