La foto che hai postato può servire come riferimento.
La sartia alta (tirante) agisce sulla crocetta (puntone, orizzontale) con un angolo che la 'invita' a porsi sulla bisettrice dell'angolo, cioè a 'slittare' con l'estremità verso il basso. Il che sarebbe naturale, ma fa danni (perché la crocetta è l'elemento più debole e deve lavorare solo a compressione; e perché l'albero abbisogna di una spinta perpendicolare (orizzontale).
Secondo me non c'è dubbio:
- che la sartia debba essere vincolata alla crocetta (pena il rischio di scorrimento),
- e che qualunque mezzo che tenda a 'strozzarla' possa danneggiarla, con probabili risultati catastrofici.
Salvo che sulle piccole derive, dove il controllo visuale della sartia era estrememente semplice, sulle 'medie' (

le nostre...) ho sempre interposto tra sartia e crocetta un avvolgimento di nastro autoagglomerante, che protegge la sartia dagli attriti e contemporaneamente assicura contro lo scorrimento, sia che si usi una vite di pressione sia con un sistema a morsetto come in figura.