Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 10/01/2014, 16:05 
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Allora:
a casa l'abbiamo portata.
svuotarla abbiamo iniziato, ad osservarla anche.

Ancora non ho fatto delle foto ma al più presto ne farò a iosa.
Il primo pensiero che mi è sorto mentre toglievo tutte quelle cose che si accumulano
negli anni dentro una barca (il precedente proprietario non ha tolto nulla salvo le targhe....)
è stato di una barca piuttosto vecchia e molto molto rivisitata.
Guardando l'attacco del timone a poppa, gli interni in legno, le "finestrature" laterali ,la riverniciatura
della coperta ed il timone mi risultava difficile pensare che ci fosse ancora qualcosa di originale.
La mia paura più grossa era, anzi è che abbiano modificato l'armo in modo improprio durante la fase
di queste migliorie-peggiorative.
Così ho iniziato a cercare in tutti i vari post del sito ed in internet più foto possibili del micropomo
per cercare di capire se questo "microcoso" è un micropomo oppure un "microgolem" frutto di anni
di appassionati abbandoni.
Cerca che ti ricerca ho trovato una discussione di una che pare essere sorella della mia, quella di paolo_ra
https://plus.google.com/photos/11820273 ... 9884132513

Ora prima di iniziare a sommergervi di quesiti legati a cosa fare e cosa non fare mi piacerebbe sapere da i più
esperti micropomisti del forum che c....o di barca è la mia.
Cioè è un micropomo Cadei, è un micropomo serbo, è un microcoso del lago maggiore?

Purtoppo chi me l'ha venduta ha in numero del precedente proprietario ma il numero non è attivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 10/01/2014, 17:36 
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hai ragione, ne avevamo discusso qui:
viewtopic.php?f=21&t=4140

Visto che e' la seconda che capita in Italia, con tanto di marchio cadei [non credo che i serbi si fossero presi la briga di copiare anche gli adesivi, ne ero rimasto dubbioso anche prima]
comincio a pensare che F. Cadei avesse vari stampi per la coperta per soddisfare le esigenze degli armatori piu' vari...
chi voleva il gavone a poppa e chi no...
O forse semplicemente sono modifiche successive...

Fatto sta che lo eleggiamo a micropomo Cadei a tutti gli effetti. Chiedi pure... che impariamo tutti...


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 13/01/2014, 13:11 
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Iscritto il: 30/09/2013, 9:41
Messaggi: 27
Bè nella mia non ho nessun segno di riconoscimento, l'unica informazione è quella
che mi ha dato il precedente proprietario.
In verità ho anche le vele stazzate ma potrebbero tranquillamente essere state
acquistate usate.
Certo mi piacerebbe proprio sapere se è un micropomo cadei o no.
Dici che se telefono al cantiere me lo saprebbero dire?
Comunque sabato:
ho terminato di svuotare (compresa l'acqua in sentina) la barca.
ho rimosso tutti gli interni in legno fradici e muffiti
ho rimosso parte della ferramenta.
ho fatto foto e misurato l'albero.

L'albero è di 7 metri (poco di più in verità) senza attacco per il paterazzo,
è in due pezzi esattamente come la barca dell'altro post.

Ora la prima cosa che voglio capire è la correttezza di albero sartie e stralli (poppa e prua).
Dopo aver letto i tuoi post (guru) mi sono pensato di aggiungere il paterazzo e lasciar perdere
la randa più allunata.
Inoltre vorrei capire come fare un corretto attacco dell'agugliotto timone.
Tu come lo faresti?
La mia idea era quella di chiudere la poppa in modo simile a quella dell'altro post così da poter ricavare
anche un gavone per il serbatoio del fuoribordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 13/01/2014, 17:50 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
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Mi permetto perché avevo già idea di suggerirti qualcosa.
Davvero sembra che Cadei o chi per lui non abbia fatto altro che cambiare particolari, e non sempre irrilevanti.
Il mio micropomo aveva la poppa aperta coma la tua. Ma non ricordo se le sedute a murata fossero concave come sembra dalle tue foto o no.
Purtroppo non ho foto...

