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 Oggetto del messaggio: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 10:14 
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Buongiorno, :D
Partiamo dal fatto che ho, anzi, abbiamo un platu25, e vorremmo cercare di sviluppare la minialtura in Toscana. Tra l'altro l'italiano che doveva svolgersi a Marciana Marina è andato deserto, e me ne dispiace!

La richiesta al forum è, se riuscissimo a organizzare un campionato minialtura in zona livorno (Cala dè Medici), quanti sono gli iscritti in possesso di platu, meteor, j24, blusail, este24, viko, ecc ecc in toscana che sarebbe interessato a partecipare?

A Cala dè medici è anche possibile fare varo e alaggio con bigo e sosta della barca su piazzale (la cosa è un pò da definire..., ma ci sono buone speranze di costi veramente ridottissimi).

Saluti

RP

aggiungo, dal documento ufficiale di Federvela la definizione della categoria Minialtura:

Per appartenere alla categoria “Minialtura” (Sportboats) le imbarcazioni dovranno essere monoscafi semicabinati a deriva fissa zavorrata, (se mobile dovrà essere bloccata in regata) con LOA maggiore di 6 mt. e minore di 10 mt., dislocamento (DSPL) minore di 2000 Kg, un rapporto RDL = (27.87 x DISPL)/ L3#8804; 170,senza trapezi o terrazze a traliccio atte a spostare fuori bordo il peso dell’equipaggio.
In caso di dubbia conformità farà fede l’interpretazione della commissione FIV / Ass. di Classe UVAI


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 15:16 
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Beh, un platu25 o un melges24 contro un viko o un meteor (un micropomo, un microchallenger..)
mi pare un confronto decisamente squilibrato.

LOA da 6m a 10m... cioe' si puo' partecipare indifferentemente con una lambretta o con una moto GP...

mi pare piu' equilibrata la classe micro per i 3 scafi in questione (viko, un micropomo, un microchallenger), credo che la classe minialtura si rivolga a ben altre barche che piu' che carrellabili sono "trasportabili" (dentro un container)...


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 16:34 
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guru70 ha scritto:
Beh, un platu25 o un melges24 contro un viko o un meteor (un micropomo, un microchallenger..)
mi pare un confronto decisamente squilibrato.

LOA da 6m a 10m... cioe' si puo' partecipare indifferentemente con una lambretta o con una moto GP...


Hai mai sentito parlare di tempo compensato? certificati di stazza?

E' cosi che si possono far gareggiare barche di 10 mt con quelle di 20 nella stessa classifica, altrimenti esisterebbero solo i monotipi...

il Regolamento FIV altura (e minialtura) 2013 completo lo trovi qui:

http://www.federvela.it/sites/default/files/normativaveladaltura2013v07.pdf

E' chiaro a tutti che un platu25 arriverà prima di un viko, e un melges 24 arriverà prima di un platu, ma dovranno arrivare molto prima per essere avanti in classifica! :shock:

RP


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 17:34 
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Località: un romano tornato al mare!
Certo, i compensi; ma resta un fatto, mi sembra: se una barca nasce con la deriva mobile, ne gode i pregi e ne soffre i difetti (con buona pace di Catalano e di Lapalisse).

Mi limito soltanto ad osservare che la regolazione della posizione della deriva è essenziale al lasco per una 'pancialiscia', così come lo è il tendenzialmente maggior peso delle zavorre fisse per le 'bulbate', in bolina. Una bulbata stringe di più in bolina; forse una deriva mobile plana prima di lasco...
Inoltre non mi stancherò mai di ricordare che deriva su è un fattore di sicurezza.

Mi sembra strano fissare la deriva sulle 'mobili'; alla pari si dovrebbe almeno chiedere agli equipaggi delle 'bulbate' di non sporgersi lateralmente oltre la sagoma... :evil: :lol: .

Sempre che tutto non sia regolamentato dalla formula riportata sopra, di cui non ho comunque saputo interpretare i segni di operazione. Ma mi sembra strano, visto che la formula è una e non c'è la variabile 'deriva fissa/mobile'.

@ Romeopapa: riesci a darci una spiegazione di come si considerano parificate le due categorie?
Grazie.

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Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 18:05 
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Iscritto il: 04/10/2012, 14:18
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Tramp ha scritto:
Certo, i compensi; ma resta un fatto, mi sembra: se una barca nasce con la deriva mobile, ne gode i pregi e ne soffre i difetti (con buona pace di Catalano e di Lapalisse).

@ Romeopapa: riesci a darci una spiegazione di come si considerano parificate le due categorie?
Grazie.


Il tuo intervento, come anche quello di prima, esce completamente dall'argomento del tread, che riguarda sondare l'interesse dei velisti di terraferma nel risvegliare in Toscana una classe moribonda, se non deceduta. ;)

Ti do ragione su tutta la linea, ma la domanda che mi fai dovresti farla a Federvela, non faccio io i regolamenti. Con un viko (ad esempio) probabilmente sarebbe meglio la classe gran crociera, dove mi pare non ci sia limite di lunghezza, ma nessuno vieta di fare il minialtura; un viko 22 a chiglia fissa o con bulbo retrattile ce lo vedrei bene, e probabilmente con il platu dovrei dargli un bel pò di distacco per essere davanti alla fine...

