Fiocco arrivato e provato.
Purtroppo il tempo era poco, ma soprattutto era pochissimo il vento e esagerato il freddo.
Nel tentativo di recuperare tutti i centimetri utili, il rischio che la balumina sfregasse nella sartia bassa si è avverato seppur di pochissimo. Ci eravamo già accordati, nell'eventualità che ciò accadesse, di rifilarlo in un secondo momento. Mi rimane di valutare se farlo subito, oppure, se non ci sono controindicazioni, di lasciarlo sfregare leggermente fino a rovinarsi, e poi rifilarlo successivamente.
All'ormeggio, prua al vento, a scotta fiocco totalmente cazzata, sfrega parecchio, fino a compromettere la forma della balumina in uscita. Però tutto sommato, in navigazione, anche di bolina stretta, a me sembra che non vada a toccare quasi più, e comunque non sfrega. O meglio, tocca solo se cazzo al punto tale che la base tende a chiudersi svergolando verso l'alto. Cioè a me pare che comunque non dovrò mai cazzare il fiocco fino a quel punto.
La base è molto alta, meno di quello vecchio, ma molto di più di quello che avrei voluto io. Il velaio ha sempre sostenuto, fin dall'inizio, che una base più bassa non sarebbe stata compatibile con l'angolo di tiro della scotta. Spero che le prossime prove gli diano ragione.
Il tessuto pare veramente delicato, forse troppo per la nostra capacità di maneggiarlo e preservarlo. Issarlo è stata una pena, complice il rollafiocco e il pulpito. Ci sono già tre brutte pieghe, dalle quali non riusciamo a togliere lo sguardo.
L'asola del punto di mura ha un angolazione sbagliata di novanta gradi rispetto al grillo del tamburo. Questo peraltro accadeva già con il fiocco precedente e con tutte le vele che abbiamo inferito fin'ora. Secondo voi è una cosa da sistemare, oppure è totalmente irrilevante e inutile?
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