Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 10/01/2013, 15:34 
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Tramp ha scritto:
@ Jo
Hai ragione: se sei sicuro della disponibilità di energia puoi buttare tutto il resto a mare.
Magari vai anche a motore...
:twisted: :evil:

Ma mi spiace, il punto nave lo faccio sempre con la bussola da rilevamento.

E mi ricorderò sempre del mio amico (ingegnere) Marco, che dal gps mi dava un punto 1,5 mg più al largo di dov'ero. Come facevo a sapere dov'ero? Per vedere il ciglio del costone sotto il quale stavo costeggiando dovevo alzare ben bene lo sguardo, quasi in verticale...


E le tabelle di deviazione dove le mettiamo? :roll: ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 10/01/2013, 17:52 
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...se va avanti così, ti serve una barca più grande per metterci tutto quello che ti hanno consigliato... :D


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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 11/01/2013, 6:24 
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Jocondor ha scritto:
Cita:
carte e portolano, (compasso squadrette.....
Ma cosa ci fai con le squadrette, senza un tavolo da carteggio? E anche con il tavolo, ti metteresti sul serio a tracciare la rotta?
E poi: quali carte a quale scala? e dove le compri?

una carta a bordo deve esserci, a costo che sia quella stradale. non costano un'enormità e qualche volta nelle kapitanie sbolognano quelle vecchie....chiedere è lecito....
per calcolare una distanza col compasso o col righello non serve certo un tavolo da carteggio, bastano anche le ginochhia.
è sorprendente ma un'altissima percentuale degli incidenti in mare sono accaduti perché il comandante non sapeva dove si trovava.

Cita:
bussola da rilevamento oltre a quella di dotazione
Si ma per farci cosa? ho il GPS, semmai ne ho due, ed i rilevamenti li faccio con quelli; di certo non con la bussola da rilevamento (che non ho neanche mai visto); e nemmeno con la mia vecchia bussola da geologo, con la quale ho preso si dei rilevamenti per fare il punto in carta ai tempi di Noè, per l'esame appunto di "rilevamento geologico", ma che poi ho mai più adoperato.

il gps consuma tanto e poi può accadergli di tutto. una bussola in barca ce l'avrai no? quella da rilevamento è facilissima da usare. quelle a torcia per intenderci che si impugnano e si tengono a braccio steso. Non bisogna fare triangolazioni particolari per fare un punto, e a avolte è utile anche solo per capire se quella lucina che brilla nella notte è un faro o una petroliera e se è un faro sapere dov'è o dove siamo noi

Cita:
possibilità di collegamento per previsioni meteo (decidi tu come)
Questo si; ma come? se navigo tra italia, croazia, albania e grecia, devo avere una chiavetta o scheda per ciascuno di questi paesi?


bohhh? Nelle mie navigazioni abbiamo sempre avuto qualche buon amico o fidanzata a casa che con un sms trasmettevano la meteo. comunque anche il vhf acceso è utile per beccare il bollettino o qualche avviso. Poco, ma meglio di niente. viene trasmesso anche in inglese

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 11/01/2013, 9:34 
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Iscritto il: 16/02/2010, 14:13
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racconto brevemente la mia poca esperienza di altura (altura? ALTURA :?: :lol: ) da isola a isola dai, sempre con barce non mie e mai come comandante :cry:

a) da neo patentato, decido che è ora di provare e con tre comagni di corso neocomandanti, noleggiamo una barca e facciamo rotta sull'istria per un fine settimana lungo. Partenza in notturna, per atterraggio di giorno. Come da manuale.
per cominciare ci siamo persi dentro i canali appena fuori dalla marina di lignano, cercando le briccole in mezzo alla nebbia. Abbiamo chiesto la strada a due pescatori che ci dissero "non andate lontano vero? :?
lungo la traversata ho imparato che le luci delle navi sono molto più vicine di quello che sembrano e siamo stati travolti dall'ondata di un grande peschereccio mentre buttavo la ruota tutto da una parte.
al ritorno forziamo la tappa perché uno di noi non poteva assolutamente annullare l'impegno di lavoro per il giorno dopo. Risultato, invece di nascondersi buoni buoni e aspettare che passasse il temporale, ci siamo ostinati, col risultato di doversi legare ad una briccola (proibito) e aspettare che sfuriasse la burianata. La mattina successiva eravamo tutti inclinati imprigionati dalla bassa marea (beate le derive mobili). Il tipo ha annullato gli impegni di lavoro e musi lunghi per tutto il viaggio di rientro in autostrada.