Insomma, lascia stare l'identità, tanto ormai il danno lo hai fatto :mrgreen: e comincia a fare una bella lista.

E proprio per cominciare prevederei la realizzazione di uno specchio di poppa decente, fatto di un piano unico magari in compensato ma rigorosamente certificato RINA (magari ne trovi uno spezzone).
Per una vita più lunga, guarnirei tutti i lati con una cornice in correnti o con sezioni ad U in massello.
[E lo so che Paddy mi dice che pesa, ed è vero, e il pomo soffre i pesi a poppa...]
Lo spessore che vedrei bene (senza calcoli) sarebbe di 25 mm circa (anche due 12 accoppiati) da applicare all'esterno dei due terminali opera morta.
All'interno applicherei due piastre sempre in compensato da 12 mm e collegherei il legno esterno con bulloni passanti.
Questi ultimi potrebbero 'portare' anche due golfari o due gallocce (che non sono mai abbastanza).
In alternativa, farei fare uno specchio in scatolare di VTR riempito di... (qui passo la mano a chi ne sa di più..).
Questo, solo per cominciare...
A proposito - e qui mi rivolgerei a tutti i proprietari di pomi ma non solo - le ferramenta del timone probabilmente sono indipendenti (in due pezzi sul timone e due sullo specchio.
Il che non depone bene sulla solidità e sulla praticità d'uso....
Allegato:
agugliotto 2 alpa 550.JPG
agugliotto 2 alpa 550.JPG [ 24.27 KiB | Osservato 5673 volte ]

Allegato:
agugliotto 3 alpa 550.JPG
agugliotto 3 alpa 550.JPG [ 11.98 KiB | Osservato 5673 volte ]

Secondo me, quello riportato sopra è il sistema migliore, perché non ti obbliga a fare il 'tiro a segno' con due femminelle:
- qui, la bassa è aperta anteriormente, va innestata sulla parte mediana, più sottile, dell'agugliotto (sotto la piastra alta di fissaggio a specchio), e fatta scendere dove l'agugliotto si ringrossa;
- prima che la femminella bassa tocchi la piastra inf. dell'agugliotto, si innesta la femminella superiore.
Qui sotto schemi non in scala
Allegato:
sistema attacco timone.JPG
sistema attacco timone.JPG [ 25.44 KiB | Osservato 5673 volte ]

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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 15/01/2014, 0:13 
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Iscritto il: 30/09/2013, 9:41
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E se facessi un gavone per chiudere la poppa?
Se ma in vtr così rimarrebbe più leggera la poppa.
In questo modo ricaverei lo spazio per il serbatoio del fuoribordo
ed i parabordi.
Qui ho pubblicato un po' di foto che ho fatto sabato
https://picasaweb.google.com/1111750146 ... /Micropomo

P.s. Padre aveva ragione l'attrezzatura ė vecchia ma in buono stato e si può tranquillamente tenere, la coperta però oltre ad essere stata verniciata a mano e non in tutti i punti ė delaminata a prua subito dopo il gavone dell'ancora, mi piacerebbe sistemarla.


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 15/01/2014, 23:47 
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Ho solo queste foto, non so se possono essere utili.
Certo che mettersi a costruire il gavone di poppa, tanto valeva aspettare e prenderne uno già con il gavone. D'altro canto se pensi di sapertelo fare da solo, il risparmio nell'acquisto, anche al netto delle spese per la modifica, c'è stato...


