margutte ha scritto:
2 volte, la virata è andata buca, per cui fiocco a collo, timone scontrato, finché la barca non fa retromarcia e vira .....al contrario. Però perdendo una montagna di acqua. non mki è mai più successo, però in quel frangente, cappellare la virata, mi ha preoccupato.
dove ho sbagliato?
A parte che ti faccio i miei complimenti per la locuzione corretta "a collo"...
Hai forse solo sbagliato a scrivere (seconda sottolineatura). Devi scontrare il timone solo quando sei fermo e sei sicuro che la barca andrà indietro, assolutamente non prima; è spesso una questione di decimi di secondo, soprattutto con mare formato.
Nel dettaglio, se la barca stenta a virare, io mi comporto così:
- orzando per virare, lasco il fiocco solo quando è vuoto di vento;
- lo ricazzo sulla stessa scotta solo quando sono sicuro che prenderà l'aria "a collo";
- dopodiché occhio all'acqua: se è ferma, o "va avanti", si scontra il timone, altrimenti si aspetta (ev. fiocco a collo, come detto sopra) senza nemmeno stracazzare la randa;
- a quel punto o la barca vira o si ferma/va indietro; è lì che già sai cosa fare:
- se scontrare timone per indietreggiare... (venga, dotto', venga...)
- o poggiare (poco) e lascare randa (poco) per lasciare che il fiocco e il timone ti portino su un angolo che ti consenta di accelerare di nuovo.
E lì si mura il fiocco sulla scotta giusta e subito
dopo si cazza randa.