Marinai di Terraferma

I gavitelli costano come lo scorso anno.
La frutta secondo me è più cara, la konoba forse no

Hoilà a tutti e soprattutto a Jo con cui abbiamo condiviso delle splendide giornate!
Rientrati ieri sera ad Ancona...mamma mia che stanchezza...!

Lasciata la stupenda baia di Stadival, siamo partiti in una classica bonaccia assoluta tipica della zona, almeno di mattina, ma non non è andata così tutto il giorno; arrivati a Zaglav (per il rifornimento di carburante per il ritorno) siamo stati "perseguitati" da un maestralone a tratti teso che ci ha costretto a prendere una mano di terzaroli e bobinare (in una serie infinita di virate e ore passate in falchetta schiacciare) dall'una alle sei di pomeriggio, quando siamo riusciti a raggiungere Bozava per i doc di uscita. Speravamo di poterci fare una doccia e mangiare un boccone ma tra capitaneria e polizia abbiamo avuto tempo solo per una doccia e di ordinare un piatto take away di ćevapčići. Partiti subito alla volta di Cala Pantera a Punte Bianche il maestrale, che nel frattempo non aveva smesso di soffiare, aveva alzato una discreta onda e ha reso la risalita una lotta e la nostra partenza, programmata per le tre del mattino, inquieta...
I bollettini consultati in due minuti con una connessione wi-fi a Bozzava erano contrastanti, così come quelli che la mia ragazza mi mandava via sms (una tragedia essere senza internet per una settimana senza potere consultare il meteo). Concordi sulla direzione del vento, non lo erano sull'intensità e l'onda; da una parte niente di preoccupante, dall'altra dagli 11 ai 20 nodi e mare mosso e localmente molto mosso... Nel frattempo siamo riuscir a prendere un gavitello che era appena calata la sera; il vento non cessava di soffiare impetuoso e il frastuono del mare che frangeva sugli scogli che proteggono la baia continuava a giungerci distintamente... Abbiamo di conseguenza spostato la sveglia alle quattro e mezza e siamo partiti alle cinque e trenta. Il mare, nel frattempo si è quietato come pure il vento, che da nord ha girato verso Nord-Ovest e lì è rimasto per tutta la giornata senza mai cambiare direzione...strano ma così. Ciò ci ha permesso di tenere una infinita bolina e, durante i rinforzi, a spegnere il motore e farci una decina di miglia solo a vela (spettacolare il passaggio a poche centinaia di metri dalla Calpurnia spinti solo dal vento); in ogni caso ci ha permesso di risparmiare il motore e, pur girando a poco più che il minimo, di ti tenere una buona media. Siamo atterrati ad Ancona alle 19:30 precise: quattordici ore di traversata.
Grazie ancora Jo per la compagnia e BV!

Bravo meteor!
I tuoi messaggi di inquietudine e dubbio, giuntimi in ritardo, non erano dunque così pregnanti e sarebbe interessante saper chi ci ha azzeccato, se lamma o dhmz.

Sono comunque contento di avere vostre notizie, e mi congratulo anche per l'ottimo, quasi strepitoso tempo impiegato.


Intanto oggi, imbarcata a Zara la figlia minore Claudia, arrivata in traghetto, abbiamo fatto rotta a sud fino alla volta di Kakan, e abbiamo preso un gavitello in vista dei temporalimprevisti per domattina presto.

A seguire rotta verso Prvic Luka, Sibenik, Primosten e poi Trogir.

Dhmz sicuramente no!
Buon vento per le miglia che passeranno sotto la chiglia di Wayra, pardon, le chiglie!
È un peccato che Beatrice quest'anno non abbia potuto raggiungermi, ma i tempi sarebbero stati troppo stretti e le cose da fare al nostro ritorno troppo pressanti che abbiamo deciso di non forzare... Sarà per la prossima volta...

Grandi ragazzi!
Vi leggo di continuo con molta invidia... spero di "provare" anch'io la Croazia quanto prima....

@Meteor, ma la sartia che aveva?

