Marinai di Terraferma

Fra un po' tolgo la barca dall'acqua per trasportarla in altro luogo. Probabilmente avro' bisogno di dare una mano di antivegetativa. Questo avverra' alla fine di maggio/primi di giugno. Per vari motivi non prevedo di utilizzarla molto nei mesi di Giugno/Luglio.

Domanda : per far si che l'antivegetativa sia efficace devo comunque mettere in acqua la barca (magari solo per tirarla fuori qualche giorno dopo) oppure posso lasciarla sul carrello pronta per i primi di Agosto (e' cioe' varandola direttamente in Croazia)?
Ho sempre sentito dire che la messa quasi immediata in acqua e' necessaria, ma e' cosi?
Quanto tempo ragionevolmente puo' passare tra l'applicazione ed il varo?

grazie per le risposte

per quello che ne so, dipende da che antivegetativa usi,
per alcune la permanenza fuori dall' acqua e' disastrosa.

Confermo.

Devi guardare la scheda tecnica del prodotto che utilizzerai.

ti hanno giò risposto sensatamente. Però.

Io uso un'autolevigante veneziani "made in Poland" e per svariate stagioni è rimasta in secca per 2/3 mesi senza alcun danno funzionale apparente. Io credo dipenda anche dalle condizioni atmosferiche.

la Cecchi, che ha sempre ottimi prodotti e ottimi consigli, sostiene che non deve passare più di una settimana dall'applicazione al varo. Un mio amico che con le barche ci lavora sostiene addirittura pochi giorni.

rilancio. Secondo voi dopo quanti giorni in acqua è necessaria l'antivegetativa? Intendo dire quanti giorni possono passare prima che la barca si riempia di erba e denti di cane senza antivegetativa? (Acqua salata dell'Adriatico)

in Sardegna, baia riparata con basso fondale e acque molto calde, avevo limo in meno di 10 giorni e i denti di cane dopo 15 giorni.

Ma se il problema è questo esistono delle antivegetative a matrice dura che non soffrono a rimanere all'asciutto

quoto paddy,
in realta' bastano un paio di giorni per il limo anche su antivegetativa.
gli sparaboe fanno "carena" tutti i giorni, in questo caso per carena si intende una passata con la spugna o con l' idropulitrice
le autoleviganti sono tutte molto delicate all' asciutto, comunque come diceva paddy molto dipende dalle condizioni meteo, lasciar asciugare una autolevigante sotto il sole diretto e' un po come cercarsela, minimo sbolla quando la si rimette in acqua, massimo si sfoglia.
quelle a matrice dura sembrano essere piu resistenti ma poi si dovrebbe capire se sono ancora ugualmente attive nei confronti di flora e fauna.

Se navighi tutti i giorni, non serve: 15 gg in Croazia non portano depositi.
Se stai fermo dopo 10 gg effettivamente si forma il limo, ma basta poi una spugna per asportarlo.
Per i denti di cane non so, ma ci vuole molto, secondo me

Grazie a tutti per le risposte.
Vedendo qua e la sulla descrizione di alcuni prodotti (come suggerisce di fare Marcozk) in alcuni casi effettivamente si parla anche di diversi mesi, pero' poi al rimessaggio dove normalmente mi viene data (il lavoro non lo faccio da solo) mi dicono che e' meglio metterla in acqua nel giro di un paio di giorni al massimo.
In ogni caso non ho intenzione di usare una matrice dura perche' dopo e' piu' difficoltoso togliere lo strato spugnoso che si crea.
Tenendo conto anche di quello che scrive joecondor (e il breve periodo di permanenza prevista per questa estate in acqua), credo che alla fine decidero' dopo aver tirato la barca fuori dall'acqua in funzione dello stato in cui trovero' la carena. Lo scorso anno, piu' o meno in questo periodo, avevo fatto fare un lavoro accurato in previsione della permanenza (dopo l'estate al mare) al lago per tutto il periodo autunno/inverno/primavera. Quindi, anche se la barca al lago non e' stata utilizzata piu' di tanto, puo' essere che la carena non sia completamente in cattive condizioni.


BV

Mi permetto solo una piccola ulteriore precisazione in merito a questo



Diffida dal ritenere che i cantieri siano sempre le persone più competenti. Ho visto dei lavori fatti da questa gente veramente indecenti, per non usare altre parole.....

Ritengo che, per quanto concerne le pitture in genere, nessuno meglio di chi le produce può conoscere come devono essere applicate e le caratteristiche che possiedono e nessuno ha più interesse del produttore a farle funzionare al meglio per soddisfare il cliente.
Chi invece ne applica di diversi tipi e marche, a volte, ha l'abitudine di "inventarsi" delle strane regole che valgono per tutti i prodotti, mentre spesso le formulazioni sono diverse e hanno caratteristiche diverse anche nell'ambito della stessa tipologia.