Marinai di Terraferma

Sogno e realtà... Non possiamo vivere senza entrambi, potremmo avere grande idee senza riuscire a realizzarne neppure una piccola, oppure potremmo vivere nella routine quotidiana per secoli... I sogni e le realtà variano da persona, per fortuna.... Allora avanti con catamarani, sloop, derive, la migliore? Quella che ti piace

https://www.youtube.com/watch?v=ysb8SE3DUO8

una deriva armata come Tross

questo armo è più potente e adesso che ha lasciato il fidanzato
https://www.youtube.com/watch?v=25Us4zntTdA

l'armo: che tema interessante! da anni faccio esperimenti per capire come funzionano le vele e perchè usare questo o quel tipo di armo.
Come non esiste la barca ideale non esiste neanche l'armo ideale. Altri tipi di armo potrebbero convenire in certi casi.
L'armo bermudiano è il più diffuso perchè:
1) non venderesti facilmente una barca che non sia armata in un modo che il tuo acquirente si sente di approvare, ed che il suo velaio sa cosa dire quando è ora di dare consigli.
2)C'è anche una ragione tecnica : dato che consente buoni rapporti altezza/base della randa e questo rapporto è importante quando è ora di misurare l'efficienza in bolina stretta, l'armo bermudiano è quello che tra le boe si è dimostrato più efficace. E così le regole sono state adattate anche per favorirlo e quindi ribadire la validità della scelta in caso di uso della barca nelle regate tra le boe.
Se la barca non è prevista per un uso prevalente tra le boe in regata, allora altri tipi di armo possono essere più convenienti:
-l'armo con randa aurica è più efficace nelle andature dalla bolina larga in poi rispetto alla randa marconi. E' quindi più adatto ad una barca che faccia crociera costiera con brezze termiche
-l'armo al terzo di disarma e si stiva con maggiore facilità ed è efficace come la randa aurica
-l'armo gunter o alla portoghese rappresenta un buon compromesso tra randa bermuda e randa aurica. ( però è stato messo fuori uso dalle rande full batten square top che costano un sacco e servono solo in caso di regate)
-l'armo a giunca è sicuramente interessante, e consente in qualche modo di controllare la concavità della vela agendo sulle scotte (ce n'è una per ogni stecca)il problema è che se cerchi qualcuno che abbia esperienza di quell'armo in occidente ( e sappia anche andare a vela) non trovi nessuno.
-se non hai problemi di drizze e mani di terzaroli puoi fare una randa steccata su albero curvo con vela ellittica tipo windsurf ed hai un'efficienza che non riuscirai mai ad avere da nessun armo marconi. Ma poi devi montarla su una barca superveloce-skiff o tavola- per poter sfruttare l'efficacia aerodinamica che ti sei procurato.
Perchè è inutile fare un armo che ti permette di fare una bolina superstretta se poi lo monti sul tuo catamarano che non ha un piano di deriva ad alta efficienza.
Tross ha fatto un armo in cui l'albero è arretrato per evitare che il profilo dell'albero danneggi il flusso laminare sulle vele. Sono stati fatti vari esperimenti di questi tipo, e l'idea è affascinante. L'unico problema è che devi fare una barca con una poppa solidissima perchè il paterazzo che tiene su l'albero lavora con trazioni altissime perchè sopporta il tiro di due stralli.E l'albero lavora con forti compressioni.
Ma lui si disegna e costruisce le sue barche, per cui ne tiene conto quando le fa. Se tu modifichi una barca in vetroresina di serie probabilmente dopo un po' avrai uno scafo imbananato.

mi sembrava strano che giorgio non fosse ancora intervenuto su questo tema.....

non ho nessuna intenzione di modificare barche per provarci. Come ben sai in questo periodo sono presissimo dalla mia e da altre gatte. speriamo di partire presto.

(OT personale ho un figlio con un braccio ingessato e l'altro che è stato operato perché ha ingerito una moneta da due kune. Mi remano contro, ma partiremo lo stesso . p.s. tutto bene comunque).

rimane il fatto quindi che l'armo marconi rimane più vantaggioso solo in caso di regate. Ho capito male?

e allora dai flying ai bavaria, perché adottano tutti la randa bermudiana?

giorgio hai notizie sull'armo biplano? mai visto o usato?

qualcuno ha letto "contro la randa"?

