Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 0:11 
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Iscritto il: 12/11/2011, 15:12
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la deriva del fun e' completamente esterna anche da " alzata " , si abbassa e si alza tramite vite senza fine , non ha nessun tipo di bloccaggio quindi se da completamente alzata anche sollevando la barca la deriva resta ferma TEORICAMENTE anche da abbassata , a barca capovolta , dovrebbe restare ferma ( prendetela per buona perche' di verifificare non se ne parla nemmeno :D )
sul fun puoi tenere il genoa , che ha circa la stessa metratura della randa , fino a 18 / 20 nodi , poi devi mettere il fiocchetto autovirante.
@Daino : non so com'e' la tua barca ma anche sul fun se mi dovessi trovare nella tua stessa situazione , vento forte che arriva , prodiere "" visibilmente preoccupata "" , avrei fatto le stesse cose che hai fatto tu .
Sono sicuramente il meno esperto qui ma , al di la' di far finta di avere tutto sotto controllo per non allarmare chi e' ancora meno esperto me , e cercare di controllare al meglio la barca fino a che non passa il grosso , non credo si possa altro .
sicuramente ,anche avendo tutte le vele possibili , non manderei mai il prodiere a cambiarla in quella situazione .

P.S. Che non sono un' esperto l' ho gia' detto , sono ben accetti i consigli , ma non massacratemi please :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 0:18 
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Iscritto il: 18/10/2011, 22:36
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Di quel tipo di deriva (mi pare) ne avevamo già parlato, perchè è la stessa che ha il First 21X, però pare che se completamente estesa, in caso di capovolgimento, rientra di botto come le altre....
Brokkio, non dico di provare ;) ma hai per caso avuto esperienza di "toccate" sul fondo? Che fa? Rientra o s'incaglia?


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 0:19 
secondo me il fiocco si deve cambiare
però è meglio farlo per tempo
se vedi che il vento gira strano o nubi basse o il barometro
io lo cambierei prima che mi arrivi la buriana
ps.già è più facile dirlo che farlo 8-)


Ultima modifica di N/A5 il 07/01/2015, 0:22, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 0:22 
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Iscritto il: 16/11/2009, 9:24
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NeXuS ha scritto:
Certo che in una scuffia a 180° anche per me la paura sarebbe il rientro repentino della deriva, non so se la struttura sia in grado di reggere i 100Kg che arrivano di botto

penso di si..

in fondo la superficie su cui batte la deriva e' relativamente grande...
e la parte che ha velocita' (impulso) e' solo quella finale.

Lo regge il salto di una persona da 80Kg la vetroresina del micropomo? SI, flettera' per il colpo, ma non si rompe.. e allora perche' dovrebbe scomporsi per 100Kg che oltretutto ruotano e non cadono dritti...

E' gia' successo allo stag ribaltatosi fuori sistiana... e non si e' spaccato nulla... (Ok, forse lo stag ha la deriva un po' piu' leggera)


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 0:26 
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Iscritto il: 18/10/2011, 22:36
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Che bellezza!!! Guru ha detto che non si rompe! Allora adesso mi posso rovesciare alla grande.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 9:51 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
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Sì Daino,
mi riferivo esattamente alla posizione esterna delle scotte che hai descritto. Ovviamente, come dice Paddy, cazzare oltre a un certo limite è del tutto inutile, ma non poter cazzare fino al punto giusto è certamente sbagliato.

Troppa randa: anche qui partivo da ciò che avevo capito del tuo post, cioè che la randa fosse troppa. Certamente ogni barca ha il suo equilibrio e magari la tua a 40 nodi può essere portata con una sola mano di terzaroli. Però, da quanto racconti e chissà perché, mi sono figurato una randa spanciata e mal regolata... :oops:

Ottima l'idea del cunningham.
Sicuramente scarrellare sottovento è cosa buona e giusta, oltre che più immediata che cazzare la drizza (in assenza di cunningham), e per di più c'è poco altro da fare: diventa importante il manico. Si orza quanto possibile sui buoni e si poggia di brutto sui rifiuti, sperando che i primi siano più dei secondi.

PS: l'inclusività di Paddy come amministratore è molto rilassante, non trovate?


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 11:54 
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Iscritto il: 12/11/2011, 15:12
Messaggi: 111
Località: soresina
NeXuS ha scritto:
Di quel tipo di deriva (mi pare) ne avevamo già parlato, perchè è la stessa che ha il First 21X, però pare che se completamente estesa, in caso di capovolgimento, rientra di botto come le altre....
Brokkio, non dico di provare ;) ma hai per caso avuto esperienza di "toccate" sul fondo? Che fa? Rientra o s'incaglia?

