1. Strategia di bordeggio -1Nonostante il titolo un po’ altisonante, queste prime note sono dedicate ai principianti.
Tu sei un principiante che può/deve leggere il seguito se:
- sai fare una virata, magari anche più di qualcuna;
- hai la pretesa di fare della navigazione costiera;
-

non “sai” e/o non “sai fare” molto altro…
Bene, di certo sai che contro vento non si va.
Anzi, sai anche che l’angolo di ‘risalita’ – per noi angolo di bolina – è circa 45° verso la direzione di provenienza del vento reale (1).

Un detto che riguarda il bordeggio recita: “due volte la strada, tre volte la fatica, quattro volte la rogna”.
Vediamo allora di pianificare le cose per non farlo diventare “quattro la strada, cinque la fatica, sei la rogna”…
Nello schema sotto ho riportato una ipotetica linea di costa, due punti convenzionali per partenza e arrivo, la direzione del vento (sul naso, ovviamente!) e quindi la rotta teorica, in arancio, che congiunge i due punti: questa è – ripeto: teoricamente – la più rapida che ci è consentito di pianificare per una navigazione a vela.
Qualche volta, ma solo qualche volta, la pratica può prendersi il lusso di aderire
tout-court alla teoria; in questo caso prendi una mura, navighi fino a rilevare al traverso (45° + 45°) il tuo obiettivo, viri, ed eccolo lì, davanti al tuo naso..!!
Non va sempre così; anzi non va quasi mai così!
Ad esempio, sulle coste tirreniche durante la giornata la brezza estiva tende regolarmente a girare in senso orario, e nell’esempio in figura puoi immaginare di poter virare prima del previsto…
Ma non voglio anticipare, ne parliamo in altra occasione (2)
Quello che sottolineo qui è ad es.:che tirare un solo bordo verso il largo ti porterebbe fuori delle 3 miglia canoniche (sei una persona seria, tu…).
Oppure potrebbe succedere che, per la distanza e per causa di una visibilità non perfetta, quando ti trovi circa in
Y non riesci a vedere il punto di arrivo, e/o a stimare con precisione decente quando lo hai al traverso e devi virare.
Oppure il vento potrebbe saltare a tuo sfavore…
Come, a sfavore? Peggio di così!!??
Ebbene sì, il peggio non è mai morto, come diceva un buon vecchio quando ero giovane.
Pensa di essere arrivato in prossimità del punto dove avevi pianificato la virata; il vento cala… e poi si mette a spirare proprio dal punto dove volevi andare!!! Succede, succede..!!
E allora?
Allora pianifica un bordeggio come propone la spezzata in verde:
- prendi le uniche mure possibili per non andare in costa, qui le mure a sinistra;
- percorri circa la metà del “nuovo” primo bordo “teorico”
- vira e percorri circa la stessa distanza sulle mure opposte.
Allegato:
sTRATEGIA DI BORDEGGIO.JPG [ 14.49 KiB | Osservato 25027 volte ]
In questo modo ti sarai riportato (in
X) approssimativamente sulla linea congiungente i punti di partenza e di arrivo. Sarai circa a metà percorso, e non ti resterà che ripetere la “strategia”.
Con la differenza che:
- col trascorrere del tempo, aumenta la probabilità di variazioni sensibili nella direzione del vento; aggiornare la strategia può essere necessario, e trovarti il più vicino possibile all’obiettivo non fa certo male: confronta le distanze di
X e di
Y da dall'obiettivo. Inoltre, col vento in direzione B-Y, il tratto da percorrere a partire da Y sarà di nuovo un bordeggio, mentre X-B sarà una rotta diretta, di bolina.
- anche senza salti di vento, ripetendo più volte lo stesso tipo di bordeggio “a stringere” avrai il vantaggio di poter stimare con maggior precisione il momento opportuno per ciascuna virata, compresa l’ultima, quella che ti porterà a destinazione.
"Già, ma se il vento non salta? Non era meglio fare una virata sola invece che perder tutto quel tempo a far mille virate?"
Abbiamo stabilito che “se leggi queste note è perché sei un principiante”. E allora allenati a virare e a stimare il momento giusto per manovrare; non può farti che bene..
"Va bene, allora faccio come dice il Tramp. Ma se il vento salta che cosa devo fare?"
Valuti la nuova situazione e ti dirigi sull’obiettivo col nuovo vento; e se ciò richiede ancora un bordeggio, vedrai che ti verrà naturale decidere di riapplicare la strategia suggerita.
E se invece non hai capito e continui per bordi lunghi, "sei una crapa!" (questo lo diceva mia madre..).
oh, puoi sempre mettere motore, ovviamente…
… ma non prima di esserti iscritto ad un altro forum…
Domande? Osservazioni?
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(1) il vento è generalmente identificato per la sua direzione di provenienza (“vento da..”); al contrario di quanto si usa per la corrente, che invece è definita dalla sua direzione-obiettivo (“corrente per..”). Si dice anche “il vento viene, la corrente va…"
(2) Già più volte nel forum si è parlato di argomenti che con queste note hanno molto a che fare, ma che mancano proprio di una base di partenza decente (che poi sarebbe l'obiettivo di queste note). Il caso più evoluto è stato già sviluppato da "zk", ed è la piena comprensione anche di quel suo post che vorrei raggiungere, magari con l'aiuto di qualcuno.
Invece qui, prossimamente, altre note solo un po’ più avanzate sul bordeggio.