Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Navigare con onda corta
MessaggioInviato: 22/04/2010, 14:52 
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Francesco Lenzi ha scritto:
Posso dire una .... ? Non ho notato nessuna differenza tra Viko20 e FIRST24, a chiglia fissa e 1600 kg di peso, in caso di onda corta. Si ballava come matti in ogni caso.

Ubi major, minor cessat
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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 22/04/2010, 15:06 
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Tramp ha scritto:
Azzarola!!
Visti i precedenti, tutto mi aspettavo tranne una risposta sensata!! :twisted: :twisted:



ahh finalmente mi ritorni polemico :lol:

Anteprima il 13 aprile ci sarà la grigliata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 22/04/2010, 15:07 
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Tramp ha scritto:
Francesco Lenzi ha scritto:
Posso dire una .... ? Non ho notato nessuna differenza tra Viko20 e FIRST24, a chiglia fissa e 1600 kg di peso, in caso di onda corta. Si ballava come matti in ogni caso.

Ubi major, minor cessat
Soprattutto su andature larghe


... senti già è difficile capire se si parla italiano, quindi parla come mangi e speigati! :evil:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 22/04/2010, 15:14 
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Qui se n'era cominciato a parlare: viewtopic.php?f=8&t=734


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 22/04/2010, 15:36 
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Francesco Lenzi ha scritto:
Qui se n'era cominciato a parlare: viewtopic.php?f=8&t=734


Lì si parla di trasporto d'acqua, e non è il tema di questo argomento.

Ballare si balla perché il mare (che è il major, nel senso che lui è lui e tu sei piccolino, chiglia o no) ti solleva e ti lascia andar giù e ci puoi fare poco. Ad es., nelle andature col mare di fianco, da bolina larga a gran lasco:
- una bulbata innesca un pendolamento (rollio) che può essere amplificato dall'inerzia stessa del bulbo
- una deriva - se tiene la deriva un po' o tanto alzata, a seconda dei casi - rolla di più perché non oppone peso a "tirar giù, ma anche un po' slitta (scarroccia) sottovento e si sottrae parzialmente al fenomeno. Se invece la deriva non viene alzata, soffriamo tutti i difetti delle bulbate (sbandamento), senza averne i vantaggi. Solo la resistenza laterale della deriva aiuta un po' - come nelle bulbate - ma mica poi tanto.
Ma in tutti e due i casi non c'è da ridere.
In poppa è ancor peggio, se non si surfa, perche oltre al rollio sempre presente c'è anche il beccheggio, che si traduce a sua volta parzialmente in rollio, la rotta è instabile, l'aria più ferma, spesso c'è caldo e afa, l'attrezzatura instabile.
In bolina va meglio: la barca si appoggia su un bordo, rolla di meno, ma in compenso beccheggia, ma con un periodo più lungo e sopportabile, per chi lo sopporta. Ma c'è aria, se non freddo, attrezzatura stabile, eccetera.
Quello che importa (vedi Paddy più sopra) è che chi ha deriva mobile si ricordi di usarla, mare o non mare, quasi fosse su una derivetta da regata. Più sicurezza, più velocità, più confort.
Se poi la deriva è anche dotata di una sicurezza contro il rientro totale nella scassa è un po' ;) meglio...

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 28/04/2010, 6:00 
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Località: un romano tornato al mare!
Paddy ha scritto:
Tramp ha scritto:
Azzarola!!
Visti i precedenti, tutto mi aspettavo tranne una risposta sensata!! :twisted: :twisted:



ahh finalmente mi ritorni polemico :lol:

Anteprima il 13 aprile ci sarà la grigliata.

[mode polemico off]
Riporto a galla per chiedere:
- errore di sbaglio?
- 12 maggio?
- se sì, magari si fa anche un'uscitina? (mi sto velando sotto...)

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanti marinai d'acqua dolce e quanti d'acqua salata?
MessaggioInviato: 28/04/2010, 8:15 
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Tramp ha scritto:
- 12 maggio?
- se sì, magari si fa anche un'uscitina? (mi sto velando sotto...)


12/13 giugno.

Sabato forse ho una regata quindi saremo in cantiere solo dalla sera, preparazione delle "armi" e del "campo di battaglia". Domenica grande festa da Aiazzone.


