Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 13/05/2015, 17:52 
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io sto coi frati e zappo l'orto ma un metro alla foce non l'ho mai sentito. e non ho mai messo la mia poppa al frangente.

la manovra che faccio al riento consiste nell'avere il solo genoa intero a riva ed il motore acceso.

quando arrivo al treno di frangenti mi metto sulla schiena dell'ultima onda e regolo il motore per restare alla sua velocità. l'onda mi porta e mi deposita oltre la barra.

all'uscita è una prova di forza per prendere le onde al mascone con il motore a palla ma non lo faccio se non è necessario.... co tutte ste trattorie gajarde!!

:shock: :shock: :shock:

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chi si bagna con l'acqua di mare, non si asciuga più
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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 13/05/2015, 20:40 
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Iscritto il: 19/11/2009, 20:19
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Tanto per essere chiari, non sono uscito e anzi avrei avuto paura a farlo, ma mi interessavano i vostri pareri(che sembrano abbastanza confermare i miei timori. Quello piu' grande e' che, frangenti cosi' ravvicinati e "cattivi", nella migliore delle ipotesi, facciano sollevare la barca sul frngente stesso di molto, e quindi con una ricaduta molto violenta con il rischio non troppo remoto di spaccare tutto (ma e' soprattutto su questo che non ho certezze). Per quanto riguarda il pescaggio, avendo la deriva mobile (pivotante) la terrei abbassata solo un poco senza preoccuparmene troppo.

Limo ha scritto:
con 80cm sotto (non ricordo cosa peschi) e frangenti di 1.5mt....motore di 5cv appeso (che per qualche attimo presumo non peschi cavitando nella schiuma del frangente...e chiaramente fermando quel poco abbrivio)...se dovessi per forza ci proverei uscendo già oltre i 3 nodi almeno; nel caso contrario ci penserei parecchio.
Penso che uscendo troverai circa 3/4 onde al massimo, si tratta di rimanere a tutto gas NON intraversandosi

Non ho scritto l'altezza dei frangenti, ed il metro e' mezzo da me citato e' la profondita' subito dopo il punto piu' basso. Secondo me il problema non e' l'altezza dell'onda quanto la violenza del frangente e la ravvicinatezza tra uno e l'altro. Concordo sulle tue considerazioni sulla criticita' derivante dall'elica che esce dall'acqua ma non sulla velocita' da tenere (anche solo a 3 nodi, che comunque sono pochi, rischi di spaccare tutto impattando sull'onda).

Tramp ha scritto:
Dici vento da SSE, ben teso (ma dalla foto non sembrerebbe; non è presa nello stesso momento?).

Ma la direzione di uscita?
Se come sembra è W-SW, con una pancialiscia uscirei a vela, pochissima deriva e forse anche "senza timone" ...
Però a scrivere si fa presto, poi magari sul posto ci ripenserei...
Come poi si fa presto a uscire, ma a rientrampre?

Hai ragione, le onde sono piu' spostate rispetto alle direzioni citate ma il ragionamento non cambia (il vento comunque c'era eccome). Per quanto detto all'inizio, mi sentirei piu' preoccupato per l'uscita rispetto al rientro ma, in ogni caso, il problema e' soprattutto se uscire con quelle condizioni.

Ivano ha scritto:
per rientrare con vento in poppa non ci sono problemi
guardate come questo camarano supera il frangente

Scrivere che non ci sono problemi mi sembra eccessivo, probabilmente e' piu' semplice dell'uscita a patto pero' che si possa tenere abbassato il timone (e con il fondo intorno al metro non saprei se rischiare pur avendo il clamcleat autosbloccante in caso di impatto con il fondo) perche' altrimenti il rischio di intraversarsi e' molto alto.

Mc Kewoy ha scritto:
io sto coi frati e zappo l'orto ma un metro alla foce non l'ho mai sentito. e non ho mai messo la mia poppa al frangente.

la manovra che faccio al riento consiste nell'avere il solo genoa intero a riva ed il motore acceso.

quando arrivo al treno di frangenti mi metto sulla schiena dell'ultima onda e regolo il motore per restare alla sua velocità. l'onda mi porta e mi deposita oltre la barra.

all'uscita è una prova di forza per prendere le onde al mascone con il motore a palla ma non lo faccio se non è necessario.... co tutte ste trattorie gajarde!!

:shock: :shock: :shock:

Concordo sulle trattorie .. ma soprattutto sul fatto di rimandare l'uscita. Non concordo invece (secondo le possibilita' della mia barca) sul rimanere in accelerazione dietro l'onda: quelle sono cose da motoscafi, considera che in condizioni di vento intorno ai 15 nodi ed un metro, un'onda ha gia' una velocita' superiore almeno ad 8 nodi e quindi non posso pensare di poterla seguire. Infine, perche' dici che non ci puo' essere un metro alla foce? Molte volte ci sono stati anche solo 40-50 cm (per non parlare di quando era completamente insabbiata (avrai a questo punto capito che non "abito" a Palma di Fiumiciorca :D :D )

Grazie a tutti per le considerazioni espresse, che mi sembra propendano per una valutazione non sicura delll'uscita.

