A sentimento, ha ragione Paddy; primo ci sono gli attriti, e non sono poca cosa, secondo devi conteggiare l'elasticità della cima. Prima di metterla in tiro per davvero, devi alare metri di cima. Devi considerare infatti che ogni giro di paranco dimezza il peso ma raddoppia la lunghezza del tratto di corda da tirare per ogni cm di spostamento della barca.
Una soluzione parziale (e costosa) è di usare fettuccia di nylon tipo le braghe delle gru o una cima in kevlar; sconsiglio un cavo di acciaio sottile tipo carrello stradale, perché se va nella sabbia si sporca e si sega e poi si ossida rapidamente.
L'elasticità, dicevo: tu tiri, e la cima si allunga e la barca intanto neanche si muove; prima o poi, certo, arriverai a muoverla ma la cosa è accettabile se c'è calma di vento e di corrente, sennò la barca intanto si sposta di lato ed il tiro non è più come volevi tu.
In conclusione ci vuole un paranco da 500 kg e soprattutto qualcosa sotto gli scafi.
Se io fossi al circolo dove sei tu, metterei in opera, fisso, un argano ad asse verticale, ad aspi, con cavo di acciaio grosso (se ne vedono ancora in Croazia e forse anche in Veneto, agli squeri); una serie di assi di legno a terra a fare la strada, e due ruote di alaggio sotto ogni scafo. Quelle da catamarani e da sabbia costano parecchio ma funzionano.
Vedi:
http://www.nauticexpo.it/prod/hobie-cat ... 08684.html