Marinai di Terraferma

wayra!......


grande barca, molto tecnica, a 8 nodi ti pare di essere e 6, a 13 ti vedi come un razzo sull'acqua, ma se ti distrai pensi di fare 9, il timone indurisce un po' verso gli 8-9, e poi più.

vero è che roberto è un tailer instancabile, a 59 anni corre e salta alle scotte, lavora tantissimo ai carrelli di randa e fiocco, aggiusta, osserva, rifinisce, e i nodi crescono, crescono, crescono....

credo di dovergli molto come mio involontario ed assolutamente sciatto insegnante, specie nelle andature portanti, mentre sulla bolina me la cavo bene anche io....

mitici!
comunque ti diffido dal continuare a magnificare i catamarani xchè non ho ancora messo in acqua la mia e sono quasi pentito....mi sa che la prossima costruzione ...

Prima o poi prova a spiegare le particolarità di gestione ed uso in navigazione, ancoraggio, vantaggi e svantaggi (se ci sono) delle tua barca ad uno come me che su un catamarano non ci è mai salito.
Per esempio, in caso di mare formato con vento di 20 nodi al traverso, preferiresti navigare con un monoscafo o con Wayra ?
Hai qualche foto o link per vedere la disposizione degli interni ?
Pensi di procedere e svernare in Grecia ?

Ciao gtfarm, in attesa che Jo dia fondo, provo a risponderti io. Intanto su questo forum abbiamo già trattato l'argomento. In due parole, anche per non andare troppo ot, direi che il cat veloce (perché poi ci sono cat lenti e pesanti) necessita di una certa prudenza soprattutto se sei in equipaggio ridotto. Devi essere più conservativo rispetto ad un monoscafo e ridurre tela sempre in anticipo. Con 20 nodi al traverso, con le vele giuste, preferisco mille volte il cat, un altro andare, altra goduria. Ma il vero piacere con queste barche e' poter andare a velocità consistenti anche con le ariette, come il bel racconto di Jocondor evidenzia. E la velocità e' anche un fattore di sicurezza importante che ti permette di ridossarti in tempo. Discorso diverso e' la crociera di altura, con vari giorni di navigazione, ma li occorrono misure ben più importanti rispetto ai nostri 8/9 metri! Gli interni sono più sacrificati rispetto ad un mono ma d'estate passi la maggior parte del tempo fuori, dove i cat hanno spazi immensi.
Dici di non essere mai salito su un cat ma attento, se ci salì una volta, poi difficilmente ritorni al mono!
Ciao Jo, continua a farci sognare!

tutto vero ciò che dice marco54. gli interni sono spartani ma edtremamente funzionali; basti rire che ad ist, con la bora, abbiamo prima cucinato, come sempre, allo interno dello scafo di babordo, poi mangiato in 4 con discreta comodità, al tavolinetto dal quale vi sto scrivendo.
adesso siamo in due, in un ridosso ballerino poco a nord di preko, dove sono sbarcati roberto e luisa, e abbiamo fatto acqua al marina, accostandoci alla inglese al molo di sopraflutto, provvidenzialmente ridossato dal marina stesso in caso di vento di maestrale.
in due, ti eembra uno spazio gigantesco, fuori, e dentro lo scafo di tribordo è del tutto vuoto, ora...
le foto al ritorno.
buona domenica a tutti

buona domenica. Ti seguo con attenzione

siamo tutti molto attenti .... a questo tuo viaggio. Grazie, si certo le foto al ritorno.
Preko: che se non ricordo male in croato significa "di fronte".... di fronte a Zara per l'appunto.
b.n.

C'è solo un problema... Non riesco a trovare un catamarano ad un prezzo decente
Jo quando torni ci dobbiamo incontrare...

questo è un ridosso del cavolo, anche se pieno di moletti locali che stavo quasi per consigliaevi.
ma no, il mare da est o nord est entra bene, anche se la prua è girata a maestrale.
si balla e tutto rumoreggia albero drizze e timoni
poi uno stronzo di croato, è sceso dal suo ferro da stiro, per andare a cena con la pupa bionda che ha con sé ed incurante della nostra educatissima richiesta, se ne è andato lasciando il generatore acceso.
Ho bisogno di elettricità, ha spiegato. e lascia a noi il rumore.
via di qui appena possibile, questo è certo

siamo a kosljun, isola di pag, già meta di margutte.
mi sarebbe piaciuto incontrarlo qui, ma invece la grande baia è deserta, spazzolata dal maestrale che sibila feroce, e calcinata dal sole ormai calante.
la ancora ha preso con una unghia sotto una scaglia rocciosa, in 2,5 metri di acqua, ma mi sa che se stasera, come previsto, il vento non cala, calerò il secondo ferro aiutandomi con il canottino
incrociamo le dita.