b) dopo 5 anni di fidanzamento scopro che la morosa è in cinta. unico particolare non ero stato io e non ringrazierò mai abbastanza quello che l'ha lasciata in cinta. Decido che c'è un'unica soluzione per dimenticare e mi arruolo come deckhand (mozzo) su un s/y da 80 piedi per charter di lusso. Imparato praticamente niente a parte un sacco di cose sull'umanità e dopo un ennesimo litigio con lo skipper, consegno le dieci polo bianche con il nome della barca ricamato, che dovevo cambiare ogni mezzora (tienila tu una maglia candida mentre pulisci il ponte in ginocchio o lucidi gli acciai) e vengo scaricato con la mia sacca a Split.
Moltissimi trasferimenti avvenivano di notte, per non pesare agli ospiti che di giorno si godevano la tintarella e spesso erano pittosto lunghi, perché magari il giorno dopo arrivavano i nuovi ospiti all'aeroporto di Dubrovnik e noi eravamo con quelli vecchi a Zara.
Sulla barca era tutto computerizzato, il timone lo muoveva il plotter. Io dovevo solo stare attento di non incocciare qualche barchino e normalmente anche le burianate non facevano gran chè paura (80 piedi, voglio vedere) però di notte mi godevo il ponte deserto e silenzioso, senza signore in cadenti topless, distese a poppa col drink in mano e skipper che urlavano, potevo stare a torso nudo, bere birra ghiacciata e pisciare fuori bordo. Questo è lusso vero.

Adesso suona, le esperienze vere le racconto più tardi ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 11/01/2013, 14:39 
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Iscritto il: 16/02/2010, 14:13
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c. si trattava di portare una barca di 14m dalla sardegna a Ibiza, stavolta ero un po' più navigato...anche la barca.
equipaggio composto oltre a me, dall'armatore e da un suo amico che non aveva mai visto una barca. Prima notte tutto bene, il computer collegato ad un gps ci indica la rotta e procediamo senza intoppi. Alla mattina nella luce incerta dell'alba due capodogli scodano e soffiano a vicino alla barca......valeva la pena solo per questo spettacolo. la seconda notte ero parecchio stanco perché il comandante soffriva di mal di mare ed ero al timone (automatico) per più di 24 ore a parte qualche sonnellino in pozzetto durante il giorno, ma nessun problema serio.
Nel buio vedo delle luci diventare sempre più grandi e chiedo più volte al comandante disteso in cuccetta di controllare la rotta sul computer. Accertato che le luci sono la costa di Maiorca, chiedo che mi dia la rotta gps e scopro che la bussola è fuori di parecchi gradi e che il computer è impazzito. A quel punto carta alla mano cerco di capire da che parte tenere la costa e correggendo ad occhio l'errore della bussola ce la caviamo senza spiaggiare. Alla luce del giorno, sempre orientandosi un po' ad occhio finalmente spunta la sagoma di Ibiza e da lì tutto diventa più facile

d. finalmente uno che sa andare in barca. Giuseppe e la sua Maruzza Alpa670.
- turni di tre ore ciascuno, sia di notte che di giorno, se sei libero dormi, leggi, cucini, peschi, fai quello che vuoi. Se invece sei di guardia: fai quello che vuoi, ma ogni 10 minuti (timer con suoneria) scruti l'orrizonte. Giuseppe di notte riusciva a dormire tra una sveglia e l'altra. Io no. 10 minuti è il tempo minimo per evitare un abbordo da parte di una barca che viaggia sulla tua stessa rotta in senso contrario. Per il resto ci pensa il timone a vento e al limite metti a segno le vele. Poi ogni mezzora o ora, dipende dalla rotta e da quanto lungo è il trasferimento, segni su un quaderno, velocità (log) e rotta esatta. Alla fine del turno segni i punti sulla carta (non serve tavolo da carteggio) e tiri la rotta percorsa. una volta al giorno o due, accendi il gps e controlli l'esattezza del punto stimato. Raramente noi eravamo fuori più di mezzo miglio. se puoi rilevi un punto cospicuo e lo segni sulla carta, confrontandolo con la tua rotta stimata
in prossimità dell'atterraggio, se è buio, si va alla cappa e si aspetta la luce.

