Domandona: come chi frequenta i Meteor ben sa, il Genoa di questa barchettà è piuttosto voluminoso e tra una virata e l'altra incontra parecchi ostacoli, troppi! Nell'ordine: sartie, stralletto, candelieri, ri-sartie. In questo percorso ad ostacoli spesso e volentieri il punto di scotta si incastra ritardando ogni cosa e impedendo una bella virata pulita. In parte questo è dovuto al fatto che, da progetto, il Meteor temo non avesse una battagliola come adesso ma solo il pulpito di prua, ma posso sbagliare. Ora, la veleria Montefusco, che produce ottime vele per questo monotipo, era/è solita mettere a metà della base una brancarella a cui assicurare una cima che da prua, in virata, richiamasse il genoa, permettendogli di passare indenne lo stralletto e gonfiarsi sulle nuove mura. In equipaggio, questo problema si pone relativamente, ma in due o peggio da solo, questo percorso ad ostacoli che ad ogni virata deve compiere il genoa porta solo all'esaurimento nervoso. per ora risolvo con un richiamo dello stralletto all'albero prima di virare, ma si tratta di due manovre, lascare stralletto, calzare richiamo, virare, ricazzare stralletto; con questo sistema, invece, in virata si lasca la scotta e prima di cazzare sulle nuove mura si porta avanti la vela e la si lascia stendere dall'altra. Che ne dite? Mai usato questo sistema? Pensavo di realizzare questo circuito con un bozzello doppio a prua in modo da poter calzare questo "retriever" da tutte e due le parti...
Ultima modifica di Meteor il 18/05/2014, 22:46, modificato 1 volta in totale.
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