Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 03/11/2013, 11:03 
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Iscritto il: 14/03/2011, 18:56
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secondo me dovresti per prima cosa cercare di far tornare in posiyione il tutto spingendo dall interno usando magari un piccolo martinetto (con molta cautela) e battendo dall esterno con un martello di gomma .
dopo aver ripristinato la situayione dovrai necessariamente rinforyare la yona che ha ceduto preferibilmente dall interno magari incollando del compensato marino


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 03/11/2013, 15:02 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
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:shock:
Non conosco i Viko, ma ho una curiosità che mi potresti chiarire: quando riferisci di aver aggiunto del poliuretano, l'hai aggiunto in quella zona della criccatura ? Dietro la criccatura c'è un gavone vuoto e ispezionabile ? Come si presenta ?
Ho un vago ricordo di aver usato del poliuretano anni fa e ricordo che si espandeva anche a distanza di tempo e spinge parecchio.
Poi magari non centra nulla ..... in ogni caso il cantiere o l'importatore sono da consultare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 04/11/2013, 16:10 
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Iscritto il: 17/01/2011, 12:02
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Punto primo : hai già fatto interventi su quella barca ? Te lo chiedo poiché ho notato degli inconfondibili segni di di taglio con flessibile alla base della cassa della deriva (che ho segnato in nero) lo provano i segni nelle intersezioni (cerchiati in rosso) . Allora ti chiedo : che cosa è successo prima di oggi ??
Per quanto si vede nelle foto sembra quasi che la barca sia restata con la deriva abbassata ed abbia scaricato tutto il suo peso con un colpo violento su di essa , un ipotesi potrebbe essere che sotto non hai molto di fondale e che la barca per un onda sia salita e sprofondata di colpo fino a piantare sul fondo la deriva e scaricarci sopra tutto il peso della barca) allora la domanda che mi viene : prima di pensare di intervenire all'interno ? hai provato a tirarla fuori dall'acqua e guardare sotto ??


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Diego
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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 04/11/2013, 20:38 
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Iscritto il: 01/11/2010, 9:26
Messaggi: 21
Zembo ha scritto:
Punto primo : hai già fatto interventi su quella barca ? Te lo chiedo poiché ho notato degli inconfondibili segni di di taglio con flessibile alla base della cassa della deriva (che ho segnato in nero) lo provano i segni nelle intersezioni (cerchiati in rosso) . Allora ti chiedo : che cosa è successo prima di oggi ??
Per quanto si vede nelle foto sembra quasi che la barca sia restata con la deriva abbassata ed abbia scaricato tutto il suo peso con un colpo violento su di essa , un ipotesi potrebbe essere che sotto non hai molto di fondale e che la barca per un onda sia salita e sprofondata di colpo fino a piantare sul fondo la deriva e scaricarci sopra tutto il peso della barca) allora la domanda che mi viene : prima di pensare di intervenire all'interno ? hai provato a tirarla fuori dall'acqua e guardare sotto ??

No, non ho fatto interventi in qwuella zona,se non quello di cercare di sigillare la crepa,come si puo vedere,senza successo,premetto però che ho acquistato la barca usata.
La barca non è mai stata ormeggiata con la deriva abbassata,e comunque durante l'estate la tengo alla boa in un fondale di oltre 3 o 4 mt. Ora è in porto (trainata lì dal personale del porto)ed anche li il fondale è sifficentemente profondo.
Non ho ancora provato a tirarla in secca,ma avevo già
gtfarm ha scritto:
:shock:
Non conosco i Viko, ma ho una curiosità che mi potresti chiarire: quando riferisci di aver aggiunto del poliuretano, l'hai aggiunto in quella zona della criccatura ? Dietro la criccatura c'è un gavone vuoto e ispezionabile ? Come si presenta ?
Ho un vago ricordo di aver usato del poliuretano anni fa e ricordo che si espandeva anche a distanza di tempo e spinge parecchio.
Poi magari non centra nulla ..... in ogni caso il cantiere o l'importatore sono da consultare.
preventivato di farlo
Dietro la criccatura c'è uno spazio che è gia pieno di poliuretano, io ne ho aggiunto dove ne mancava un pò.


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 06/11/2013, 14:26 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
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Vai al terzultimo paragrafo di questo articolo .... mi auguro non sia il tuo caso.

http://www.nautica.it/info/tecnica/inaffondabile.htm

Credo sia importante capire fino in fondo la causa di questo tuo danno che mi sembra notevole e rischioso per chi con quella barca ci naviga. Non è solo un danno estetico

Sinceramente, questi viko oltre che belli , capienti ed economici , li considerate ancora affidabili ? :oops:
Benedetta la vtr di 30 anni fa ....

Ora mi cacciate e mi linciate


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 06/11/2013, 14:57 
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Iscritto il: 17/11/2009, 19:23
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Ho letto l'articolo ... di NAUTICA ON LINE
ma noon ho capito cosa c'enta il VIKO
Non me ne intendo di barche :( , ma mi viene da chiedermi :?
quanti VIKO 20 sono stati prodotti e quanti di questi sono affondati ? ;)

gtfarm ha scritto:
Sinceramente, questi viko oltre che belli , capienti ed economici , li considerate ancora affidabili ? :oops:
....


