Beh, è finita anche per noi. Dopo la traversata da Rovigno con arrivo a Grado, sabato scorso, la domenica, saltando la prevista sosta a Cavallino, ci siamo diretti su Chioggia, attraversando, per mia curiosità, la laguna di Venezia.
Una brutta idea, nata lasciamo perdere come, ci ha spinti ad ormeggiare sul lato ovest di Pellestrina, ad un moletto abbandonato, dove sì, abbiamo mangiato a bordo una ottima frittura, presa in un vicino ristorante, ma poi abbiamo poi passato la notte a ballare, e non con delle belle veneziane, né con i nostri contorcimenti gastrici, ma con le onde dei pescherecci, traghetti, vaporetti, lancette, razzetti, che la laguna sforna senza sosta.
Per riprenderci ci siamo dovuti fermare poco oltre in un porticciolo, anche quello semi abbandonato, e passare la giornata di lunedì a far niente, tranne un giro con delle bici prese a nolo lungo l'isola di Pellestrina.
Oggi, martedì, abbiamo fatto rotta, a motore, da Chioggia a Porto Levante, dove ho preso posto nel marina. Per la prima volta in vita mia, e vi giuro che la cosa mi fa un poco senso. Qui la gentile figlia Franci è venuta a prenderci, puntualissima, con la macchina.
Il resto è un treno per Paddy da Bologna a Milano; ed il rientro a casa dopo dopo 40 giorni di mare, e finalmente una bella doccia per me
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