Jocondor ha scritto:
Ho letto adesso (quasi) tutta questa discussione, e finalmente ho capito di cosa si parla.
Mi vorrei limitare ad aggiungere che il fondo del mare è pieno di barche e navi dichiarate "inaffondabili".
E che invece sono affondate.
Cito fra queste il caso di un mio conoscente, M.M., che ha pubblicato anni fa su Bolina il racconto del suo naufragio ai Caraibi con un Catana 44, barca anzi catamarano dichiarato inaffondabile, ma che invece è affondato.
"Inaffondabili", per inciso, erano anche definite le supercorazzate Bismark e Yamato, ed entrambe giacciono sul fondo.
Dell'inaffondabilità dichiarata così categoricamente da Francesco, quindi, riguardo al Viko o Deltania o Phoenix, esattamente come di quella del Wayra, io non mi fido affatto.
La dichiarazione di inaffondabilità fatta dal progettista dovrebbe essere verificata: e da chi? Chi la certifica? Il Rina? Ma figuriamoci.
Abituiamoci a pensare che tutto ciò che galleggia può affondare.
Abituiamoci ad usare quindi molta prudenza, e molto buonsenso, cioè due prodotti personali certificati da noi stessi.
Smettiamola di delegare la nostra sicurezza a certificati, a patenti, a persone terze che non si conoscono.
Troviamo il modo di essere responsabili prima di tutto di noi stessi, e di chi condivide la nostra vita; a terra e in mare, nella vita e nel gioco.
No alle autorità terze che terze non sono mai.
Quoto in toto.
Quindi anarchia?