Marinai di Terraferma

capito.

in genere comunque uso il microfiller powder

comunque non riesco a spiegare come ho fatto le teste. Ti mando una foto.

i due strati di comepnsato servivano ancher per questo: per formare un incastro

ecco il ragionamento. in questo modo credo non servano cordonature d'angolo. Naturalmente anche sui lati c'è "lo scalino" tra i due strati

ciao marg sicuramente il risultato finale è pressochè identico cioè hai ottenuto certamente qualcosa di molto robusto ti indico di seguito le differenze tra i 2 sistemi costruttivi :
innanzitutto per ottenere un blocco monolitico avrai dovuto incollare tra loro i doppi strati di cm altrimenti oltre a perdere molto in resistenza si lasciano spazi alle infiltrazioni ,tale incollaggio equivale in termini di consumo di resina e inerti a quello che avresti usato x cordonare il tempo necessario alle operazioni in oggetto è sicuramente molto più elevato nel tuo caso .
anche il fatto di aver usato il doppio del materiale necessario ha ovviamente un peso (sia nel senso di peso che in termini economici)
in ultimo un consiglio sui rinforzi :
Quando si mettono dei rinforzi di sez rettangolare conviene sempre orientare il lato più lungo della sezione nel senso dello sforzo x offrire la massima sezione resistente .
come già avevo accennato ho realizzato tutta l'opera morta in cm da 8 mm nervato con dei listelli rettangolari da 30x 20 mm incollati con silice colloidale e succesivamente cordonati con una miscela di microfiller powder (ovvero microsfere bianche e silice)
a titolo di esempio di seguito posto le foto della cordonatura strutturale a bassa densità che ho eseguito sui correnti (listelli3x2 cm)
DSC_1436 [640x480].JPG[/attachment]

certo che non ti va mai bene niente eh!

comunque ho afferrato il concetto.

con le cordonature ho ancora parecchia difficoltà. ora sto facendo le due vasche laterali del pozzetto e mi toccherà riprovare, ma mi vengono ancora un cesso. Quando tiro con la spatola rimane più resina sulla spatola che sul compensato

ancora un dettaglio: quando strappo il peel ply mi restano molti filetti di tessuto appicicati, che poi devo carteggiare. normale?

un'ultima cosa (ultima? magari )

quando incollo due pezzi, metto i morsetti per tenere le parti vicine, ma capita di dovere fare forza perché i pezzi, magari sono un po' deformati o curvati, per cui stringo i pezzi. comunque di norma serro i morsetti finché non vedo un po' di resina uscire. so che non bisogna pressare, ma un po' mi tocca. va bene?

utilizzi una miscela troppo "dura" o meglio troppo asciutta xchè hai messo troppi inerti , x le cordonature devi ottenere una densità tale che raccogliendo con la spatolina una bella dose la stessa rimanga appena appena in posizione sulla spatola in sostanza tixotropica ma non troppo ci penserà il peel ply a tenerla ben posizionata

si è normale ma come ti sarai accorto non ci vuole poi molto a levare quei pelucchi




certo che si .
DEVI far uscire un pò di resina ti consiglio quando lamini 2 pezzi di stendere la resina usando una spatola dentata con i dentini triangolari inquesto modo quando pressi leggermente la colla ha modo di distribuirsi in modo omogeneo vedrai che ottimizzerai sia il consumo che i risultati.

comunque se mi avanzi qualche cosina quando vengo a trovarti la facciamo insieme

ADESSO MI è CHIARO. in pratica l'impasto deve essere tendente al liquidoso e poi sistemi e tamponi con il peel ply.......sabato riprovo.





magari....e comunque tranquillo. lavoro ne ho fino a giugno

diciamo tendente alla densità di un gelato (quelli che con una spatola vengono messi sul cono x intenderci)
p.s
ricordati di bagnare prima con resina liquida

A questo punto sono io che non ho capito:
- si acquistano i due componenti, che hanno la loro specifica densità;
- si mescolano insieme secondo rapporti certi (peso, volume*), e ne hanno un'altra, ovviamente;
(e fin qui tutto bene)
- ma allora come si fa a regolare la densità? si può diluire con diluente? se sì, quale? se sì, che cosa si diluisce? il comp. A? o il B? o la miscela A+B se troppo densa per l'impiego?

* a suo tempo, in fotografia per gli sviluppi le indicazioni erano date per somma di volumi o di pesi (es. 3 + 10) e non in rapporto....
"33:100" equivale a "25+75", verooo?

OT, ma non poi tanto...:
Tutti 'sti dubbi provengono ex-post da un lavoro di ricostituzione di un gradino in marmo, molto sollecitato, che si era troncato di netto:

La miscela era troppo dura, l'ho data comunque a pennello sulle coste e a colatura sul letto di posa, ma avrei volentieri diluito un po' (no info dal produttore).
Il risultato è accettabile credo (ne sono certo quanto a solidità), ma il "mastice" un po' di spessore l'ha fatto e mantenuto...:

e - anche se la foto è prima dell'ultima levigatura e lucidatura, che hanno migliorato il risultato - non sono proprio soddisfatto...

Consigli?
Grazie...

di norma le resine epossidiche non accettano diluiyioni in quanto come già spiegato induriscono x catalisi (reayione chimica) e non x evaporayione (monoconponenti) in oltre NON SI INCOLLA MAI USANDO LA SOLA RESINA ma miscelando delle cariche inerti (aggiungendo più o meno polvere otterremo la densità richiesta ) che formeranno la parte vera e propria della giunyione questo vale x le lavorayioni sul legno x altri materiali tipo il marmo non saprei