Marinai di Terraferma

visto

insomma volevo dire che la prima cosa da portare a bordo è la testa (già ogni tanto la dimentico)

certo, muta maschera cerata, secondo me a bordo ci sono a prescindere se si decida di cabotare o traversare il mare.

Per quello che riguarda i porti, dipende molto dalla barca, dal porto e dal marinaio.
con l'80 piedi era impensabile entrare in un porto senza avvisare e spesso uscivano loro a prenderti col canotto oppure spesso ti dicevano di non entrare. Per il resto, (parlo di porti non di marine), non ho mai avuto, nè controllato e spesso neppure preventivato pianeti o piante del porto al di là del portolano. Le barchette erano tali da entrare, guardarsi attorno e decidere volta per volta. 99 su cento trovavamo un buco e ci si metteva. Poi con calma si ragionava e si studiava e spesso si stava benissimo dove si era o al massimo veniva qualcuno a dirci che lì non si poteva stare e che dovevamo andare da un'altra parte. E' anche vero che ho amici che con un Pahi 52 (bella bestiona) in corsica sono stati costretti ad abbandonare il porto con la forza. gli hanno slegato gli ormeggi e si sono dovuti ancorare per 3 giorni in una baia ad affrontare il maestrale, però sono episodi isolati.
Diverso se cambi paese ed esci dalla UE. allora devi fare le solite pratiche bandiera gialla etc, ma anche qui non serve farsi seghe. Issi bandiera gialla e ti presenti al porto di entrata per le pratiche.
...non dappertutto occhio. Giuseppe ha dovuto aspettare 48 ore alla fonda, razionalizzando acqua e batterie vhf per entrare in Israele....spero siano episodi isolati
...e no, non credo esistano capodogli in adriatico

No, no, racconta..

canale

morivi dalla voglia, eh, ivano?

malefico adesso tocca a te jocondor

Cosa avere a bordo? Liftbags

http://www.turtlepac.com/products/under ... ation.html

bv

E pensare che una volta avevo appunto questi cosi, nel gommone, era obbligatorio la ciambella gonfiabile e tenvano pochissimo spazio.
Ottima idea

Bah, posso solo raccontare di quanto volevo passare a vela sotto il ponte tra Pasman e Dugi Otok, questo sotto:
E naturalmente sotto il ponte il vento è venuto a mancare per il ridosso, e l'onda di un grosso battello che usciva a tutta birra mi ha sbattuto contro la sponda di cemento; il danno è stato nullo, qualche graffio alla vernice, ma la cosa comica è stato il cane, che era con noi quell'anno, che ne ha approfittato velocissimo per saltare a terra e correre a fare i suoi bisogni...