marco zk ha scritto:
...la differenza credo sta nell' atteggiamento.
in mare puoi navigare per giorni senza avere mai la costa a vista, sul lago e' difficile che capiti.
se per navigazioni in mare si intende la traversata ci vedo delle differenze psicologiche importanti, una costiera se non ti lecchi le dita... uguale-uguale.
Hai ragione soprattutto sull'aspetto traversata.
Io ho fatto già molte uscite al mare, ma solo quest'anno a Pasqua ho avuto modo di fare la mia prima traversata (La Spezia - Capraia) su un Bavaria 44.
Complice il fatto che è stata abbastanza impegnativa, con un'andata col vento dritto sul naso e mare da forza 3 a 4 con onda corta e un ritorno di bolina larga su un unico bordo, ma con mare forza 5 e 20-25 nodi di vento, la cosa che mi ha fatto specie è stato all'andata quando dopo esserci fatti 7 ore di bordi, lo skipper sale dopo aver fatto il punto nave e ci dice che altre 6-7 orette e siamo arrivati

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Questa mia considerazione sarà banale per i più navigati, ma per chi è alle prime armi, cominciare a sentirsi stanco (e anche un pochino smaronato) e scoprire che, ti piaccia o meno, che tu voglia o no, sei costretto a smazzarti le ore che mancano per poter arrivare e rilassarti è una situazione interessante a livello psicologico.
Sul lago, mal che vada, quando non ne puoi più, punti sulla costa, trovi un ormeggio e scendi a farti un caffè e quattro passi
