Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 11/06/2014, 18:25 
non riesco proprio a farvi capire vediamo più semplice
non potete identificavi con uno stato il quale e parlo di
tutti gli stati ha fatto sempre strage dei suoi e degli altri
SERVI
prendiamo solo casa nostra come si può essere pure orgogliosi
di essere italiani il sangue e le lacrime fatte dallo stato italiano
riempirebbero un mare
io sono italiano ma non mi sento italiano :lol:
https://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0
e questa è acqua di rose


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 11/06/2014, 19:24 
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Credete pure alle Wikyverità
Io credo a chi le bombe pregava gli cascassero in testa purchè fosse finita !!!

P.S.: mio Nonno era Dannunziano e due miei Zii giacciono in cimiteri militari

Paso E Chiudo

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Diego
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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 11/06/2014, 19:52 
questa è verità non la storia che vi raccontano
la fonte è mio nonno cavaliere di vittorio veneto
tattica di guerra di cadorna
l'assalto avveniva a ondate l'uscita dalla trincea
avveniva tutti insieme in maniera che i morti fossero
in mucchio così che la seconda ondata poteva ripararsi
dietro i morti
naturalmente nessuno voleva uscire dalla trincea e qui
avveniva la decimazione sparavano al decimo indovinate
chi sparava
i CARRABINIERI la verità e dura e cruda
voi siete figli nipoti bisnipoti di quei ragazzi di 20 anni per lo stato siete niente


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 11/06/2014, 20:41 
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Mi raccomando ragazzi. Qui ci sono solo 2 regole. :ugeek:


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 12/06/2014, 7:22 
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Iscritto il: 22/11/2009, 9:47
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La prima…………………..non ha senso trasformare un periodo infausto come quello dell’inizio del 900 che comprende tutte e due le guerre in una animosità etnica o sociale…………è passato quasi di un secolo dai primi accadimenti…………..le guerre sono fenomeni sociali sconvolgenti di difficile comprensione, filosofi importanti come Husserl e Heidegger hanno dovuto sperimentarle di persona per accorgersi della loro nefandezza. Hanno dimostrato d’essere più miopi del popolano spaventato più analfabeta………… eppure adesso sono elencati tra i padri fondatori della filosofia moderna……….quindi rispetto per ogni morte come tale e rammarico per l’inutile macello che la produce……………
P.S. a volte con ansietà mi domando se quel giorno sulla piazza cinese, davanti a quel giovane che fermava i carri armati si fosse dissolto lo stato comunista cinese con tutte le sue contraddizioni ed ingiustizie………cosa sarebbe accaduto attorno, e nel mondo……………Saper di amare la libertà e la giustizia è un aspetto positivo della nostra personalità, ma non basta occorre guardarsi attorno, cercare di comprendere..… perché difronte a questi temi si resta soli………..e incapaci di trapiantare i propri sentimenti all’esterno…………


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 13/06/2014, 11:43 
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Iscritto il: 17/01/2011, 12:02
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Per chi crede solo a wikypedia :

tratto da :http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Dalmazia

Lo storico Matteo Bartoli nel suo libro "Le parlate italiane della Venezia Giulia e della Dalmazia" scrisse che:

Dopo la battaglia navale di Lissa del 1866, in Dalmazia come nel Trentino e nella Venezia Giulia tutto ciò che era italiano venne avversato dagli austriaci. Non potendo tedeschizzare quelle terre perché troppo lontane dall'Austria, venne favorita la cultura slava a danno di quella italiana. Nelle varie città dalmate a mano a mano l'amministrazione da italiana passava a croata. Nel 1861 gli 84 comuni dalmati erano amministrati da italiani. Nel 1875 risultava che 39 di essi avevano amministrazione croata, 19 italiana ed i restanti bilingue. I comuni con amministrazione italiana erano: Blatta, Brazza, Cittavecchia di Lesina, Clissa, Comisa, Lissa, Meleda, Mezzo, Milnà, Pago, Ragusa, Sabbioncello, Selve, Slarino, Spalato, Solta, Traù, Verbosa e Zara. Nel 1873 Sebenico passò all'amministrazione croata, così come nel 1882 Spalato, nel 1886 Traù, nel 1904 Arbe e nel 1910 Slarino che lasciava sola Zara.

