Forse ripetendo qualcuno dei concetti gia' espressi, secondo me il "guidatore" (mica veramente lo vorrete chiamare comandante o armatore eh

?) puo' essere autonomo ma vedo questa condizione piu' come un vantaggio di una piccola barchina pliuttosto che un vincolo.
In solitario, fino a certe metrature si riesce effettivamente a pensare di poter fare tutto da soli ormeggio compreso, con metrature maggiori e pesi conseguenti questo non e' possibile (tralasciando i casi in cui ci siano gli ormeggiatori dsponibili, ma allora non si e' piu' soli).
Come caso personale, ormai io sono solo anche quando sono in compagnia del mio equipaggio abituale, ma, con la certezza che, in caso di reale necessita' , c' e' mia figlia che ormai e' in grado di condurre la barca da sola ed e' piuttosto responsabile.
Se ho invece ospiti a bordo, in genere cerco un minimo di coinvolgerli ma piu' per loro che per me. Ma in questi casi si tratta di "giretti" senza le problematiche cui accennava Franco.
Infine, Fidi, non credo che tu possa gestire da solo la tua nuova barca, sicuramente non all'ormeggio (in navigazione invece credo di si).
Ti faccio un esempio: quando sono effettivamente da solo, al rientro, al momento dell'ormeggio, cerco di calibrare l'attracco al pintile in modo da arrivare con zero abbrivio e poi, sgattaiolando a prua e poppa secondo le necessita', di sistemarmi con le cime di ormeggio. Puo' capitare, soprattutto in presenza di vento, di non calibrare cosi' bene le manovre e allora, mi aiuto appoggiandomi al pontile o alle barche vicine (con delicatezza ovviamente).
2000 kg sono ancora gestibili in questo modo, quando invece diventano piu' del doppio non lo sono piu'. E' per questo che credo che una persona oltre al comandante (nel tuo caso puoi chiamarti cosi'

)sia necessaria (anche se non particolarmente esperta).
BV