Architeuthis ha scritto:
PS: con poca spesa fatti aggiungere la terza mano di terzaroli...
Mi riallaccio a questa affermazione, soprattutto per il rispetto che ho dell'esperienza.
Tempo fa ho fatto fare la seconda mano alla randa del Viko, non per andare a vela con 30 nodi, ci mancherebbe a quel punto sono già al mojito, ma per bilanciare la tendenza poggiera con venti ben più leggeri.
Il risultato è stato mediocre. Con 15 nodi navigo con una mano alla randa e fiocco mantenendo prua discreta e velocità buona, a 20 con il solo fiocco stringo 50° a buona velocità mentre aggiungendo la randa con 2 mani stringo molto di più, ma la VMG è scandalosa al punto che oltre quell'intensità mi trovo bene solo "aggiungendo" un po' di motore.
Veniamo alla domanda, al ragionamento da condividere.
Quali caratteristiche deve avere la barca per giustificare una seconda o, perfino, una terza mano?
Io sono giunto alla conclusione, semplicistica, che la quantità di tela a riva ottiene un risultato soddisfacente nella andature al vento fino a che la sua superfice è superiore a quella dell'opera morta; oltre ha effetto stabilizzante può consentire di "giocare", ma ai fini della navigazione non ha vantaggi apprezzabili.