Francescolenzi ha scritto:
Io ho il gambo lungo e
lo posiziono più in basso possibile. L'ultima volta che sono uscito al lago c'erano onde alte e strette, il peggio che si possa avere e
il motore mi usciva e rientrava in continuazione con il rischio che si fermasse. La situazione era molto pericolosa perché il vento superava di sicuro i 15 nodi. Ho avuto paura!

Ho fatto dietrofront con qualche difficoltà quando ho invertito la rotta. In quella situazione penso che bisognerebbe
alzare le vele in tutta fretta ma bisogna essere molto preparati, randa terzarolata ed equipaggio pronto, inclusi giubbotti e tutto il resto. Noi invece eravamo partiti per la "passeggiatina" pomeridiana ma mi aveva indotto in errore l'equipaggio di un meteor che usciva che mi avevan detto che c'erano al massimo 10 nodi ..... e
le onde dal porto si vedono poco. Prima di partire, avendo espresso qualche perplessità, qualcuno mi ha sfottuto ed è partito ..... l'ho visto rientare poco dopo di me!

...
Quanti spunti mi dai Francesco. Uso le tue parole per pensare e far pensare:
lo posiziono più in basso possibile Io credo che un eccessivo affondamento del gambo influisca sul rendimento termico del motore (potenza e raffreddamento), per cui bisogna andarci piano, ad affondare.
il motore mi usciva e rientrava in continuazione con il rischio che si fermasse Vedi sopra. Ma anche: siamo sempre sicuri che tirare dritto verso casa sia la soluzione più furba? Mai pensato di bordeggiare a motore? E' più lunga e scomoda, ma in acqua siamo noi, la barca, le vele, il motore; e tutti abbiamo le rispettive esigenze, chi più chi meno.
alzare le vele in tutta fretta bisogna prendere terzaroli prima che serva; male che vada, avremo fatto allenamento. Ma ancora: se già uscendo si teme un rinforzo, o una possibile sottovalutazione del vento, meglio partire con una mano da terra; e già che ci siamo, comodi, prenderne addirittura due; salvo poi toglierne se è il caso.
le onde dal porto si vedono poco. Quanti palloni e materassini persi in acqua col vento da terra, che sembra sempre meno di quello che è, e rinforza via via che si è più al largo...
La storia è sempre la stessa: dobbiamo essere noi a portare la barca e non viceversa. Vale sempre: è ballerina, non ha stabilità di rotta? o cambi barca o stai alla scotta e regoli, regoli...; altri casi, mille..: sei tu che devi governare prima, mai rimediare "poi". Più sei "bravo", più lo sei perché "non ci sei cascato"; se sarai scampato ad un pericolo, con cent'anni di vela sotto il sedere, lo avrai fatto al 50% perché sei bravo, al 50% perché avrai avuto c**o.
Ma sempre sul motore: aspetto/chiedo interventi di chi ne sa (brontolo?)