Marinai di Terraferma

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 8:09 
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è fra i più visti in giro quindi direi che va bene.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 8:35 
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Ciao Daino,
il libro va benissimo.
Però, da quanto vedo e leggo, il tuo problema mi sembra essere la tensione della drizza del genoa. Non servono libri per questo: basta cazzare. Se le mani non ce la fanno devi aiutarti con un winch o, viste le dimensioni della tua barca, con un paranchetto.

Però, fai prima due controlli:
1) che la ralinga del genoa non si sia allungata con l'uso. Capita, con le vele nuove, che la vela si "aggiusti" con l'uso, soprattutto se è una vela "di cantiere". A me successe sul Bisso, con un genoa nuovo leggero e armato in testa. Non riuscivo a cazzarlo bene e mi accorsi, con grande stupore, che dopo la prima sventolata si era allungato di 3 cm! Ed era una vela di marca! La feci aggiustare e da allora non si mosse più.
2) che la drizza non sia troppo elasica. Tu la tesi a ferro, ma il vento forte la stira e il genoa si smutanda. Dovresti usare un buon prestirato di diametro giusto: anche qui i cantieri non sempre scelgono la qualità.

Scusa le banalità, ma tant'è...
Ciao
L.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 9:30 
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Architeuthis ha scritto:
... da quanto vedo e leggo, il tuo problema mi sembra essere la tensione della drizza del genoa. Non servono libri per questo: basta cazzare. Se le mani non ce la fanno devi aiutarti con un winch o, viste le dimensioni della tua barca, con un paranchetto.

Però, fai prima due controlli:
1) che la ralinga del genoa non si sia allungata con l'uso. Capita, con le vele nuove, che la vela si "aggiusti" con l'uso, soprattutto se è una vela "di cantiere". A me successe sul Bisso, con un genoa nuovo leggero e armato in testa. Non riuscivo a cazzarlo bene e mi accorsi, con grande stupore, che dopo la prima sventolata si era allungato di 3 cm! Ed era una vela di marca! La feci aggiustare e da allora non si mosse più.
...


Anch'io ho supposto che il gratile, con i suoi attacchi, sia più lungo dello strallo. E allora, hai voglia a cazzar drizza..!

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Buon Vento!
Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 10:11 
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Daino, il tuo armo e' in testa.. considerare quei 15cm che mancano dallo strallo alla testa dell'albero come una penna e' un po' esagerato...

Per la vela di prua, prova a controllare anche cosa c'e' sul punto di mura... tipicamente si vedono grilli ritorti lunghi 7-8 cm poi un moschettone con altro pezzo di grillo girevole...
insomma gia' solo sul punto di mura si "perdono" 15cm, recuperabili con un po' di ferramenta adatta ( o se preferisci un grillo in tessile..).


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 10:44 
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guru70 ha scritto:
Daino, il tuo armo e' in testa.. considerare quei 15cm che mancano dallo strallo alla testa dell'albero come una penna e' un po' esagerato...


Ops. Controllare prima di aprir bocca. ;) :oops:
Quoto guru: la regolazione dello strallo con le sartie è su gli armi almeno a 7/8, come distanza dello strallo dalla testa d'albero almeno 1 metro su 7/8 totali. Il tuo è da considerarsi in testa o a 9/10, quindi la regolazione della catenaria è da farsi con il paterazzo; le sartie concorrono nella regolazione iniziale e alla forma dell'albero, ma più in funzione della randa questa volta.

Ma da quanto leggo anche da Tramp e Arke forse si dovrebbe partire da più lontano e considerare i fondamentali della regolazione. Prima di tutto un armo corretto con giusti arridatoi, grilli e un paterazzo correttamente dimensionato, quindi una vela con gratile giusto e per finire il "libro" e un po' di applicazione pratica fino a trovare il giusto settaggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 11:00 
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Paddy ha scritto:
e per finire il "libro" e ...

