Beh, alla fine ci sono andato, alla presentazione di Margutte, alias Luca DaDamos C'ero solo io, a parte lui stesso, come rappresentanza di Mdt, ma pazienza. C'era anche, subito dopo, la presentazione di un altro libro, scritto da tale Roberto Soldatini, un navigatore solitario-violoncellista di professione, presente alla Lega con il suo favoloso Stradivari. Il quale musicista, giustamente, ci ha anche concesso una suonatina.
Il pubblico in sala lo ha apprezzato e lo ha (relativamente!) premiato da un punto di vista commerciale, all'uscita, comprando un numero di copie del suo libro maggiore di quello di Luca. L'uomo si presentava certo meglio per quel tipo di pubblico, da Lega Navale. Luca, con il codino e le crocs, invece... Anche io l'ho comprato; cioè ho comprato una copia di ciascuno, naturalmente con dedica. Il libro del musicista lo sto leggendo adesso, e quello di Luca Da Damos lo avevo letto in bozze, già tempo fa. Quindi mi permetterete una recensione comparata.
Quello di Luca è più bello. Ma decisamente.
Luca scrive meglio. Non ci sono dubbi, il suo stile è più vivace, più presente, più soggettivo, più originale. Diverte, e fa vivere con lui le sue avventure, piene di sorprese, piene di autocritica, spesso anche eccessiva, ma sempre sincera. Si, quello che rimane del libro di Luca è la sincerità, lo stile lontano da ogni sia pur minima retorica o autocompiacimento o fishing for compliments cioè in parole italiane dal "tirarsela".
Se posso farglela io, una critica, sopprimerei invece nel suo libro le parti "didattiche" sulla barca carrellabile e sulle attrezzature, che sono fuori posto in quel contesto.
Invece l'altro libro è privo di originalità. Un noioso susseguirsi di baie e di porti, dove incontra sempre e solo gente meravigliosa, posti splendidi, pescatori greci di fanciullesca semplicità, solidarietà ed aiuto da tutti, e, incredibile dictu, anche ormeggi a basso costo, e questo in Italia poi! e nel Tirreno poi! Parte da solo, da Marsiglia, sembra che non abbia alcuna esperienza di mare, e arriva bel bello ad Istambul senza alcun problema. Lungo la rotta, soltanto luoghi dove trova sempre qualcuno che lo aiuta con le cime, che siano amici giunti apposta oppure semplici indigeni disponibili. Trova sempre ristorantini con ottimo pesce o specialità locali. Trova anche avventure amorose (e queste si che sarebbero interessanti, ma lui invece sorvola...).
O questo qui racconta balle; o è incredibilmente fortunato; oppure viene da Marte, ed è un extraterrestre in forma umana.
Ma tu tieni duro Luca. Scrivi ancòra; e prima, naviga ancòra. Sbagliando, come tutti noi, e combinando guai, come tutti noi, ma divertendoti e divertendoci.
Ultima modifica di n/a3 il 17/10/2014, 7:38, modificato 1 volta in totale.
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