rispondo qui al quesito di Tramp con un po' di ragionamenti per chi vuole i conti.....
Chi e' interessato al solo parere... vada sull'altro topic: Potenza esuberante del FB e velocità critica...
Tramp ha scritto:
Poniamo di avere una resistenza che non dipende solo dall'acqua ferma, ad es. vento di prua, corrente contraria, relative onde ripide a piacere.
In queste condizioni, si può pensare che:
- a zero giri, la barca indietreggi;
- che a x giri, poniamo 500, la barca sia ferma.
- a 1000, 2000, 4500... giri la barca raggiunge le "sue" velocità (vedi grafici di Guru), diminuite dello "spreco" necessario a superare vento e onde (spreco, potenza, velocità che poniamo costante)
In questo range la velocità cresce comunque in misura direttamente proporzionale al numero di giri. Quindi a 500 giri velocità zero (intercetta l'asse delle x al valore 500 giri), poi cresce linearmente e parallelamente al "grafico di Guru"
Che succede poi?
Raggiunta +/- la velocità critica, la "curva di Guru"

si appiattisce causa raggiungimento della velocità critica; Invece, in condizioni di maggior resistenza, per raggiungere la velocità critica dovremo esprimere, con un motore che ne sia capace, altri 500 giri (?).
separiamo gli eventi della natura per chiarire un po'.....
- la corrente contraria: qui c'e' poco da fare... e' come correre sul tapis rulant... le curve e la velocita' critica restano identiche.. semplicemente sono riferite all'acqua in moto, quindi si sottae la velocita' della corrente e si ottiene la velocita' reale di spostamento rispetto al terreno..
E' chiaro che in questo caso avere + cavalli non porta giovamento...
- vento contrario: la forza prodotta dipende dalla sua velocita' ovviamente..
facciamo un esempio pratico:
- la densita' dell'aria e' 800 volte inferiore a quella dell'acqua
- la superficie su cui agisce e' diciamo 5-10 volte quella su cui agisce l'acqua ad occhio
- il Cx della superficie al vento e' molto maggiore di quello della sup. in acqua.. ( diciamo 2 volte? a spanne)
- la velocita' e' diciamo 30 nodi contro 6 ( 5 volte )
Ne scaturisce un rapporto di resistenza tra acqua e vento esterno di circa 0.3, quindi un + 30 % rispetto a senza vento : + 1,5CV
A questo punto la risposta e' fatta... per mantenere i miei 6 nodi contro un vento da 24 (30 di apparente) devo aumentare la potenza fornita alla barca [nota: FORNITA ALLA BARCA... non del motore] del 30 %...
Aumentiamo il vento? 40 nodi... ( credo che oltre... non ci sognamo neppure di andarci contro... avra' generato mostri non onde..) si ottiene + 50% ...
Da notare che questa potenza resta quasi indipendente dalla velocita' della barca.. solo per tenere ferma controvento la barca ci vogliono 1,5CV..
Quelli in + la fanno avanzare...
Onde: parliamo di onda lunga rispetto alla lunghezza della barca... ( quindi non onde di corte e ripide, che sono come muri su cui vai a sbattere e basta...)
- e' come andare in salita... diciamo che il massimo che ci aspettiamo x una classe C sono onde da 2m e poniamo una lunghezza d'onda di 30 m..
quindi devo "sollevare" la barca di 2m ogni 15m.. a 6 nodi la barca percorre 3m/s quindi ci sono a disposizione 5s per salire di 2m: 0,4 m/s.
Il tutto corrisponde ad una potenza che dipende molto dal peso della barca ( 1CV = 75Kg*m/s ):
- barca di 550 Kg : 3 CV
- barca di 1200 Kg : 6,4 CV
Certo, se ci accontentiamo di avanzare a 3 nodi ecco che i cavalli si dimezzano...
Finalmente tiriamo un po' di conclusioni:
- corrente contraria: non c'e' nulla da fare... non serve la "riserva di potenza"
- vento: qui l'aumento e' contenuto, diciamo volendo mantenere la stessa velocita' massima con venti forti contrari bisogna avere una riserva di potenza diciamo di 1-1,5 CV
- onda: qui poche storie... l'energia richiesta per risalire le onde e' tanta... e dipende fortemente dal peso della barca
altro che riserva di potenza.. per mantenere la velocita' ci vuole dai 3CV in piu' al doppio e oltre...
Certo, non abbiamo tenuto conto dell'inerzia della barca e della discesa che c'e' dopo la salita...
dubito che si voglia risalire un'onda da 2m a 6 nodi per poi scenderla vertiginosamente...
mi pare piu' ragionevole accontentarsi di avanzare a 3 nodi "in salita" invece di 6 ed ecco che la riserva di potenza diventa anche qui 1,5 CV..
sommiamo vento e onde... + 50 %.... ( si passa da 5 CV a 7CV )
Si puo' fare anche il discorso opposto, mantenendo la potenza inalterata la velocita' verra' ridotta a spanne nel peggior caso ( 3 CV in meno a disposizione.. ) a qualcosa intorno a 3,5 nodi invece che 6...
non mi pare cosi' male...
Certo se si partiva con il classico 1CV/tonnellata allora la mia barca ne avrebbe avuto 1/2CV ... e col cavolo che risaliva ne vento ne onda...
passando a 3-4 CV/ton il risultato e' un motore da 2CV ... e anche in questo caso... col ventone sul naso... si resta quasi fermi...
Tramp ha scritto:
... Allora è bene avere un motore esuberante?
E' giusta questa affermazione?
Ognuno adesso puo' dare la risposta che crede...