:twisted: :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 11:02 
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Daino ha scritto:
Cioè siete in grado dalle foto di capire se le regolazioni erano giuste oppure no?!?


qualcosina si puo' capire, si...
Allegato:
Commento file: fiocco
foto2.jpg
foto2.jpg [ 43.99 KiB | Osservato 2966 volte ]


a parte le pieghe nell'inferitura del fiocco (poca tensione del gratile),
Il profilo del fiocco e' troppo grasso per quel vento..
Il risultato e' che nel bordo d'attacco la vela e' troppo al vento e nel bordo d'uscita e' troppo cazzata..
Lo si vede dal segnavento interno a prua (in stallo evidente) e dal provvidenziale filetto (e' il meolo?) in uscita che invece sfugge sottovento..

Avresti dovuto smagrirlo almeno nella base, cazzando la drizza e spostando indietro il punto scotta per esempio.

Nota come da poppa (dove hai fatto la foto) si vede l'estradosso del fiocco nel bordo d'uscita... significa che li la vela spinge verso indietro... non in avanti... (la spinta e' ortogonale al tessuto)

Col fiocco piu' piatto avresti ridotto fortemente l'attrito di quella vela, portato tutta la vela a spingere (e non solo la parte verso il bordo d'uscita), in definitiva.. aumentato la velocita'...


naturalmente, cosi' eh.... tanto per giocarcela come quando si commentano le partite di calcio come se fossimo tutti campioni capaci di far meglio dei giocatori in campo... salvo poi non esser capaci di toccare un pallone... :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 14:25 
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Rileggendo il topic, forse sono stato un po' troppo asettico nell'analisi...
Ne riprendo i punti chiarendo meglio per maggior comprensione...

guru70 ha scritto:
a parte le pieghe nell'inferitura del fiocco (poca tensione del gratile),


In realta' Daino.. questa e' la principale sorgente di cattiva regolazione del fiocco della foto...
Le pieghe sono un indicatore cosi' evidente che lo davo per scontato.
Con la drizza lasca il fiocco diventa piu' grasso e viceversa.

[anche se con poco vento ci si potrebbe permettere le pieghe pur di avere un fiocco sufficientemente grasso... ma questo e' un altro discorso..]
Siccome dici che avevi gia' cazzato a ferro la drizza,
in realta' potrebbe anche essere che il gratile del fiocco si sia allungato e quindi tu sia gia' con la drizza a ferro; in tal caso se si riesce si riduce la lunghezza dei grilli sul punto di mura guadagnando quel paio di cm che bastano, in alternativa come ultima spiaggia si fa accorciare il gratile dal velaio.

guru70 ha scritto:
Il profilo del fiocco e' troppo grasso per quel vento..


qui faccio notare che la vela non e' un profilo rigido indeformabile... anzi...
La sua forma dipende per la stragrande parte dalle regolazioni di drizze/scotte/albero
Per cui quando dico il profilo e' troppo grasso, non significa che devi cambiare vela.. significa che devi agire sulle regolazioni di drizza/scotta/albero per renderlo meno grasso..


guru70 ha scritto:
Il risultato e' che nel bordo d'attacco la vela e' troppo al vento e nel bordo d'uscita e' troppo cazzata..
Lo si vede dal segnavento interno a prua (in stallo evidente) e dal provvidenziale filetto (e' il meolo?) in uscita che invece sfugge sottovento..


Ecco qui... ci sono le due cose da guardare sulla vela... quello su cui volevo far riflettere..
come leggere i segnavento...
insomma, le cose su cui investire un po' di cervello...

guru70 ha scritto:
Avresti dovuto smagrirlo almeno nella base, cazzando la drizza


ma guarda... ancora lei... che coincidenza...
no, in effetti come dicevo prima, la drizza lasca qui e' la sorgente prima dei mali...

guru70 ha scritto:
e spostando indietro il punto scotta per esempio.

solo DOPO aver tesato la drizza, SE dovesse servire..

guru70 ha scritto:
Nota come da poppa (dove hai fatto la foto) si vede l'estradosso del fiocco nel bordo d'uscita... significa che li la vela spinge verso indietro... non in avanti... (la spinta e' ortogonale al tessuto)


spinge verso indietro e sopratutto di lato, facendo sbandare la barca..