12 giugno è un mercoledì, ma tu non lavori? Ok per me se vieni ci facciamo due bordi :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Navigare con onda corta
MessaggioInviato: 28/04/2010, 8:25 
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io penso che il problema del rollio abbia almeno due diverse problematiche.
la chiglia intesa come foil interferisce ben poco con il rollio, mentre intesa come raddrizzamento aumenta il momento di inerzia sull' asse longitudinale per cui la barca si appoggia di piu sull' onda e ne riceve una maggiore energia per cui il periodo dell' oscillaziane aumenta ed aumentano anche i gradi dell' oscillazione.
se pensate alla barca come a un pendolo che viene eccitato di tot gradi indipendentemente dalla posizione del peso l' energia nel pendolo col peso vicino al centro di rotazione e' minore ed il periodo (il tempo che impiega il pendolo da max sin a max dx ) di oscillazione e' minore in oltre l' energia immagazzinata da questo pendolo e' minore per cui si dissipa per attrito piu velocemente.
Ci sono dei modi di timonare che riducono di molto gli effetti:
Alcune considerazioni sul timone in popppa.
1) evitare di forzare sul timone, tutte le azioni che implicano forza sul timone producono delle oscillazione ed un rallentamento della barca.
2) l' onda in generale tende a portare la barca alla poggia, e la alza dal lato sopravento, opporsi alla poggiata comporta un ulteriore momento sbandante prodotto dal timone che aumenta ancora lo sbandamento e l' energia collegata, nel superare la barca l' onda sposta in alto il centro di gravita' della barca ed inevitabilmente l' osscillazione verso l' altro lato ne viene aumentata.
l' onda in arrivo va interpretata con il "sedere" e va agevolata per alcuni secondi la poggiata della barca, anche portando decisamente il timone alla poggia, (la regola 1 va comunque rispettata)questo riduce l' effetto dell' onda sulla poppa e soprattutto il timone raddrizza la barca, appena l' onda e' sotto la barca la barca tende ad oscillare sopravento, e' il momento di orzare per diminuire anche questa oscillazione.
se si riesce a seguire col timone l' onda si ottengono due importanti benefici, si aumenta anche di molto la velocita' della barca e si riduce quasi a zero il rollio.
io non sono un gran che al timone, non ci riesco bene come quelli bravi, in oltre timono quasi soltanto in crociera con la famiglia e gli amici, per cui temo sempre la strambata, in regata sono io che chiamo la poggiata sull' onda (e' il tailer che porta la barca in poppa) e la schiacciata (si chiama cosi l' estremo spostamento dei pesi dell' equipaggio (gambe diritte e braccia fuori dalla falchetta) che serve a prendere velocita' e a ridurre l' oscillazione.
a rileggermi mi sono capito ma mi succede spesso, forse posso fare di meglio.
bv


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 Oggetto del messaggio: Re: Navigare con onda corta
MessaggioInviato: 28/04/2010, 9:04 
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non è che ho capito bene bene.
mentre la barca sale tende a poggiare e io fino ad oggi ho agito istintivamente orzando, perfino anticipando e sentendomi pure molto figo; quando poi è sulla cresta la barca tende ad orzare e io dopo averla frenata in un senso mi risento figo e porto la barra sopravento per rifrenare la tendenza all'orza.

in pratica se stessi con le mani sul culo la barca poggerebbe e orzerebbe per i cavoli suoi andando bene bene?


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 Oggetto del messaggio: Re: Navigare con onda corta
MessaggioInviato: 28/04/2010, 9:59 
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Paddy ha scritto:
non è che ho capito bene bene.
mentre la barca sale tende a poggiare e io fino ad oggi ho agito istintivamente orzando, perfino anticipando e sentendomi pure molto figo; quando poi è sulla cresta la barca tende ad orzare e io dopo averla frenata in un senso mi risento figo e porto la barra sopravento per rifrenare la tendenza all'orza.

in pratica se stessi con le mani sul culo la barca poggerebbe e orzerebbe per i cavoli suoi andando bene bene?


gia sarebbe meglio ma il modo giusto e' anticipare,
quando comincia a salire alzata dall' onda poggi al limite del fil di ruota,(cerca di capire l' intensita' giusta della poggiata, basta veramente un attimo) fatto questo lei diventa subito veloce e si raddrizza, appena l' onda e' sulla prua diventa orziera e tu orzi un poco, quanto basta che ti rimetti in rotta.
col tuo sistema aggiungi allo sbandamento prodotto dall' onda quello prodotto dal timone... un massacro!
la prima volta prova con solo genova, credo che il vico portato cosi acceleri molto, forse una strambata involontaria non fa' danno ma perche rischiare?

il modo funziona molto bene anche al traverso, poi la rotta vista sul gps e' tortuosa ma la velocita' aumenta di molto per cui sei comunque piu veloce e soprattutto piu comodo.


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