Inoltre dal 1866 al 1914 - ad eccezione di Zara - vennero chiuse le scuole italiane e aperte quelle croate. Il tracollo della componente italiana in Dalmazia è dovuto soprattutto a questo fatto, non avendo più essi libertà di espressione culturale. La trasformazione delle scuole italiane in croate fu accompagnata da numerose proteste, persino nella remota Tenin in cui numerose famiglie chiedevano il mantenimento della lingua italiana. A Lissa una petizione fu portata addirittura all'imperatore. Fu così fondata negli anni novanta la Lega Nazionale, la cui sezione dalmata gestiva a proprie spese scuole private italiane. Esse erano presenti a: Cattaro, Ragusa, Curzola, Cittavecchia di Lesina, Spalato, Imoschi, Traù, Sebenico, Scardona, Tenin, Ceraria, Borgo Erizzo, Zara ed Arbe (oltre a Veglia, Cherso, Unie e Lussino).

Tutto questo avveniva in un clima di continue vessazioni da parte degli slavi che a mano a mano conquistavano il potere. Antonio Baiamonti fu podestà di Spalato prima che essa cadde nelle mani dell'amministrazione croata. Egli spese tutta la vita e le proprie sostanze per la sua città, sostanze che mai vennero rimborsate dagli austriaci nonostante le ripetute promesse. Morirà a 69 anni indebitato fino al collo. Diceva spesso: "A noi italiani di Dalmazia non resta che un solo diritto: quello di soffrire!".

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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 13/06/2014, 13:12 
gli italiani in dalmazia sono stati uccisi torturati umiliati e scacciati
nessuno lo può contestare
anche gli slavi hanno subito le stesse torture da parte degli italiani
e nessuno può contestare
vi dimenticate cosa abbiamo fatto in grecia,libia,etiopia?
anche gli ebrei e gli zingari e i russi?perfino i tedeschi finita la guerra
sono morti più di un milione nei campi di prigionia americani e alleati
non dimentichiamo le 20000 donne italiane del centro italia violentate
dai marocchini francesi
se vogliamo fare un elenco non credo basti un libro
forse noi povera gente dovremo perdonarci e odiare chi ci ha costretto
a fare queste mostruosità
ma fino che siamo legati a una identità nazionale non potremo mai trovare pace


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 13/06/2014, 15:57 
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Zembo ha scritto:

Antonio Baiamonti fu podestà di Spalato prima che essa cadde nelle mani dell'amministrazione croata.


podestà? hmmmmmm :cry: cadde? qui di italiano ci vedo ben poco

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Piccolo è meglio


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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 13/06/2014, 19:24 
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LA Citazione tratta da Wikypedia


« Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi. »
(Piero Montagnani, L'Unità - Organo del Partito Comunista Italiano, Edizione dell'Italia Settentrionale, Anno XXIII N. 284, Sabato 30 novembre 1946)

PS: Parlava di Profughi italiani in italia !!

PPS: Complimenti !!

Dimenticavo , Questa la fonte di WIkypedia :http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Venezia_Giulia_e_Dalmazia

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 Oggetto del messaggio: Re: 6 giugno di settanta anni fà
MessaggioInviato: 14/06/2014, 9:13 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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Insomma, prima gli austriaci, poi gli americani, e poi gli yugoslavi, uccidono e scacciano italiani (di lingua e cultura) residenti in territorio che i trattati hanno assegnato alla Yugoslavia e poi il fascismo-nazismo ha annesso alla Italia ed alla Germania.

E la colpa infine di chi è? ma dei "comunisti", è ovvio.

Non potendo prendersela con gli americani, che sono i nuovi padroni, e nemmeno con gli austriaci, che sono i vecchi, chi rimane? Rimane l'Unità.
Complimenti per l'equilibrio e la storicità.


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