1) capito bene
2) se puoi montare una randa steccata+ lazy jacks+lazy bag issi ed ammaini in pochi secondi. Per come l'hanno studiato ora quell'armo è super comodo. Paghi il tutto un sacco di soldi. Non ti bastano 100 euro all'uno per i carrelli/cursori delle stecche della randa (ne ho trovati anche da 350 euri all'uno). Io ne ho sette-mi pare- sulla randa del trimarano. Con 700 euro ti fai una intera randa da 14mq al terzo.O un intero 10 piedi.
3) l'armo a biplano è bello, pratico e sollecita poco la barca. Ha il difetto che se sei di bolina stretta la randa sopravvento toglie vento alla randa sottovento e quindi rende poco in quell'andatura.Ma se fai soprattutto crociera lungo costa in Veneto con brezze termiche (2-3 ore del primo pomeriggio) il vento ti viene al max dalla bolina larga e allora non è un problema. Se sei nei canali tra le isole in Dalmazia potresti rimpiangere di non riuscire a stringere di più perchè dovrai fare molta più strada.
Quanta più strada? Da isla Margarita a Martinique il Grande Zot che bolinava a 50-55gradi ci metteva 300 miglia in più del Coconasse che bolinava a 38 gradi. Nonostante questo dovessi scegliere tra le due sceglierei ancora il Grande Zot.
4) no

Meraviglia................c'è qualcuno che si ricorda del Grande Zot. pregio o età avanzata? Comunque il mitico Tabarly su quella barca c'ha pure vinto delle regate.

ho letto...(purtroppo io leggo soltanto) che con vele di cui è mobile il baricentro (giunca oppure un albero simil surf), si può risolvere anche questo inconveniente.
Cioè si arretra la vela sopravento



COS'è

lo so è il praho di Sandokan.

e questo da dove salta fuori?

Grazie a Giorgio e Alberto per i bei contributi sulla giunca.

Voglio peraltro rassicurare Margu sul fatto che la giunca piace anche a me: ne sia testimone una letterina scritta tanti anni fa a Bolina (nr. 31!) cui rispose cortesemente l'arch. Rodolfo Foschi.

Aggiungo che il nuovo motore di ricerca della suddetta rivista consente di estrarre molti articoli inserendo la chiave "giunca". Se qualcuno ha interesse e me lo dice provo a fare delle fotocopie, visto che ho conservato tutti i numeri dallo "0".

Infine una annotazione più amara e personale, in risposta alla conclusione di Margu: se bastasse armare a giunca la nostra barca per cancellare le guerre dal Mediterraneo sono certo che tutti adotteremmo immediatamente questo armo. Purtroppo, però, per risolvere certi problemi non basta la formula "bandiere arcobaleno" + "cultura" + "intelligenza". Non ce l'ho la cura giusta, ma quella purtroppo non basta.

nella vela a giunca ogni stecca viene rimandata ad una scotta diversa, oppure una scotta serve 2 stecche. Se ha 6 stecche hai da 3 a 6 scotte sopravvento e altre 3-6 sottovento alla vela .Poi c'è l'insieme di cime che regolano la distanza della testa di ogni stecca dall'albero (sono necessarie per spostare il centro velico e devono andare alla testa di ogni stecca e poi fare il giro attorno all'albero e tornare). Poi naturalmente ci sono le trozze, cioè le cime che tengono ogni stecca vicina all'albero. Di nuovo c'è una trozza per ogni stecca. Ora è vero che a me piace provare anche di tutto, ma è vero anche che se la manovra dell'accrocco non è sufficientemente pratica e comodo, ogni volta che ci metti mano finisci a dirti " ma chi me l'ha fatto fare?.
Per non dire del mugugno del mio equipaggio, cioè di Graziella.
Ma naturalmente io parlo per me. E' possibile che tu possa arrivare a livelli di perversione più elevati. Ed io mi inchino