guru70 ha scritto:
Col fiocco piu' piatto


leggi: dopo aver cazzato la drizza e di conseguenza aver ridotto la catenaria e appiattito il profilo del fiocco...

guru70 ha scritto:
avresti ridotto fortemente l'attrito di quella vela, portato tutta la vela a spingere (e non solo la parte verso il bordo d'uscita), in definitiva.. aumentato la velocita'...


guru70 ha scritto:
naturalmente, cosi' eh.... tanto per giocarcela come quando si commentano le partite di calcio come se fossimo tutti campioni capaci di far meglio dei giocatori in campo... salvo poi non esser capaci di toccare un pallone... :lol:

GOOOOL!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 12/09/2012, 20:51 
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Grazie a tutti per gli interventi.
Direi che è più saggio da parte mia procurarmi un libro. Per la verità è già nel cestino, insieme a "in barca senza frigo" e altri ;)
Aggiungo solo che:
- quindi essendo l'albero praticamente armato in testa, si migliora la tensione del gratile anche con il paterazzo? Non capisco come, ma proverò...
- sono quasi sicuro che la drizza del fiocco non si potesse cazzare ulteriormente, ma non perchè la penna del fiocco arrivava a toccare l'attaco alto dello strallo di prua. Semplicemente il gratile, con prua al vento e scotta del fiocco lasca, andava in totale tensione cazzando la drizza, tanto che vedevo il primo gancio, quello sul punto di mura del fiocco, tirare a bestia, quasi a strappare la vela. Poi però di bolina a scotta del fiocco cazzato, compariva la catenaria. Verificherò il tutto, ma credo che ci sia un problema o della drizza che si allunga (ho già in programma di cambiarla nel fine settimana) oppure della vela deformata, può essere?
Non vi tedio oltre, magari mi documento e poi se ne riparla...
Con le scuse a Lorenzo, che magari in questo post voleva parlare d'altro.

P.s. Ci sono due "rigging", uno di Fabbroni e uno di Toss. Spero vada bene anche solo il primo, perchè il secondo costa una fucilata....

_________________
il drugo http://drugo.blog.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non ci posso credere.....
MessaggioInviato: 13/09/2012, 8:44 
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Iscritto il: 16/11/2009, 9:24
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Daino ha scritto:
Grazie a tutti per gli interventi.
Direi che è più saggio da parte mia procurarmi un libro. Per la verità è già nel cestino, insieme a "in barca senza frigo" e altri ;)
Aggiungo solo che:
- quindi essendo l'albero praticamente armato in testa, si migliora la tensione del gratile anche con il paterazzo? Non capisco come, ma proverò...


anche l'albero non e' indeformabile, ne lo sono le sartie.. sotto carico flette e si sposta sottovento, il risultato e' che lo strallo ha meno tensione.
Dando tensione al paterazzo tiri verso indietro la parte alta dell'albero e di conseguenza tendi nuovamente lo strallo.

Daino ha scritto:
- sono quasi sicuro che la drizza del fiocco non si potesse cazzare ulteriormente, ma non perchè la penna del fiocco arrivava a toccare l'attaco alto dello strallo di prua. Semplicemente il gratile, con prua al vento e scotta del fiocco lasca, andava in totale tensione cazzando la drizza, tanto che vedevo il primo gancio, quello sul punto di mura del fiocco, tirare a bestia, quasi a strappare la vela. Poi però di bolina a scotta del fiocco cazzato, compariva la catenaria. Verificherò il tutto, ma credo che ci sia un problema o della drizza che si allunga (ho già in programma di cambiarla nel fine settimana) oppure della vela deformata, può essere?


che razza di drizza e'? hai messo cima elastica?
scherzi a parte, la drizza che si allunga potrebbe anche essere... ma propendo piu' per la penna dell'albero che si sposta e lasca strallo e gratile...
Puoi fare questa prova:
Se cazzando forte (con barca al vento) il paterazzo riesci a mantenere l'inferitura tesa anche con le vele gonfie, allora la drizza non centra ma e' l'albero che si sposta.
A quel punto controlla la tensione delle sartie alte (prova a dare maggiore tensione..)


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