gtfarm ha scritto:
grazie Paddy mi hai chiarito diverse cose. Se cambio batteria e la metto al centro sotto il pozzetto da 100 A cosa scelgo una Agm ?
Agm cosa vuol dire ?
Dentro c'è liquido o gel ?
Ha manutenzione con acqua distillata ?
Devo sostituire anche il piccolo trasformatore che ho da 12 volt 8 Ampere ?
Per caricare la mia misera e vecchia da 40 A al Pb e andare sul verde ci metteva tutta la notte con la presa in banchina.
La presa del A.P. in pozzetto è vicino ai vapori benzina all'interno del gavone. Avevo pensato di coprirla e sigillare i contatti a cielo aperto internamente con un paio di cm di silicone ?
Si può ?
Con tutte queste domande non ti faccio partire !
La batteria in basso è sempre meglio. 100 ampere vanno bene, controlla però bene le dimensioni perché sono grosse.
Ormai le batterie sono tutte senza manutenzione, nel senso che nella loro vita media non necessitano rabbocchi, quelle classiche però mantengono degli sfiati per eliminare i gas dovuti alla ricarica non possono quindi essere rovesciate.
AGM sono le batterie in cui l'elettrolita è inserito in una sorta di spugna che ne limita fortemente il movimento, il grande vantaggio è la limitatissima emissione di gas durante la ricarica, cosa che invece fanno le batterie convenzionali, e la reale assenza di manutenzione, ancora meglio sono le batterie al GEL dove l'elettrolita è una massa gelatinosa che quindi non può muoversi e men che meno rovesciarsi. Rispetto alle altre consentono un maggior numero di cicli di carica e scarica e sopprattutto sopportano di venir scaricate compleamente senza solfatazione.
Su una barca a vela sarebbe consigliabile avere una batteria convenzionale o AGM per l'avviamento del motore e una o più al GEL per i servizi, il problema, oltre al costo, è la differente di ricarica che richiedono, in particolare le batterie al GEL sono molto sensibili alle correnti di ricarica e richiedono apparati specifici.
Normalmente non ci sono problemi con il generatore del motore, ma i regolatori dei pannellis solari e i caricabatterie da rete 220V devono avere l'opzione per queste batterie, pena il rapido decadimento.
Per quanto riguarda la ricarica credo che sia la batteria ad essere andata, altrimenti c'è qualcosa che non va, se ricarichi 8 ampere per una notte, diciamo 10 ore, hai fornito alla batteria 80 ampere e lei ne può aver "persi" al massimo 40 teorici, in pratica 20/25.
I contatti della corrente anche se a 220V dovrebbero essere sempre ben isolati anche se è comunque remota la possibilità di arco voltaico. Il silicone li isolerebbe oltremodo con il rischio di surriscaldamento, ribadisco la necessità di un'aereazione ottimale dei gavoni dove presente il carburante come requisito di sicurezza primario.