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Gli stolti corrono ove i saggi non osano nemmeno avventurarsi


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 7:53 
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Bronto,
- e chi ti dice che il movimento delle onde non ha abbassato ulteriormente l'acqua creando una barra diciamo di 50 cm? E se il cavo di un'onda ti ci fa sbattere sopra? Spacchi tutto.
- E che dire se per qualsiasi motivo la barchina perde governabilità - cosa facilissima in quei casi - e non riesce a recuperarla? Vai a scogli in 20 secondi.

Questi sono i classici casi in cui un bello spaghetto allo scoglio ( :lol: ) è la soluzione. Credimi, ci si può lasciare la pelle, come chi frequenta Fiumiciorca, Porto Garibaldi o bocca d'Arno (forse oggi non più, manco da un po'…) sa benissimo…
Don't do that.


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 8:05 
mah è quello che penso anche io Architeuthis,poi potrebbe aver ragione Mc Kewoy
che dice guardate che c'è più fondale
comunque avete provato tutti a fare il bagno con lo scirocco
l'onda frangente è 2m ma nel cavo arriva al ginocchio tirando su la deriva e timone
il botto non crea tanti problemi su una barca solida,ma al motore? se perdi
l'elica?la barca si traversa e vai ad arare i campi o peggio sui sassi


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 9:07 
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brontolo ha scritto:

un'onda ha gia' una velocita' superiore almeno ad 8 nodi e quindi non posso pensare di poterla seguire



primum bibere deinde pontificare :lol: :lol: :lol:

prova, è anche divertente!!

ciao, Carlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 9:18 
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Architeuthis ha scritto:
Bronto,
- e chi ti dice che il movimento delle onde non ha abbassato ulteriormente l'acqua creando una barra diciamo di 50 cm? E se il cavo di un'onda ti ci fa sbattere sopra? Spacchi tutto.
- E che dire se per qualsiasi motivo la barchina perde governabilità - cosa facilissima in quei casi - e non riesce a recuperarla? Vai a scogli in 20 secondi.



con mare calmo ci sono 3 metri al centro tra i fanali che si riducono a 2 metri nel cavo dell'onda con venti meridionali.
i venti non favoriscono il deflusso dell'acqua del tevere che si innalza ed una volta esondava a Roma. per questo fu scavata la Fossa di Traiano, per aumentarne la portata

ciao, Carlo

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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 9:27 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
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Località: Cremona
Salvo barre, McW…, sempre imprevedibili.
E mi hanno raccontato che con libeccio ci sono sì due metri, ma di onde. Qui però lascio a te che frequenti, io ho solo avventure riportate.


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 10:11 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
Messaggi: 4598
Località: un romano tornato al mare!
Ho solo l'impressione che Brontolo stia parlando - l'ha anche scritto - di un altro fiume, credo l'Ombrone o il Fiora, cmq un bel po' più a nord del Tevere.

Se poi vogliamo parlare di barra a Fiumara... eccomi!! :P

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Buon Vento!
Alberto
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Il più bello dei mari è quello che non navigammo (N. Hikmet)


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 16:29 
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Iscritto il: 19/09/2014, 9:48
Messaggi: 421
posso dire qualcosa dei porti dell'alto adriatico che conosco.
In caso di scirocco sostenuto, si alza onda che rende pericoloso l'ingresso dappertutto eccetto che in Laguna di Venezia, a Monfalcone e Trieste. Non so dire di Porto Buso, ma gli ingressi a Caorle, Lignano, Jesolo porto di Piave Vecchia (fiume Sile) sono semplicemente pericolosi ed è meglio evitarli.
Ogni anno qualcuno ci lascia la barca in quei posti. Una barca a deriva mobile ha meno problemi, ma vale la pena di rischiare?
Se si è in mare la scelta è fra stare in mare ad aspettare o andare in un porto sicuro.
Se si è a terra e vuole deve uscire in quelle condizioni, è meglio pensarci due volte, andare a vedere sui moli com'è la situazione prima di avventurarsi, ed avere una chiara idea se il tempo è in miglioramento o in peggioramento.
Per anni abbiamo fatto uscite con una barca da regate a Caorle/Porto S. Margherita. Eravamo un buon equipaggio allenato ma abbiamo fatto parecchi ingressi avventurosi, perchè all'ingresso quando la marea sta scendendo e la corrente del Lemene è più forte si forma un'onda che può tranqullamente arrivare a 2 mt di altezza. La discesa nel cavo fa veramente impressione anche se entri in planata e la velocità non è un problema.


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 Oggetto del messaggio: Re: Uscire oltre la barra di frangenti
MessaggioInviato: 14/05/2015, 17:29 
concordo con padovan anche se sono favorito dal tipo barca sono
entrato con lo scirocco dappertutto l'unico che mi ha messo in difficoltà
è stato cortellazzo,mi ha messo letteralmente in piedi penso di essermi salvato
dal ribaltamento per un pelo probabilmente facendo la manovra giusta,ho cazzato
a ferro la randa lascando il fiocco,evito quella zona anche di transito con lo scirocco
passando più al largo possibile


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