Alla fine abbiamo prenotato a Scarlino. Partiamo sabato 10 agosto mattina, neanche troppo presto. Un paio di imprevisti e arriviamo al Marina nel primo pomeriggio. Mentre attendiamo l'apertura dell'ufficio, prendiamo contatti con il Porto Verde, una struttura molto bella ed economica. In sostanza è un porto a secco, con rimessaggio, gestione gru (60 euro a manovra con albero alzato), e custodia carrelli e vettura. Ci accordiamo per 6 euro al giorno per la custodia di carrello e vettura (molto meno di quanto preventivato). Alziamo l'albero nel prato del Porto Verde, soliti imprevisti, poi ci dirigiamo verso lo scivolo gratuito, molto ben fatto un anno fa, la marmitta della macchina non tocca e la barca scivola che è un piacere (ovviamente anche quì qualche imprevisto non ce lo facciamo mancare). Il Marina invece ci è costato 24 euro a notte, i bagni aperti 24/7 e la doccia calda gratuita è a quattro passi, ormeggiati nel canale con le briccole. Il lunedì partiamo per Rio Marina, 12 miglia. Quasi tutte a motore, il vento ci sarebbe, ma ci manca proprio il coraggio e il senso di quante sono 12 miglia. Inoltre è la prima volta che salpiamo e facciamo rotta verso una destinazione nella quale non abbiamo un posto a terra prenotato... Il primo contatto con l'isola (e con Rio Marina in particolare) è piuttosto traumatico: giunti davanti al porto nel primo pomeriggio, vento da est e onda ci fanno ballare un po', ma preferiamo restare in zona nel caso ci venisse autorizzata l'entrata. Iniziamo a telefonare ai vari contatti che abbiamo del porto, averne più di uno si è rivelato determinante: le prime telefonate si risolvono in pochi secondi con un "PER VOI NON C'E' POSTO, RIPROVATE DOMANI". L'equipaggio va nel panico, fortunatamente l'ultimo contatto ci restituisce una piccola speranza: "fate un bagno luuungo e richiamate alle 19, che un buchino vediamo di trovarlo, state tranquilli". Eseguiamo (tranne l'ultima parte). Alle 19 ci viene detto di entrare e di cercare max l'ormeggiatore, quello brutto. Entriamo e sono tutti brutti, max pare giochi a nascondino, e si diverte a farci accostare, per poi indicarci un secondo pontile, poi un altro, poi un altro. Poi ci infila in mezzo a due palazzi in uno spazio strettissimo, su di un pontile galleggiante collegato a terra. Dopo averci preso in giro per i nostri piccoli, inutili, inadeguati parabordi, finge di non sentire la mia richiesta di preventivo di spesa per l'ormeggio, e mi comunica che i bagni sono a pagamento, si trovano ad un chilometro, e tra dieci minuti chiudono. Capisco che sarà dura per l'equipaggio: pazienza per il chilometro, ma che per pisciare si debba pagare, e che lo si possa fare soltanto negli orari stabiliti da qualcun altro, non era stato previsto prima della partenza. Pazienza, la parola d'ordine è ottimismo! Dopotutto non sappiamo ancora se in tutta l'isola sarà così, oppure se è solo la sfortuna del primo giorno... La sera, di uscire il fornello e cucinare in mezzo a quei due bestioni e davanti agli occhi di decine di persone sedute comodamente a tavola sui loro yacht che gustano sgombri, non se ne parla, ci pigghia squorna, siamo troppo genati. Tutti in pizzeria allora, dove ci accolgono allestendo un bel tavolino in mezzo alla curva della discesa più trafficata di Rio Marina, e ci servono una splendida margherita da 6 euro, di quelle congelate della Selex. Ottimo. L'avventura a Rio Marina si conclude la mattina successiva con un attesa di 50 minuti davanti ai bagni, tanto è il ritardo dell'addetto a ritirare i soldi che pago per pisciare. Improvvisamente la curiosità di scoprire se l'accoglienza trovata al primo approdo all'Elba è fortuna o sfortuna, prende il sopravvento, e decidiamo che per noi è già ora di cambiare aria. Chiediamo il conto all'ormeggiatore brutto, veniamo rimbalzati dal capo, che "siccome siamo piccoli, da noi vuole solo 20 euro". Il nostro umore cambia improvvisamente, tanta era la convinzione che la ciliegina sulla torta sarebbe stata il conto salato, invece no. Ma ormai è deciso. si molla gli ormeggi e si va...
_________________ il drugo http://drugo.blog.com/
|