Mi permetto di dire la mia, anche se sono anni che non sono in condizioni di carrellare (non ho più la barca...).
Non ho mai disdegnato accettare inviti su barche a bulbo, peranni ne ho anche skipperate, ma in fondo non mi piace navigarci, e dirne i perché sarebbe troppo lungo; forse un giorno lo farò...
Tuttavia, almeno la metà delle volte in cui sono stato imbarcato come 'ospite esparto', sono rimasto deluso dai ritmi, dagli obiettivi, dai modi di gestire la vacanza. Non sono affatto uno che smania per prendere il mare, sto benino anche in porto, mi piace lavorare ai miglioramenti... ma davvero i tempi impegnati per esser pronti a partire sono per me insopportabili. Pe non dire dei ritmi lenti troppo spesso tenuti dagli armatori.
Inoltre, l'idea di avere una zona operativa limitata come succede per tempi disponibili e per la fissità del porto di stazionamento, mi sta proprio stretta.
E se le prime osservazioni fanno parte di me e sono opinabili, l'ultima credo sia proprio il limite oggettivo che state un po' tutti trascurando; anzi parlate di carrellabili senza confrontarle con le opportunità dei mezzi che carrellabili non sono: investimento, manutenzione, tempi di godibilità, aree di navigazione idem, etcetera. Tutte cose ovvie, certo...
Ma che però mi sembra trascuriate perché in molti (dei pochi che siamo qui) si muovono piano piano

verso i fattori che snaturano le barche carrellabili fino a farle somigliare a ciò che non vogliono/devono essere. Sto parlando di pesi, soprattutto, ma anche di volumi, complicazioni, futilità, costi, pericoli addirittura (si parla di sicurezza, di volumi stagni e poi si caricano quintali a bordo... se immerso, un maglione di lana galleggia, un litro d'acqua è neutro, un tablet affonda).
Insomma, e scusatemi per lo sfogo, mi sembra un po' troppo una corsa al 'vorrei, e voglio vedere se posso'.
E' un discorso un po' fine a se stesso, lo so, e non si applica certo a tutti, liberi di fare...
Ma per cortesia non 'mi' snaturate troppo il forum...
