Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 11:03 
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Iscritto il: 22/11/2009, 9:47
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ho seguito tutte le tue disavventure e i giorni di sole e mi sono sentito tante volte a bordo insieme a te.......accidenti non ci voleva. Adesso puoi riportarla a casa? Se fosse necessario il carrello del Cocò è libero. Si toglie l'invaso e resta il pianale, credo sufficientemente grande. Contattami se hai bisogno. 3291751731


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 11:14 
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Franco: ti ringrazio.
Wayra tornerà a casa appena in condizioni di galleggiare, perché può a mio avviso navigare a motore o perfino a vela se le condizioni meteo sono normali.
Il carrello potrebbe servire soltanto per portare derive e timoni in cantiere a Monfalcone, ma non credo che alla fine sia necessario, se le lego sopra la macchina.


Gianduia:
Deriva sporgente non in coperta ma dall'ovetto, come è sempre stato quando navigo in condizioni non impegnative, anche di bolina e fino a vento 10-12 nodi. Con vento più forte le abbasso fino a raso-ovetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 11:26 
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La cima dell'ancora. Spezzata circa dove esce da sotto il trampolino e passa sul rullo di gomma dove appoggia l'ancora a riposo.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 16:41 
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Sicuramente Prever o Fregoni hanno gli stampi della deriva e del timone. Se il danno riportato e' grave, prenderei in seria considerazione l'idea di rifarli nuovi. Avendo lo stampo, non dovrebbe trattarsi di una grossa spesa.
Per quanto riguarda il buco nello scafo, concordo con Gianduia: l'acqua non dovrebbe assolutamente essersi infiltrata tra core e pelli. Non sono un tecnico e quindi forse dirò una sciocchezza, ma io aspetterei a richiudere ed a tornare via mare. Penso che sia più opportuno aspettare che si asciughi tutto per bene.
Chiama comunque Luca Fregoni, che è molto competente e disponibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 18:51 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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Ti aspettavo, Marco.
Adesso la barca è là e devo portarla di qua. Diciamo entro 15 giorni.
Poi semmai a secco a Gorino potrò fare riaprire la pelle e aspettare che si asciughi.

Per le derive vorrei davvero pensarci: il carbonio costa, a me tutta questa performance non è che poi serva davvero.
Inoltre c'è il discorso a cui accennavo: cioè dare un profilo più ellittico al troncone, smussandone gli angoli, sigillare il vuoto interno con epossidica, e poi fare scendere di più le derive dentro la scassa. La parte da aggiungere sopra, meno soggetta a stress, potrebbe tranquillamente essere in sandwich legno-epoxy; me la fanno anche a Gorino.

Il timone potrei farlo fare o addirittura farlo io, avendo l'altro come modello; "shapare" del compensato marino e poi laminarlo, anche in vtr.

Poi, anzi prima, bisognerà parlare della linea di ancoraggio. Al momento a bordo, persa la prima ancora, e la catena, ho una delta da 10 Kg, e del tessile. Uno spezzone di catena me lo lascia margutte, per il ritorno. Ritorno nel quale conto di fare scalo su gavitelli e moli, niente ancoraggi.

Ma bisognerà riflettere davvero su come riattrezzare la linea: àncora (Fortress? e di quale peso?); catena da 8 almeno 20 metri. Per il tessile propenderei invece per una corda da roccia, dinamica, da 10,2-10,5 mm per 50 metri.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 19:02 
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Jocondor ha scritto:
Per il tessile propenderei invece per una corda da roccia, dinamica, da 10,2-10,5 mm per 50 metri.


Io ne avevo una da 10mm (a occhio) e si è strappata! Per carità, magari era un po' vecchiotta e malandata, ma c'era attaccato un micropomo e non era sull'ancoraggio, ma per l'ormeggio in porto!!!
Valuta bene :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 21:28 
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Località: Como
Accidenti, leggo solo ora e per quello che può servire sappi che ti sono moralmente vicino!
Vedrai che tutto si sistemerà x il meglio!


