sopravento ha scritto:
[...] cosi' per parlare intanto, come mai hai reputato di dover rinforzare l'attacco di strallo e sartie? Ti e' capitato qualche inconveniente in particolare, oppure semplice precauzione da buon marinaio?
Ho rinforzato solo gli attacchi di strallo (uno) e paterazzo (due, uno per lato); le sartie sono tre per lato e quasi mi domando che ci stanno a fare le basse prodiere...
Paterazzo: tira su ciscun attacco per metà del carico. Ogni attacco è costituito da un golfarino con due rivetti o due perni passanti c/ dado sotto vetroresina. L'ho considerato debole nel caso in cui per eliminare catenaria (curva indesiderabilissima sul lato di entrata del vento sul fiocco/genoa, che non si riesce a drizzare moltissimo anche proprio per la mancanza di winches) si agisca con forza sul paterazzo (parancato).
Cosa ho fatto: attraverso due fori tondi da 15 cm circa, che ho praticato sulle pareti verticali interne del pozzetto, ho inserito sotto ciascun attacco una contropiastra in compensato marino lato circa 8 cm spess. 10 mm, precedentemente impregnato di epossidica; al posto dei due rivetti, ho messo due bulloni del 5 o 6, su golfari maggiorati, con rondelloni interni, rondelle autobloccanti e dadi.
Strallo: L'attacco standard è costituito da un golfare su piastra, fissata con quattro rivetti o bulloni sulla coperta. Temendo strappi (anche se lo spessore della vetroresina sembra sufficiente), ho prolungato il tiro, sottocoperta (siamo nel gavone dell'ancora, in un posto che non interferisce con la stessa) fino al "dritto di prua" non ricordo se c'era già una piastra esterna con bullone o se l'ho fatta io).
Cosa ho fatto: ho tolto i rivetti di fissaggio della piastra; sotto la vetroresina ho messo un'altra piastra con golfare, praticamente identica a quella sopra, e ho unito il tutto con bulloni passanti e dadi autobloccanti; sul dritto di prua avevo (o ho montato, non ricordo) una piastra interna con golfare ed una esterna, anche qui con bulloni passanti; tra il nuovo golfare di sottocoperta e quello pure nuovo sull'interno del dritto di prua ho inserito un tenditore regolabile micrometricamente (che cerco e non ritrovo sui cataloghi) del tipo che usano gli snipisti (e gli staristi?) per la regolazione veloce delle sartie; l'ho teso forzando e l'ho bloccato. Così il tiro dovrebbe essere stato rimandato sul dritto, solido, con un angolo di circa 40° dalla verticale, invece che sulla coperta con un angolo di circa 50° sull'orizzontale; insomma un tiro più parallelo possibile alla superficie resistente invece che un tiro quasi verticale sulla coperta, meno resistente.
Non so se mi sono capito.
Se trovo la landa/tenditore che ho usato riporto qui la foto; non mi sembra ci fossero all'epoca altre soluzioni praticabili.
Ho trovato il tenditore che ho interposto tra piastra di fissaggio strallo in coperta e piastra interna a dritto di prua:
Anche se ha oggi un costo mica male, ricordo di aver valutato che fosse perfetto per affidabilità e minimo ingombro.