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 16/01/2014, 12:29 
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Iscritto il: 30/09/2013, 9:41
Messaggi: 27
Grazie per le foto.
Potresti dirmi come hai rimosso la vernice sotto coperta?
Io pensavo adottare il suggerimento che ti diede Tramp su un tuo post durante il restauro.
Usare trapano e spazzola con fili di plastica.
Hai ragione, l'idea del gavone è un po folle e forse avrei potuto aspettare di trovarne uno
che lo aveva già. Ammetto che ve lo invidio quel gavone ;)
Non è stato tanto il prezzo basso che mi ha convinto quanto la paura di perdere il posto
barca e la convinzione che comunque qualsiasi barca avessi preso avrei dovuto metterci le mani.
Poi ti dirò che la poppa aperta a me piace il problema è che questo modello non ha un gavone per il
serbatoio della benzina e sono costretto a ricavarlo in qualche modo.
Per cui ho iniziato a fare varie ipotesi:
- ricavarne uno come il first 21.7s con passauomo stagno nel pozzetto
- aprire le sedute laterali come la barca di paolo_ra
- creare un gavone in compensato o vtr chiudendo la poppa


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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 16/01/2014, 17:45 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
Messaggi: 4602
Località: un romano tornato al mare!
massimiliano_re ha scritto:
...ho iniziato a fare varie ipotesi:
- ricavarne uno come il first 21.7s con passauomo stagno nel pozzetto
- aprire le sedute laterali come la barca di paolo_ra
- creare un gavone in compensato o vtr chiudendo la poppa

La prima mi sembra (potrebbe essere) impegnativa, ma con voglia e fantasia...
Le altre due non si escludono tra loro, anzi..
Ricorda soltanto di lasciare spazio di uscita in basso dello specchio per l'acqua imbarcata con onde, docce, gavettoni, lavaggi.
Terrei comunque il carburante su un lato; il micro mal sopporta il peso a poppa.
Per la poppa: materiali leggeri (pinne maschere sassole bugliolo/i, cime di rispetto, etc.) possono stare in un serbatoio rigido da fissare sui laterali e su uno specchio di poppa da fare comunque, dotato di un ampio portello di ispezione... Una ricerca sulla rete?
Per i laterali, causa la difficoltà di realizzare l'esaurimento dell'acqua esterna dalle facce superiori, praticherei aperture sui lati verticali, inserendo contenitori in vetroresina anche non finiti con gelcoat, e sempre da chiudere con portelli.
Pagando naturalmente con la necessità di irrigidire l'alto dei vani e con qualche difficoltà di accesso e visione...
Ma son lavoroni.

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 Oggetto del messaggio: Re: è una quesitone di identità
MessaggioInviato: 16/01/2014, 18:32 
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se il problema e' riporre il serbatoio della benzina, sinceramente non starei a fare lavoroni...
Fisserei con Silka292 dei blocchetti di plastica/legno direttamente sulla parte poppiera della coperta, come dime/fissaggi per il serbatoio. Cosi' il serbatoio non va in giro per la barca e pazienza anche se prende la pioggia....
Quando vorrai sfruttare la poppa aperta, potrai semplicemente spostarlo...

Piuttosto cercherei di mettere l'agugliotto singolo che si e' visto prima... per una questione anche di solidita' del supporto timone.
Anche se non e' poco lavoro (devi modificare anche le femminelle sul supporto del timone).
Lascerei anche la traversa in legno (magari risistemata).


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MessaggioInviato: 16/01/2014, 19:24 
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Località: Cuneo
massimiliano_re ha scritto:
Potresti dirmi come hai rimosso la vernice sotto coperta?
Io pensavo adottare il suggerimento che ti diede Tramp su un tuo post durante il restauro.
Usare trapano e spazzola con fili di plastica.

Confermo, il consiglio del Tramp fu azzeccatissimo. L'ho portata completamente a nudo smontando tutto, mobili compresi. E poi in tre sere l'ho ripulita con trapano e spazzoline di fili di plastica. Occhio all'inizio a trovare i tempi e la pressione giusta con il trapano, rischi non di bucare ma comunque di togliere troppo, basta ripulire bene senza arrivare necessariamente al colore uniforme della vetroresina. E' soprattutto negli spigoli che si rischia di più, un leggero odore di bruciato ti sta avvisando che hai decisamente esagerato. Poi se non ricordo male ho lavato tutte le pareti con un velo di diluente nitro che era la base del fondo bicomponente col quale avrei successivamente iniziato a verniciare.


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