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 23/08/2014, 22:26 
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Iscritto il: 19/11/2009, 20:19
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Località: roma
Jocondor ha scritto:

Poi, anzi prima, bisognerà parlare della linea di ancoraggio. Al momento a bordo, persa la prima ancora, e la catena, ho una delta da 10 Kg, e del tessile. Uno spezzone di catena me lo lascia margutte, per il ritorno. Ritorno nel quale conto di fare scalo su gavitelli e moli, niente ancoraggi.

Ma bisognerà riflettere davvero su come riattrezzare la linea: àncora (Fortress? e di quale peso?); catena da 8 almeno 20 metri. Per il tessile propenderei invece per una corda da roccia, dinamica, da 10,2-10,5 mm per 50 metri.

Cerca anche di riflettere sulla dinamica dell'accaduto per capire se la cima ha ceduto per stress meccanico per tiro eccessivo oppure se si e' logorata impropriamente (es sfregando da qualche parte o facendo un angolo troppo stretto) perche' nel secondo caso non basterebbe solo un corretto dimensionamento o sovradimensionamento. Comunque , ci sara' tempo per ragionarci sopra.

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Ex: Aura (CNA - Brezza 22 ) http://lamiabarcabrezza22.myblog.it
Gli stolti corrono ove i saggi non osano nemmeno avventurarsi


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 24/08/2014, 6:47 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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NeXuS ha scritto:
Jocondor ha scritto:
Per il tessile propenderei invece per una corda da roccia, dinamica, da 10,2-10,5 mm per 50 metri.


Io ne avevo una da 10mm (a occhio) e si è strappata! Per carità, magari era un po' vecchiotta e malandata, ma c'era attaccato un micropomo e non era sull'ancoraggio, ma per l'ormeggio in porto!!!
Valuta bene :roll:


Appunto.
Uno spezzone, quindi corto.

Una corda da roccia, come di certo sai, nuova, deve reggere almeno 10 cadute libere di una massa, non ricordo se 80 o 100 Kg. con fattore di caduta pari a due, cioè che vola per due volte la lunghezza di corda.

Quindi se la lunghezza che lavora è 50 metri regge, non una ma dieci volte, un volo (come detto sopra) da +50 a -50 cioè 100 metri.

Non si strappa mai non ci sono casi di incidenti in alpinismo per rottura della corda salvo che tranciata da scariche di sassi.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 24/08/2014, 9:28 
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Ho capito cosa intendi fare con le deriva. Mi sembra fattibile. Il vuoto interno lo puoi riempire con la schiuma (poliuretanica?) come facevano sui Mattia.
Su un Formula 28 in epossidica, che avevo una decina di anni fa, una deriva era stata rifatta in compensato ed è andata sempre benissimo.
Dato che queste appendici sono soggette a rotture, non escluderei poi che chi ti ha venduto la barca, ne abbia stampate alcune in più: prova a chiedere.
Altra possibilità, ti affitti lo stampo e te la fai fare dal resinatore amico. Al limite te ne stampi anche una in più, di riserva. Ma quanto vuoi che costino di materiali?
Per l'ancoraggio, come giustamente dice Brontolo (che saluto), bisogna vedere dove si è rotta la cima. Aggiungerei di verificare se non si sia spezzata nella giunzione con la catena, che va sempre fatta con l'impiombatura e mai con la gassa perché il nodo riduce anche del 50% il carico di rottura teorico.
Per tornare, anche se conti su gavitelli e moli, una linea di ancoraggio seria, secondo me, la devi avere. La delta e' un'ottima ancora. Spezzone di catena, cima di 12/14mm con piomba su redancia e grillo per la giunzione.
Dell'ancoraggio ricorderai che ne avevamo parlato lo scorso anno. Il problema grosso, con un cat come il nostro, e' che se sei solo, con vento forte, non hai pressoché nessuna possibilità di salpare l'ancora. Brontolo propose l'ancoraggio di poppa, che avrebbe il vantaggio di avere a portata di mano timoni e motore. Mi sembra un'idea da approfondire.
Attualmente ho il verricello elettrico, che può essere una soluzione, ma tu già mi hai detto che non ne vuoi nemmeno sentir parlare.


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