Tramp ha scritto:
Non dico una novità se richiamo il concetto di planata o,anche surfata...
Insomma ... lasciar perdere..?
Dici bene, nel tema dell'argomento non ci sta, si sta parlando di sicurezza e tranquillità. Quale l'intensità del vento poco importa, essendo soggettiva e in funzione del mezzo, ma, ribadisco è la potenza che dobbiamo regolare e non serve aumentarla quanto capire quale è il valore e dove applicarla così che ci consenta di mantenere il pieno controllo e al contempo conservare l'attrezzatura.
Due estati fa, 20/25 nodi (ecco cosa intendo per soggettivo) in poppa piena con un metro di onda. La prima ora la passiamo con fiocco deriva e motore a metà potenza, le onde sovente ci raggiungono il motore si sommerge e la spinta dell'elica tende a traversare, devo contrastare molto con il timone. Siamo in sicurezza, ma al solito il mio obiettivo è rimanere nel range "vacanza" non in quello sicurezza che è ben al di sopra. Prima di trovarmi in condizione da non poter più provare, spengo il motore e alzo questo e la deriva. Un altro mondo, la barca non si siede più nel cavo delle onde, non alambarda più, potrei (forse esagero

) togliere anche il timone.
Prima nexus si chiede cosa intende Limo per "togliere la randa" credo intenda: spostarla sganciando la scotta e agganciandola a murata così da tener il pozzetto libero. Personalmente non sono d'accordo, sulle barche piccole la superficie della vela sul boma è un valore percentuale considerevole, sulla mia quantificabile in 1,5 mq, 1/8 del fiocco! Meglio tenerla più possibile neutra. Non ultimo la scotta della randa ben tesa è un validissimo appiglio.