@Brontolo: se ho capito qual'è l'approdo dove vuoi (continuare a) tenere la barca, mi permetto di suggerirti di lasciar stare la ricerca della chiglia giusta: ce l'hai già.
Intendo dire che in ingresso su frangente, anche di altezza limitata, è importante avere un pescaggio minore possibile per governare bene e in sicurezza la direzionalità della barca. E questo è ovviamente possibile con la deriva mobile.
Con 70-80 cm (davvero non di più) di pescaggio in chiglia, forse potresti passare indenne con minima altezza d'onda (conservando ben bene la manovrabilità difficoltosa
*), ma il problema vero non credo sia questo; è piuttosto quello del timone.
L'immersione della pala risente molto più del bulbo/deriva delle variazioni dovute al beccheggio, con relativo maggior pericolo di toccata, e danni relativi alle ferramenta se non alla pala stessa.
E allora, il mio suggerimento è:
- deriva su (giù 20 cm);
- solo fiocco per evitare straorzate, o nulla se sei abbastanza veloce;
- motore in presa e sempre pronto a variazioni repentine di velocità (gas in mano);
- timone su, finché riesci a governare col motore, giù tutto se sei proprio disperato (ma allora hai già sbagliato qualcosa, e ti tieni i rischi/pericoli);
- velocità massima in entrata, minima governabile in uscita
*, mare in prua/al mascone, evita sbattimenti, vele giù.
* Tieni conto che in uscita a vela, con brezza di mare (frequente) avrai velocità limitata e scarroccio abbondante (più tempo e più strada in zona problematica). In entrata, la maggior velocità (beccheggio su frangente, vento in poppa, rotta instabile fino all'imbardata) è fonte di danni gravi.
Se poi non ho capito il problema, vorrai scusarmi...