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 06/11/2013, 17:50 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
Messaggi: 535
l'articolo di nauticaonline l'ho postato non specificatamente per il viko ma perchè come dicevo verso la fine dell'articolo si riferisce di dare attenzione per possibili deformazioni dello scafo dopo iniezioni di schiuma poliuretanica, mi pare di capire che siano state fatte.
Le considerazioni personali sul viko mi sono venute spontanee dopo aver visto le foto pubblicate sopra di una barca che si sta aprendo. Se non è così, meglio per gianca


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 06/11/2013, 19:03 
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gtfarm ha scritto:
Vai al terzultimo paragrafo di questo articolo .... mi auguro non sia il tuo caso.

http://www.nautica.it/info/tecnica/inaffondabile.htm

Credo sia importante capire fino in fondo la causa di questo tuo danno che mi sembra notevole e rischioso per chi con quella barca ci naviga. Non è solo un danno estetico

Sinceramente, questi viko oltre che belli , capienti ed economici , li considerate ancora affidabili ? :oops:
Benedetta la vtr di 30 anni fa ....

Ora mi cacciate e mi linciate


L'articolo parla di deformazione durante l'iniezione non dopo, il problema qui potrebbe essere dovuto alla mancanza di poliuretano in quella zona. Con ciò non mi sento di pronunciare assoluti, al massimo ipotesi, se fosse qui la farei vedere a persone competenti.

Che io sappia di Viko 20 in 10 anni ne hanno costruiti un migliaio e so di uno solo affondato. Sinceramente ho avuto 4 barche e solo questa mi ha reso ciò per cui ho pagato senza problemi, soprattutto nascosti. È sempre stata schietta e sincera.

30 anni fa non si sapevano molte cose sulla vetroresina praticamente il 100% delle stratificazioni aveva problemi di catalizzazione con conseguente osmosi, la balsa delle coperte è quasi sempre fradicia, i cavi elettrici ossidati con notevoli dispersioni, i legno interni di bassa qualità rispetto agli stratificati moderni. Non ultimo le barche moderne rispondono alle necessità moderne e hanno misure adatte ed ergonomiche.
Ma con ciò non mi permetto di denigrare i bellissimi scafi del passato, così come ho posseduto un maggiolone mi piacerebbe avere una classica, magari con seconda o terza barca


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 07/11/2013, 8:29 
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Vorrei tanto che anzichè alzare scudi sulla bontà di questa o un altra barca si cercasse di capire fino in fondo come spiegare e risolvere i problemi che via via si evidenziano senza tacerli o ignorarli o al più minimizzarli.
Questo che si è evidenziato adesso mi sembra notevole e cercare di capirne le origini penso sia importante per chi con quella barca ci vuole navigare con tranquillità.
Mi farebbe piacere che altre firme importanti di questo forum si esprimessero: Tramp Architettus ..... fatevi sentire.
Altrimenti questo forum a cosa serve ? Solo a celebrare doti e qualità di questa o quell'altra barca ?
Ho solo notato che ultimamente ho letto diversi post che ora non ho tempo di cercare che facevano intuire una debolezza di questo stratificato. Questo è denigrare? Se non è così dite pure la vostra opinione. Ma vi sembra normale che un sandwich sia zuppo di acqua? Spero non sia così.
Quando anche nella mia anziana ho verificato questo problema, pur non essendo viko, sono intervenuto subito cercando competenze e rimediando. Ma la mia ha 30 anni mentre queste sono nuove


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 Oggetto del messaggio: Re: Danno nel controstampo interno
MessaggioInviato: 07/11/2013, 8:43 
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Iscritto il: 04/11/2009, 16:08
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Credo che il silenzio sia dovuto ad incomprensione. Si parte da un presupposto di ignoranza: lo stesso evento scatenante è misconosciuto.

Prima di procedere con qualsiasi ipotesi e soluzione bisogna indagare e per farlo è purtroppo necessario aprire, per altro anche la riparazione necessiterà quasi sicuramente di un taglio della zona, non essendo lamiera lo stratificato in quel punto è per forza di cose spezzato. "Resinature" con gelcoat-filler lasciano il tempo che trovano, qualsiasi crepa per essere resa nuovamente coesa con il laminato richiede interventi di asportazione del rivestinento (gelcoat) e ripristino con trati di vetro incrociato e resina.

Quindi, salvo verificare le cause, bisognerà comunque mettere in preventivo le seguenti operazioni:
- barca in secco, con taccatura di precisione e in molti punti per consentire la successiva lavorazione anche in aree strutturali
- disarmo totale per limitare pesi e tensioni strutturali, le stesse sartie durante un intervento invasivo potrebbero provocare cedimenti
- ispezione preventiva esterna della cassa di deriva, eventualmente anche con mezzi ottici più precisi, per fugare l'ipotesi di un cedimento
- rimozione dei rivestimenti nelle aree che potrebbero essere state oggetto di cedimento
- apertura e svuotamento della cassa di zavorra attraverso i passaggi già esistenti per un'ispezione iniziale
- eventuale apertura di punti di ispezione nelle zone interessate se non raggiungibili dal foro principale
- asportazione del gelcoat, mediante discatura, in tutte le aree danneggiate
- verifica dello stato dello stratificato controllo di eventuali delaminazioni esterne ed interne
- taglio, molto probabile, dell'area interessata
- inserimento di rinforzi ove se ne evidenzi la necessità
- ripristino delle zone danneggiate rialzandole o ricostruendole dopo la verifica
- chiusura delle zone asportate


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