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 11/01/2013, 18:13 
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margutte ha scritto:
c. si trattava di portare una barca di 14m dalla sardegna a Ibiza, stavolta ero un po' più navigato...anche la barca.
equipaggio composto oltre a me, dall'armatore e da un suo amico che non aveva mai visto una barca. Prima notte tutto bene, il computer collegato ad un gps ci indica la rotta e procediamo senza intoppi. Alla mattina nella luce incerta dell'alba due capodogli scodano e soffiano a vicino alla barca......valeva la pena solo per questo spettacolo. la seconda notte ero parecchio stanco perché il comandante soffriva di mal di mare ed ero al timone (automatico) per più di 24 ore a parte qualche sonnellino in pozzetto durante il giorno, ma nessun problema serio.
Nel buio vedo delle luci diventare sempre più grandi e chiedo più volte al comandante disteso in cuccetta di controllare la rotta sul computer. Accertato che le luci sono la costa di Maiorca, chiedo che mi dia la rotta gps e scopro che la bussola è fuori di parecchi gradi e che il computer è impazzito. A quel punto carta alla mano cerco di capire da che parte tenere la costa e correggendo ad occhio l'errore della bussola ce la caviamo senza spiaggiare. Alla luce del giorno, sempre orientandosi un po' ad occhio finalmente spunta la sagoma di Ibiza e da lì tutto diventa più facile

d. finalmente uno che sa andare in barca. Giuseppe e la sua Maruzza Alpa670.
- turni di tre ore ciascuno, sia di notte che di giorno, se sei libero dormi, leggi, cucini, peschi, fai quello che vuoi. Se invece sei di guardia: fai quello che vuoi, ma ogni 10 minuti (timer con suoneria) scruti l'orrizonte. Giuseppe di notte riusciva a dormire tra una sveglia e l'altra. Io no. 10 minuti è il tempo minimo per evitare un abbordo da parte di una barca che viaggia sulla tua stessa rotta in senso contrario. Per il resto ci pensa il timone a vento e al limite metti a segno le vele. Poi ogni mezzora o ora, dipende dalla rotta e da quanto lungo è il trasferimento, segni su un quaderno, velocità (log) e rotta esatta. Alla fine del turno segni i punti sulla carta (non serve tavolo da carteggio) e tiri la rotta percorsa. una volta al giorno o due, accendi il gps e controlli l'esattezza del punto stimato. Raramente noi eravamo fuori più di mezzo miglio. se puoi rilevi un punto cospicuo e lo segni sulla carta, confrontandolo con la tua rotta stimata
in prossimità dell'atterraggio, se è buio, si va alla cappa e si aspetta la luce.


Ottimo.
Era quanto contavo di sentire; soprattutto i capodogli.... (ma in adriatico ci sono?)

Ma: e se non ho il log? e manco il profondimetro? e la rotta ogni mezz'ora, da dove la prendo?

In effetti io sono abituato a navigare, esclusivamente di giorno, con il GPS sempre acceso (grazie alla batteria da 30 Ah ed al pannello ftv). Per cui mi leggo posizione, rotta, velocità e distanza dalla meta, nonchè l'ETA.
Però il pilota automatico mi sa che stavolta mi toccherà; e allora? cosa si fa? Come si fa a non distrarsi?

E quando devo arrivare in porto (sconosciuto e magari straniero) cosa faccio?
MI guardo il portolano? E lo stramaledetto libro dei fari?
Chiedo "un aiutino" via VHF, tanto è scontato che mi fanno ormeggiare dove dicono loro e non dove voglio io?


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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 11/01/2013, 18:20 
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prima di atterrare in un porto "sconosciuto" è fondamentale guardare il portolano che ti darà ogni riferimento per un ingresso sicuro.

anche la comunicazione via VHF è normalmente utilizzata.


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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
MessaggioInviato: 12/01/2013, 11:30 
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Si Jo, o ti guardi per bene il portolano ed il libro dei fari(in caso di notturna), altrimenti a casa prima di partire ti scarichi tutti i porti, nei quali potresti fermarti e pure quelli in caso di tempaccio dove potresti riparare, così alla fine ti trovi una ventina di fogli con già il bel disegnino del porto le traversie i numeri principali di tel ed il canale del whf e magari pure i costi e la presenza o meno di alimentari benzina acqua .
In questo modo io mi sono sempre trovato bene.

Certo il gps a mio avviso rimane fondamentale, e sempre a titolo personale sul telefonino il programma di navionics, che se percaso non funziona il gps ne ho uno alternativo ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
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Località: Reggio Emilia
Nessuno ha parlato di cerata completa, cappellino, occhiali da sole, maschera da sub, almeno una mezza muta.
Se poi vogliamo finirla del tutto si potrebbe pensare ad un localizzatore personale, e ad una bella zattera.

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 Oggetto del messaggio: Re: COSA BISOGNA AVERE A BORDO 12mg
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Iscritto il: 27/10/2012, 21:10
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aggiungerei un vocabolario per ogni nazione visitata e limitrofe.
Sul canale 16 in che lingua rispondono?


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