Concludo rimarcando che lo scopo del tread era vedere se c'è interesse nella classe minialtura (l'ho messo anche su ADV...con pochi risultati a dire il vero.. :? , non discutere sui regolamenti. ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 18:19 
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Località: Arese
Bambini! Non litigate ;)

Fa piacere che qualcuno voglia sbattersi per risvegliare una classe sopita. MdT è ovviamente disponibile ad ospitare tutte le informative che vorrai divulgare.

Purtroppo se su ADV non hai avuto successo perché non concepiscono che una barca possa essere più corta di 30 piedi, qui è vero il contrario: concepiamo e guardiamo i cugini grandi con simpatia senza però capire perché debbano andare in giro con barche così pesanti e costose. :ugeek:

Ciò che proponi è interessante, ma dubito che nella nostra tipologia di carrellatori possa esserci un vero interesse, se non forse come equipaggio.
Mio consiglio: prendi spunto da Gianni con la microclass, grande impegno testa bassa e crederci fino alla fine. Può, più che i forum, esserti d'aiuto contattare i circoli della zona.


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 22:20 
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Località: un romano tornato al mare!
Non mi sembra di essere stato duro; perché poi?
Ho scritto quasi per me stesso, cercando di capire la fattibilità di un confronto tra barche diverse, e questo, scusate, è nel tema del thread: che ci fanno barche così diverse insieme? chi ne valuta i rendimenti?

Resta che risposte a queste domande non farebbero male ad una rivitalizzazione. Se creassimo una 'classe' MdT, un compenso già 'pensato' potrebbe farci solo bene, e aprire perché no ai minialtura, e via così...

E comunque e quindi quoto Paddy: benvenute tutte le iniziative, figuriamoci!

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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 29/08/2013, 22:28 
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Località: Arese
Esiste già un compensato per i poveri: lo yardstic, pensato per non dover stazzare con i costi conseguenti, è ovviamente imperfetto, ma sul lago lo usiamo e funziona abbastanza se divisi in classi omogenee.

Tornando in tema. Il problema, e vale per qualsiasi compenso, è l'incostanza del vento sulle regate corte che rende impossibile un compenso fra barche molto diverse.
Un platù copre potenzialmente il doppio della strada rispetto ad un Viko, su una lunga tutto può accadere, ma in un bastone avere le stesse conduzioni no.


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 30/08/2013, 8:31 
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Paddy ha scritto:
Esiste già un compensato per i poveri: lo yardstic, pensato per non dover stazzare con i costi conseguenti, è ovviamente imperfetto, ma sul lago lo usiamo e funziona abbastanza se divisi in classi omogenee.

Tornando in tema. Il problema, e vale per qualsiasi compenso, è l'incostanza del vento sulle regate corte che rende impossibile un compenso fra barche molto diverse.
Un platù copre potenzialmente il doppio della strada rispetto ad un Viko, su una lunga tutto può accadere, ma in un bastone avere le stesse conduzioni no.


Verissimo Paddy, la questione è sempre la stessa, il 99% delle barche, di tutte le lunghezze e tipologie da ottobre ad aprile sta ferma, se non per fare attività sportiva (evito il termine regate volutamente).

Se un porto/marina proponesse prezzi molto convenienti (vicini allo zero) per sosta e varo e alaggio imbarcazione con bigo, potresti anche pensare di usarla...O sbaglio?

Effettivamente legarsi al miniatura con una barca a chiglia pivottante non è il massimo, ma mica stiamo andando a vincere la coppa america, lo spirito lo vedo molto più votato al divertimento che alla competizione pura, lo scozzo feroce lascialo stare a este, platu ecc...

Fate proposte, i circoli accettano tutto! basta che non gli costi... :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Minialtura in Toscana
MessaggioInviato: 30/08/2013, 9:50 
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E se rivoltassimo la frittata:
-Ma esiste una marina, all'interno di un porto, che ha voglia di proposi per aiutare (dire ospitare è già troppo) qualche barca ( un gruppo consistente è un'utopia) a navigare d'inverno???? E magari aiutarli con la gru, lasciargli un pezzo di pazzale, i servizi ecc.....
E coloro che invece pagano per stare in quella marina tutto l'anno come valuterebbero quegli aiuti?????
In ultimo non parlatemi di arrivi al fine settimana, di alberi da issare tutte le volte, di rimessaggi sotto casa per 15/20 giorni e poi al mare.
ArrivI nei migliori casi il venrdì ormai a notte, pizza, dormire sulla barca parcheggiata nel piazzale, mattino presto armo, colazione, varo; Tanto non ci credo.
Guasi tutti noi, siamo oltre l'età delle goliardaggini, figli, amici altrove: tutti terricoli. Casini della vita che rovinanano ogni programma....... Unica saggezza la nostra è di non aver voluto una barca che per forma e dimenzione ha bisogno sempre di un porto attrezzato, con tanti orizzonti lontami, ma che si riduce a bordeggiare più che navigare.............VIVA I CARRELLATORI: UNOMINI CON LE GOMME SULLA TERRA ED IL CERVELLO TRA LE ONDE ( NON TROPPO ALTE)DEL MARE E DEI LAGHI.................


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