Aveva che le basse del Meteor dopo tre anni non ho ancora trovato il modo di tesarle senza mandare in contro-flessione l'albero e quindi sono appena puntate; ciò detto, quelle sottovento vanno in bando e a forza di dai e dai i bulloni che serrano gli arridatoi prima o poi si allentano, nastrati o meno... Stupidamente pensavo di aver risolto mettendo delle fascette da elettricista che univano gli arridatoi delle basse e delle alte passando per il foro del bicchierino. In realtà ci volevo mettere un tondino di plastica ma non l'ho trovato del diametro giusto e ho risolto nel modo predetto. Risalendo di bolina una delle fascette ha ceduto e l'arridatoio si è immediatamente svitato...
Per fortuna è ricaduto in barca e, sopratutto non è venuto giù l'albero...
Ecco come si pagano le leggerezze... E dire che di tempo alla messa a punto ne ho dedicato parecchio, ma quella cosa lì, rimandata e forse sottovalutata, si è palesata appena le condizioni sono divenute impegnative...

Cosa è la flemma.....

Ho dei colleghi che "lavorano" a quel ritmo....

Ti sono nel cuore, perchè anch'io ho "perso" una sartia ed è stato poco piacevole vederla penzoloni, ho fatto l'ammainata più veloce del west!

Detto ciò, cerchiamo delle soluzioni: di certo avrai provato il frenafiletti, ma di che tipo? Perchè io ricordo quando (20 anni or sono 20 ) correvo in macchina che ne esistevano di diversi tipi, in particolare c'era il "frena boccole e bronzine" della Loctite che era veramente super, una volta messo non si toglieva più, spesso dovevi scaldare il pezzo a fiamma per svitarlo Potrebbe essere un'idea.

Per il "tondino di plastica" devo vedere, probabilmente abbiamo la stessa misura di arridatoi (bullone di 8mm), devo controllare i fori, ma a occhio potresti (potremmo ) usare il filo dei decespugliatori.... in alternativa io ho un cavo di metallo plastificato che usiamo per fare le maniglie di apertura dei paracadute scuola, secondo me è della misura giusta, ora controllo e ti faccio sapere, se va bene te ne mando un po'.... quello non si dovrebbe rompere tanto facilmente

Insomma... le sartie devo stare al loro posto!

Grande Nexus!
Il problema dei blocca filetti è che poi...sono bloccati... "Purtroppo" vengo dal mondo delle regate, se così si può dire (senza esagerare, regate di basso profilo...) e la possibilità di regolare tensione e altro per me è un must...! Anche perché, come dicevo, la regolazione dell'albero del Meteor è un grattacapo anche per chi con la mitica barchino ci fa le regate sul serio. Ora non so se con gli alberi nuovi il problema sia stato risolto, ma so che per un certo periodo andava di moda limare il piede d'albero in avanti per poi portarlo dritto tensionando a modo alte e basse. senza contare che mediamente le sartie del Meteor vengono portate a tensioni davvero inusuali...
La soluzione del tondino "passante" è la più comoda, anche se, anche in questo caso un occhio bisogna sempre darlo... e lì ho peccato...
Per adesso ho risolto con del filo di acciaio, intrecciando e ritorcendo la chiusura nel foro del bicchierino, scotchando il tutto per bene, ma già ci devo mettere le mani perché la tensione data alle basse è eccessiva e devo cazzare a bestia lo stralletto per avere l'albero "dritto".
Argh...

@Jo: il video postato mi ricorda tale e quale una scena vista a Statival, con la differenza che sul barchino c'eravamo anche noi! Siamo stati a mettere le reti la sera e alle 5 di mattina (in realtà le 5 meno 5!) siamo andati a raccoglierle... non ti dico i peli fatti alle rocce della costa per posizionarle, il tutto in una surplace incredibile, mentre io ero piuttosto teso di non finire a scogli... Il giorno dopo abbiamo gustato abbondantemente il risultato il risultato ...!

Altra cosa: ragazzi, in Croazia non mangiano i ricci e ovunque ormeggiate, sotto le vostre chiglie ce ne sono una messe incredibile! Pur con i ristretti mezzi a disposizione, elemosinando un po' di spaghetti alla mogie di Ivo, un amico croato che passa l'estate a Statival (di cui ho già parlato), ci siamo fatti una pasta ai ricci che era la fine del mondo, pur sostituendo il vino bianco con della birra millesimata ...
Sotto di noi giacevano le prove della strage effettuata poco prima...ci abbiamo messo un'ora a pulire le pungenti bestiole...ma ne è valsa decisamente la pena: nessuno nella baia quella sera ha mangiato bene e di gusto come noi, ne sono sicuro!