Hoilà, non mi ero accorto che la discussione nel frattempo fosse andata avanti!
Forse la netiquette ne soffrirà ma qui il link alla discussione con i preparativi e il racconto su ADV ...
http://forum.amicidellavela.it/topic.as ... hichpage=1In ogni caso, è stata proprio una bella esperienza anche se il momento della partenza e il lasciare la banchina sono stati davvero duri...un salto nel vuoto; per quanto si dica che l'Adriatico sia poco più di un grande lago e sia parecchio frequentato, quando si è lì in mezzo e si perde la vista della terra un certo effetto lo fa...
La situazione meteo nei giorni precedenti non era stata per niente buona e siamo partiti quando non si era ancora del tutto stabilizzata; abbiamo lasciato il porto verso le sei e dopo un'oretta o poco più il grillo della drizza randa si è aperto (mai più grilli con l'apertura rapida) e siamo rimasti, così, senza la randa. Per fortuna abbiamo deciso di continuare e non tornare indietro! Sotto costa ha fatto botte da più di cinquanta nodi!!! Noi siamo stati per un bel pezzo sotto un martellamento di fulmini che cadevano mooooolto vicini e una pioggia incessante che ci ha accompagnato fino all'una circa.
Tornando al tema del 3D, devo dire che, seguendo preziosi consigli, abbiamo fatto tutta la traversata vela/motore; da subito si è resa chiara l'importanza di rispettare una tabella di marcia precisa tanto che il motore risulta indispensabile. Certamente il gusto di veleggiare accompagnati dal solo sibilo del vento è impagabile ma il sollievo di veder diminuire con regolarità sul GPS le miglia che ci separavano dalla meta faceva stare decisamente meglio.
Siamo partiti con una cinquantina di litri di benzina in taniche da 10 litri, insomma, troppi! Una certa scomodità è stata rappresentata dal fatto che l'honda è un quattro tempi mentre il Yamaha, due; in pratica la miscela la facevo al momento del travaso in modo che, in caso di necessità, la benzina di scorta potesse essere usata con il motore di riserva... Alla fine della fiera abbiamo consumato circa 25 litri di benzina all'andata (tutta a motore) con una media di poco più di 5 nodi (forse 5,5, non ricordo bene), al ritorno appena 20 litri, nonostante le miglia siano state ben di più, poiché un bel vento al lasco ci ha spinto per le ultime 20 miglia ad una media di 6,5 Nodi con planate a più di 8 nodi (senza spi, eravamo troppo cotti per issarlo).
A posteriori siamo stati contenti della scelta fatta; considero 5/5,5 nodi come la velocità ideale che permette di non sforzare il motore, poco più che metà dei giri, e ci ha permesso, inoltre di arrivare prima di sera in tempo per far dogana, cosa di non poco conto (il prossimo anno, però, ci prenderemo una stanza per riprenderci e sicuramente non ci fermeremo al pontile della Polizia di Bozawa che con la risacca che batte in quel punto abbiamo rischiato di distruggere il barchino più volte!

).
Attraversare con un barchino si fatto è come stare dentro una lavatrice per ore e ore e ci si muove sempre a quattro zampe; noi siamo stati
sempre legati con i giubbetti autogonfiabili indossati. Nei momenti difficili, durante l'andata ho effettuato svariati cambi di fiocchi, sempre con largo anticipo...
Alla fine il motore di riserva ha rischiato di essere tirato fuori solo una volta, poiché il motore principale, una sera, ha cominciato a fare le bizze, forse perché l'aria del serbatoio era rimasta parzialmente chiusa e faceva fatica ad aspirare la benzina; ce la siamo cavata comunque senza ricorrere a questa risorsa.