non ho mai toccato con con la deriva , sul lago e'un po difficile , x toccare devi proprio farlo volontariamente :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 07/01/2015, 23:05 
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Iscritto il: 26/08/2011, 18:33
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Continuo:
@tramp: paranco sulla drizza del fiocco? immagino intendi dopo che ho smontato e rivenduto il rollafiocco? Perchè, ricordi che sul mio rollafiocco la drizza non è cazzabile? Riguardo al vang, proprio prima di partire, ho riveduto e corretto il circuito del vang, ho provato a cazzarlo a ferro, sono sceso e mi sono messo a guardare l'albero di lato. A me sembrava molto spanciato in avanti e curvo all'indietro. A mio parere vang e paterazzo lavorano a sufficienza. Magari faccio foto...
uso dinamico della deriva: probabilmente ricordo male o non del tutto. Io faccio parecchio uso della deriva, in particolare di poppa, al lasco, a volte al traverso. Ma di bolina mai. Soprattutto in condizioni di vento molto forte, quando anche con le vele ridotte trovo che lo sbandamento sia eccessivo (poi magari lo è solo perchè la barca non corre a sufficienza...), Non è meglio forse avere la deriva più abbassata possibile?
strallo cavo: più tardi vado a studiare perchè non ho proprio idea di cosa sia...
sparatangone: di tirare su lo spi domenica non ci è passato neanche per l'anticamera del cervello, meglio rimandare...
NeXuS ha scritto:
... Allora perchè non lasci armato e pronto ANCHE il circuito dell'autovirante? metti un bel moschettone a sgancio rapido su ogni circuito, quando riduci cambi la scotta e vai con l'autovirante... avanzi il punto di scotta e puoi cazzare stretto... sbaglio?

Esatto, è proprio quello che intendo io. Una volta ridotto da non essere più sovrapposto, attacco al volo due scotte interne? Ovviamente nulla risolvo riguardo al genoa rollato, ma magari avanzo e stringo internamente il punto di scotta, così lavora "meno peggio".

Riguardo alla deriva. Per la precisione io non ho paura che la deriva rientri e spacchi qualcosa quando sono a 180. Quando sono a 180 e l'eqipaggio e tutto in acqua, la barca la do per persa, e penso solo alla mia vita e a quella dell'equipaggio. A me fa paura che oltre i 90, quel poco di capacità della barca di autoraddrizzarsi venga annullato da un movimento, più o meno violento della deriva. Una barca con bulbo, più si inclina e più aumenta la sua forza raddrizzante. Io adesso devo metabolizzare che la mia, invece, oltre i 45 gradi, inizia a perdere la sua capacità raddrizzante. Qusto mi mette i brividi.
@nexus: lungi da me voler dubitare di quello che affermi, ma sei sicuro di non essere stato in una situazione tipo tra due onde? Intendo dire, quando l'onda sottovento tocca la crocetta, magari la barca è ancora piuttosto lontana dai 90, e magari l'onda sopravento contribuisce ad avere comunque buona parte di timone e deriva immersi, può essere?

_________________
il drugo http://drugo.blog.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 08/01/2015, 0:13 
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Iscritto il: 16/11/2009, 9:24
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Località: (UD)
Daino ha scritto:
uso dinamico della deriva: probabilmente ricordo male o non del tutto. Io faccio parecchio uso della deriva, in particolare di poppa, al lasco, a volte al traverso. Ma di bolina mai. Soprattutto in condizioni di vento molto forte, quando anche con le vele ridotte trovo che lo sbandamento sia eccessivo (poi magari lo è solo perchè la barca non corre a sufficienza...), Non è meglio forse avere la deriva più abbassata possibile?


ricorda che senza deriva (e timone) la barca non sbanderebbe affatto... scarroccierebbe brutalmente sottovento .. .ma quasi piatta...
quindi riducendo deriva... riduci lo sbandamento... aumentando pero' molto lo scarroccio...
Nel micropomo in particolare, quando "riduci" la deriva, questa si sposta anche indietro (bascula indietro)... rendendo + poggera la barca.... quindi e' possibile cercare un compromesso per tentare di mantenere gli sforzi al timone "umani"...
Non e' semplice.

Ci ho provato un paio di volte con bora forte (senza onda...) ma bolinare e' veramente difficile...

Daino ha scritto:
sparatangone:

sto preparando qualcosa su questo aspetto....
non e' per domani, ma se funziona ve lo riporto.. senno'.. no. :mrgreen:

Daino ha scritto:
Esatto, è proprio quello che intendo io. Una volta ridotto da non essere più sovrapposto, attacco al volo due scotte interne? Ovviamente nulla risolvo riguardo al genoa rollato, ma magari avanzo e stringo internamente il punto di scotta, così lavora "meno peggio".


sta tutto nella forma che prende il genoa rollato...
se diventa un sacco... sei rovinato...

Daino ha scritto:
Riguardo alla deriva.
........ Io adesso devo metabolizzare che la mia, invece, oltre i 45 gradi, inizia a perdere la sua capacità raddrizzante.

bisognerebbe avere i dati dello scafo...
la curva di stabilita'....

[si puo' anche pensare di misurarla... facendo la prova di raddrizzamento come da stazza microclass e misurando il tiro sulla drizza in testa d'albero usata per inclinare la barca]


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 Oggetto del messaggio: Re: Sensazioni a 40 nodi
MessaggioInviato: 08/01/2015, 0:19 
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Iscritto il: 18/10/2011, 22:36
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Daino ha scritto:
@nexus: lungi da me voler dubitare di quello che affermi, ma sei sicuro di non essere stato in una situazione tipo tra due onde? Intendo dire, quando l'onda sottovento tocca la crocetta, magari la barca è ancora piuttosto lontana dai 90, e magari l'onda sopravento contribuisce ad avere comunque buona parte di timone e deriva immersi, può essere?

Sinceramente non ho dietro un goniometro quando succedono queste cose, ma quest'estate quando arrivò la raffica eravamo in calma piatta, quindi niente onde... Laura ed io siamo rimasti per un paio di secondi in piedi sulla parte verticale della panca del pozzetto ed ho visto perfettamente la deriva che usciva dall'acqua.... poi se erano 89° o 91° non so ;) Però non è stato divertente :roll:

P.S.
La barca si da per spacciata quando affonda!!! :evil:


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