Marinai di Terraferma

Facciamo così: ti rispondo adesso e poi basta.
(ma, se abbandono il forum e mi ripresento poi col nick guru140, mi darai ascolto almeno una volta???)
Allora, per le chiusure:
- avere un'idea di quanto già descritto in precedenza (benino, direi)
- e fare una ricerca su 'osculati' o altri amichetti suoi...


No.
Per il listello a prua, probabilmente non riesci nemmeno ad avvitare i dadi dietro, e con le viti prima o poi strappi tutto.
Poi 30 (o 40?) cm di distanza tra i due listelli direi sono troppini, come minimo flette e 'sa' di insicuro...

E tu tendi una cima a fintare lo strallo (meglio se armi l'abero, ma ti capisco...), fai un cartone e apri, chiudi, apri, chiudi...
Poi mi dici, si?
Grazie...

Una risposta involontaria al tuo ultimo quesito:


Tradotto: se il portello a tutta chiusura batte sul tamburo etc., lasci un (piccolo?) vuoto nella parte prodiera, insomma lo accorci.

E anche un esempio della chiusura e delle cerniere...

per la chiusura del gavone dell'ancora ti dovrebbe bastare un cm da 10mm ,non mi ricordo esattamente le misure ma nn dovrebbe essere una cosa enorme , i listelli di appoggio vanno incollati e cordonati da sotto , se proprio vuoi aggiungere dei bulloni (che x altro non servono)occhio di poter arrivare a avvitarli da dentro .
ovviamente devi prestare attenzione agli ingombri che hai intorno tipo strallo ecc si può in caso non potessi ribaltare tutta la sezione fare una parte fissa con uno sportello più piccolo .in ultima analisi mi pare (ma non ne sono sicurissimo) che la tua prua ha un andamento che non prevede un coperchio dritto che si può sempre mettere ma con un risultato estetico che mi convince poco poco...

Mi è venuto in mente il portello del gavone dello zef. Niente cerniere è appoggiato e tenuto in posizione da un elastico che tira dall'interno

L'ipotesi di incollare e cordonare senza bulloni passanti mi sembra una grande idea, se non fosse che ovviamente non intendi sika 291 ma resina epossidica bicomponente caricata, che non so utilizzare
Riguardo all'andamento curvo della coperta a prua, a me pare appena percettibile. Credo che realizzerò una prima versione piana e poi valuterò...

Mannaggia Gianduia, mi hai fatto di nuovo venire voglia di provare con sta resina...
Ho fatto un giro nei colorifici: resina epossidica bicomponente quanta ne voglio, ma quando mi metto a parlare di microfiller powder e peelply, mi guardano come fossi un marziano
Posso fare con sabbia e garza?

Mentre aspettavo la resina epossidica e il compensato marino, ho finalmente concluso con la tavoletta del supporto del fuoribordo...

direi che il problema è stato brillantemente risolto .bravo!
p.s io una smussatina a quegli spigoli la darei

Questa invece è la tavoletta di appoggio della scaletta.
Serve a tenere la scaletta lontana dal bordo inferiore dello specchio di poppa, evitando che lo rovini.
Inoltre, allontanando gli scalini dallo specchio di poppa di tre centimetri, ne facilita l'utilizzo.
Non avendo ancora a disposizione la resina epossidica, ho provato ad incollarla con il sika 291, pensando fosse sufficiente in quanto la scaletta lavora soltanto in compressione sulla tavoletta stessa. Provando però a schiacciare la scaletta contro la tavoletta per tenerla ferma durante l'incollaggio, mi sono accorto che la tavoletta viene anche spinta leggermente verso il basso. Questo probabilmente significa che il sika non terrà e che il lavoro andrà rifatto...
La tavoletta del supporto motore è completamente nascosta dal motore, per cui non ho ritenuto di dover rischiare di rovinarlo carteggiando gli spigoli. La tavoletta della scaletta invece andrebbe carteggiata negli spigoli, ma non l'ho mai fatto sulla plastica, spero di non fare danni...
Devo anche inventarmi un modo per fissare la scaletta alla tavoletta per evitare che sbatta...

ferma tuttocon l'epossidica non incolli nessun materiale plastico in particolare teflon o polietilene ecc . in questo caso per sostenere la piastrina distanziatrice ti serviranno 2 bulloncini inox con una bella contropiastra interna il tutto sigillato con il sika che a questo punto fungerà appunto da sigillante e non dovrà svolgere compiti strutturali.