Marinai di Terraferma

Compiere gli anni a volte porta benefici, a me quest'anno, grazie a Moglie e Figlio ha portato due nuovi stopper da montare sul Macgregor.



Ora devo montarli, la coperta del Mac e composta da due strati, la parte esterna e quella interna del controstampo, tra le due c'è "ARIA". Pensavo di fare i fori in coperta Ø6 e poi da sotto fare un foro nel controstampo Ø 20? da dove inserire i dadi.

La mia domanda è se 4 buloni di 6 con dado e rondella sono sufficienti per lo sforzo.

Stessa cosa per i rinvi che dovro montare.

Non sono sufficienti...

Purtroppo "c'è aria" è un po' generico, ma lascia intendere che esista un sandwich o, in alternativa, un piccolo spazio tra coperta e pelle del controstampo interno. Se le due pelli si toccano puoi mettere un rinforzo solo sul cielo della tuga, altrimenti devi metterlo anche (o solo) in mezzo alle due pelli.

Il rinforzo può essere un pezzo di compensato da 8 o da 10, o una piastra in inox da almeno 2mm, meglio 3. Il problema è la dimensione, cioè la superficie del rinforzo. Dipende dalla robustezza della coperta, comunque per gli stopper non scenderei sotto il triplo della max distanza tra i bulloni, nelle due direzioni rispettivamente. Per i passacavi magari puoi fare un po' meno.

Però aspetta anche i pareri di qualcun altro...

Che belli, esteticamente di pregio.
Un lavoro da professionisti sarebbe di fare dei fori da 10, riempirli di epossidica e poi forare da 6.
Poi aiuta una contropiastra a seconda del carico.
Buon lavoro

Come hai ben capito, Architeuthis, tra coperta e controstampo, non c'è niente, e non si toccano, e secondo quello che ho capito, essendo la base dello stopper circa 9x6 dovrei fare una contropiastra di 27x18 circa.
di conseguenza dovrei fare una "finestra" nel cielo del controstampo di quella dimensione, ma non posso perchè sotto c'è il controstampo del bagno.
Pensi che una rondella di 20/30 non sia sufficiente?

Per quanto riguarda quello che dice Alberto, come faccio a colare la resina se non c'è un'anima?

Ragazzi trovatemi una soluzione più semplice, altrimenti li devo vendere subito....

Devi fare un foro più grande, 15/20 mm, solo nel primo strato e riempirlo di resina caricata con vetro. In quello farai poi il foro del diametro del bullone, o perfino della vite autofilettante. Sulla mia sono montati così, con 6 autofilettanti e non c'è ancora stato alcun problema.

Dadi e contropiastre secondo me hanno senso su barche ben o più grandi.

Forse non mi sono spiegato bene, se ho due pelli, coperta e controstampo, distandi 1 cm. tra loro senza niente in mezzo, non c'è che aria, come faccio a colare la resina?

La resina è liquida, ma l'impasto di resina e vetro, la resina caricata, non lo è.

Occio Lorenzo,
le dimensioni vanno prese dalla distanza tra i fori, non dalla superficie dello stopper.

Per quanto riguarda l'intercapedine, la devi riempire. O, come dice Paddy, con del materiale epossidico attraverso dei buchi, o con un pezzo di compensato infilato magari attraverso un taglio laterale sul cielino. Poi bulloni passanti dalla coperta all'interno del cielino.

Le sole rondelle potrebbero anche bastare, dipende in sostanza dallo spessore della coperta, ma hai comunque il problema di accedere all'intercapedine per tirare i dadi.

Sulle autofilettanti c'è un'intera scuola di amatori. In effetti con le cosiddette "tirafondi" ci bloccano di tutto, ma nel tuo caso occorre valutare gli spazi perché sono grossine e pure lunghette... Una normale autofilettante secondo me alla lunga spana la sede, ma non vorrei dare torto a Paddy . Mi limito a osservare che una drizza è costantemente in tensione e che tutto il tiro si scarica sullo stopper. In ogni caso dovresti creare il rinforzo, e a quel punto un bel dado con rondella mi dà più sicurezza. La tua barca non è proprio piccolina e con la zavorra piena è pure pesantuccia: le forze in gioco non sono trascurabili...

Arche ti darei ragione se si trattasse di una barca a vela, sulle quali ho sempre visto bulloni passanti, ma se è vero che gli stopper lavorano esclusivamente in trazione e che i cam clean montati normalmente hanno sempre l'autofilettante, nel suo caso probabilmente perfino senza il riempimento dell'intercapedine, con la resina aggiunta praticamente la stessa resistenza del bullone e, per lo meno su barche piccole, è una soluzione meno invasiva e più semplice da realizzare. Lo stopper nella foto di Lorenzo dovrà reggere presumibilmente 3 drizze di cui solo 2 in trazione durante la navigazione e solo una in trazione continua (quella del fiocco), carichi che su un 25 piedi con 20/25 mq di tela non supereranno i 200/250 kg complessivi.

Nel caso inoltre si voglia invece attraversare l'intero spessore con un bullone il riempimento deve per forza essere rigido altrimenti si schiaccerà. In ultimo, sempre perché il lavoro è il 99% a taglio, una rondella è più che sufficiente.

Sto tirando un sospiro di sollievo, prima cosa, sui due stopper ci andranno le seguenti manovre:

A dritta: Drizza randa, cima deriva e amantiglio
A sinistra: Lazy Jack, prima mano e eventuale Code0 o Gennaker (quando lo comprerò)

La drizza del fiocco, avendo l'avvolgifiocco non c'è.

Perciò lo sforzo che deve fare lo stopper in realtà è molto poco, poi, cosa che non vi ho detto, tutta la ferramenta in coperta, compreso Winch, strozzascotte e baby stay (?) sono montati con la rondella e un foro sul cielino per arrivare al dado.

Propendo per la rondella, grossa, ma grossa, ma grossa grossa..........